Lontananza dal coniuge causa di omosessualità?

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admintdg3
00lunedì 23 giugno 2014 12:37
Re: Re:
Claudio Cava, 23/06/2014 12:08:




Tutto cio' e' per la mancanza di donne, in toto.
L' impossibilita' di avere una donna.
Avere a disposizione solo uomini.

Che c' entra la lontananza dalla moglie?

Uno che e' solo lontano dalla moglie [ma libero] una donna la trova senza problemi.





E perché, se si è etero, non limitarsi alla masturbazione?
Allora se alcuni carcerati si accontentano della masturbazione e altri si dirigono verso uomini significa che c'è disparità comportamentale, e che il tutto non può essere semplicemente ridotto al carcere.
Infine, migliaia di uomini etero che, pur sposati, si dirigono verso relazioni con transessuali (spesso non di semplice mercimonio, si veda il caso Marrazzo), questi etero, dicevo, non sono certo carcerati, ma la base della loro "deviazione sessuale" (da intendere in senso non dispregiativo, ma deviazione dal loro essere etero) è riconducibile ai mutati rapporti col coniuge (lontananza fisica, affettiva e mentale), e non al vivere rinchiusi in un contesto di soli transessuali.
Barnaba1977
00lunedì 23 giugno 2014 12:42
Re:

Rapporti provenienti da diversi paesi indicano che vivere lontano dal marito, dalla moglie o dai figli per lavorare all'estero è una delle cause di alcuni problemi piuttosto seri, come infedeltà di uno o di entrambi i coniugi, omosessualità e incesto. Per quanto riguarda i bambini, invece, si possono menzionare maggiori problemi comportamentali e scolastici, aggressività, ansia, depressione e tendenze suicide.



Impariamo a leggere: si tratta di un'osservazione induttiva, ovvero basata sull'osservazione. I "rapporti provenienti da diversi paesi", non sappiamo di che natura siano, ma presumibilmente sono rapporti legati all'operato degli anziani di congregazione. Non sappiamo poi come tali peccati siano contestualizzati e con quale entità.

Quindi, l'informazione fornita dovrebbe essere letta così: "Guardate che alcuni emigranti o i loro coniugi sono stati spinti a commettere questi peccati a causa della rispettiva lontananza."

Le modalità non ci sono date a sapere. L'unico dato oggettivo è che esiste almeno un rapporto in cui uno dei due coniugi, l'emigrante o il residente, ha commesso qualche atto omosessuale.

Evitiamo per piacere altre congetture...
Yod81
00lunedì 23 giugno 2014 12:51
Re: Re: Re: Re:
Claudio Cava, 23/06/2014 11:50:



ELL! [SM=g27987]

Da quanti anni ci "conosciamo"? 15?
Ricorderai anche che qualcuna l' abbiamo combinata insieme contro i cattotalebani. [SM=x1408447]
Come puoi dubitare di me? [SM=g8878]

Scherzi a parte, provo a spiegare un paio di cose.

Essere carcerati non significa "essere lontani dalla moglie".
Significa essere lontani da tutte le donne tutte.

Gia' da qui si capisce che non c' azzecca proprio.

Ci giro un attimo intorno:
una persona normale, di mangiare topi e scarafaggi non se lo sogna neanche, giusto?
Ma io scommetto qualunque cosa che se rinchiudiamo qualcuno senza cibo in un buco dove ci sono solo topi e scarafaggi, costui prima o poi comincera' a mangiarli.
E col tempo cominceranno perfino a piacergli.

Piu' o meno lo stesso vale per chi non sa o non puo' resistere a certe pulsioni.
Ha a disposizoione solo uomini e si sfoga con gli uomini.
Anche io come voi non mi capacito ma e' cosi', semplice e lineare.

Ma uno che e' semplicemente lontano dalla moglie queste costrizioni non le ha.

Un etero va con le donne.
Una donna compiacente, magari a pagamento, e' immensamente piu' facile da trovare che un gay.

Questo per dimostrare l' assurdita' del paragone con i carcerati.

Il resto credo sia dovuto alla percezione sballata (per la maggior parte, senza generalizzare) che avete dell' omosessualita'.
Cosi' come con tante altre cose.

Le religioni si preoccupano di demonizzare tutto cio' che e' sconveniente, a torto o ragione, e quindi le pecorelle (in senso biblico) non dico terrorizzate ma quantomeno prevenute, non si informano oltre.

L' omosessualita' e' un orientamento sessuale, non una pratica da pervertiti senza dio.

E un etero con un uomo non ci va per sfizio, per provare, o per supplire alla mancanza della moglie.

Tale supposizione e' assolutamente ridicola.

Ciao
Claudio




Ti faccio i miei complimenti.
Hai letto nella mia mente, infatti stavo dicendo la stessa cosa.
Ma tu lo hai espresso molto meglio di quanto avrei saputo fare io.
Ciao e grazie.


Claudio Cava
00lunedì 23 giugno 2014 12:54
Re: Re: Re:
admintdg3

Claudio Cava, 23/06/2014 12:08:



Tutto cio' e' per la mancanza di donne, in toto.
L' impossibilita' di avere una donna.
Avere a disposizione solo uomini.

Che c' entra la lontananza dalla moglie?

Uno che e' solo lontano dalla moglie [ma libero] una donna la trova senza problemi.






E perché, se si è etero, non limitarsi alla masturbazione?


Si ma dal punto di vista "religioso" non e' che cambi molto, mi pare.


Allora se alcuni carcerati si accontentano della masturbazione e altri si dirigono verso uomini significa che c'è disparità comportamentale, e che il tutto non può essere semplicemente ridotto al carcere.


Insomma: io non capisco davvero che motivo c' e' in questa discussione di tirare in ballo il carcere.

Non c' entra assolutamente niente.

Te lo dico alla.... Aquila: ma io che scrivo a fare? [SM=g8878]

Vuoi forse dire che alcuni di quelli che praticano l' omosessualita' in carcere vi erano predisposti?

E allora?

Tutti sposati?

Piu' su ho parlato di uomini riconosciutisi gay dopo anni di matrimonio e aver messo al mondo dei figli.

Ma di nuovo: e allora?

Qua siamo discutendo della fesseria che la lontananza dalla moglie indurrebbe all' omosessualita'.

Non sta scritto da nessuna parte "se il marito e' in carcere".

Ciao
Claudio
Claudio Cava
00lunedì 23 giugno 2014 13:01
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 23/06/2014 12:35:



ovviamente mi riferivo a chi avesse avuto
attrazione o chiamala inclinazione verso l'omosessualità prima (ma anche durante) di sposarsi

evidentemente non fù il tuo caso, ma mai dire mai
[SM=g7350]



Ti piacerebbe, eh? [SM=x1408447]


[SM=g8930] [SM=g8930] [SM=g8930]

Ciao
Claudio




barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 13:11
Claudio...


Insomma: io non capisco davvero che motivo c' e' in questa discussione di tirare in ballo il carcere. Non c' entra assolutamente niente



Stiamo parlando di condizioni di deprivazione sessuale simili a quelli che si riscontrano in carceri, seminari, collage e simili... comprì?

Shalom [SM=g27987]
Claudio Cava
00lunedì 23 giugno 2014 13:18
Re:
barnabino, 23/06/2014 13:11:

Claudio...


Insomma: io non capisco davvero che motivo c' e' in questa discussione di tirare in ballo il carcere. Non c' entra assolutamente niente



Stiamo parlando di condizioni di deprivazione sessuale simili a quelli che si riscontrano in carceri, seminari, collage e simili... comprì?

Shalom [SM=g27987]



Ma neanche per sogno, caro.

Stiamo parlando della fesseria che la lontananza dalla moglie indurrebbe all' omosessualita'.

Hai sbagliato film. [SM=g8920]

Ciao
Claudio

TeoTerrone
00lunedì 23 giugno 2014 13:26
Re:
kirinu_94, 22/06/2014 23:53:

Nella Torre di Guardia (edizione per lo studio) del 15 aprile 2014, nella nota a piè di pagina 19 relativa al paragrafo 9 si afferma quanto segue:


* Rapporti provenienti da diversi paesi indicano che vivere lontano dal marito, dalla moglie o dai figli per lavorare all'estero è una delle cause di alcuni problemi piuttosto seri, come infedeltà di uno o di entrambi i coniugi, omosessualità e incesto. Per quanto riguarda i bambini, invece, si possono menzionare maggiori problemi comportamentali e scolastici, aggressività, ansia, depressione e tendenze suicide.

(il grassetto è mio)
.....




Claudio Cava, 23/06/2014 12:54:

admintdg3
....
Qua siamo discutendo della fesseria che la lontananza dalla moglie indurrebbe all' omosessualita'.
....
Ciao
Claudio



Claudio guarda che nessuno dice una cosa del genere.
La Torre di Guardia dice una cosa diversa.
"vivere lontano dal marito, dalla moglie o dai figli" semlicemente perchè l'articolo parla dell'impatto che la scelta di andare all'estero ha sulla FAMIGLIA.
Ovvio che possiamo aplicare il contesto anche agli scapoli, ai fornai, agli ortolani, etc. ma siccome si parla della famiglia si fà riferimento a marito e moglie.

La lontananza "favorisce" l'immoralità (ad esempio andare con donne a pagamento, etc), "favorisce" l'omosessualità SE ne hai l'inclinazione, ma anche se la "favorisci" vivendo in situazioni che "favoriscono" la nascita di condizioni "particolari" come ad esempio vivere senza un miimo di privacy 20 uomini ammassati in spazi ristretti. Poi in mezzo a 20 uomini può esserci qualcuno che è già gay e che potrebbe fare avances, etc. Non è automatico che un etero diventi gay, ma l'ambiente lo "favorisce".
Favorire non significa indurre.
Così come la lontananza "favorisce" l'infedeltà ma certamente essa non è automatica o ineluttabile.
Comunque avere al fianco tua moglie che ti rifila un ceffone se guardi un'altra è un ottimo deterrente che "favorisce" la fedeltà! [SM=g27987]
Claudio Cava
00lunedì 23 giugno 2014 13:30
Re: Re:

Teo caro,

Nessuno lo dice?

Ma l' hai letto tutto, il thread?

Se nessuno lo dice, perche' nessuno mi ha detto prima che nessuno lo dice? [SM=g27987]

Per favore, dai.

Ciao
Claudio
barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 13:32
Caro Claudio,


Ma neanche per sogno, caro. Stiamo parlando della fesseria che la lontananza dalla moglie indurrebbe all' omosessualita'



Guarda che nessuno ha detto che "la lontananza dalla moglie indurrebbe all'omosessualità". Potresti dirmi chi avrebbe detto una fesseria del genere? Non a caso si è citato la condizione carceraria. Ma su che cosa stiamo polemizzando?

Shalom [SM=g2037509]
Claudio Cava
00lunedì 23 giugno 2014 13:42
Re:
barnabino, 23/06/2014 13:32:

Caro Claudio,


Ma neanche per sogno, caro. Stiamo parlando della fesseria che la lontananza dalla moglie indurrebbe all' omosessualita'



Guarda che nessuno ha detto che "la lontananza dalla moglie indurrebbe all'omosessualità". Potresti dirmi chi avrebbe detto una fesseria del genere? Non a caso si è citato la condizione carceraria. Ma su che cosa stiamo polemizzando?

Shalom [SM=g2037509]



Sei davvero incredibile. [SM=g27987]

Ti viene in mente solo adesso, dopo l' imbeccata di Teo.

Io l' ho ripetuto una mezza dozzina di volte e NESSUNO ha negato l' oggetto del contendere.
Solo giramenti di frittata e arrampicamenti sugli specchi.

Ma questo e' normale.

Comunque sono tornato a capothread.
Se non basta con un po' di tempo in piu' trovo anche altro.

A domanda:
in che modo la lontananza dal proprio coniuge dovrebbe essere la causa dell'omosessualità di alcuni?

Risposta:
Intanto è accertato che la lontananza dal coniuge e l'impossibilità di avere rapporti può produrre il desiderio di sfogare in maniera alternativa le proprie pulsioni.


Di che si parla, di Biancaneve e i sette nani?

Ciao
Claudio




EverLastingLife
00lunedì 23 giugno 2014 13:44
Si può porre il caso di un uomo con un passato omosessuale, che ad esempio frequentava ritrovi gay, e che ora, conosce i tdG, realizza la peccaminosità della propria condotta, l'abbandona, e studia la Bibbia fino a battezzarsi. In anni successivi si sposa con una testimone di Geova. Col matrimonio raggiunge un equilibrio emotivo, spirituale e sessuale che lo distoglie dalle proprie inclinazioni di un tempo, da lui ora ritenute errate.

Sappi che conosco più di una persona che risponde a questa descrizione.

In seguito decide di trasferirsi all'estero. Metti caso in un paese caratterizzato da costumi più rilassati dei nostri, come l'Olanda. Qui egli potrebbe trovare facili occasioni di riprendere rapporti occasionali omosessuali, ad esempio di nuovo in comunità per incontri fra gay, e ciò avverrebbe appunto per la lontananza dalla moglie. È verosimile che un soggetto del genere non sarebbe 'tentato' nella stessa misura da relazioni extraconiugali eterosessuali, in considerazione e del proprio retaggio, e del fatto che ha magari "conosciuto" solo la propria moglie quale unico partner sessuale femminile della sua vita.

Lungosonno
00lunedì 23 giugno 2014 13:48
admintdg3
00lunedì 23 giugno 2014 13:49
Re: Re: Re: Re:


Claudio Cava, 23/06/2014 12:08:



Tutto cio' e' per la mancanza di donne, in toto.
L' impossibilita' di avere una donna.
Avere a disposizione solo uomini.

Che c' entra la lontananza dalla moglie?

Uno che e' solo lontano dalla moglie [ma libero] una donna la trova senza problemi.





admintdg3:

E perché, se si è etero, non limitarsi alla masturbazione?


Claudio Cava:

Si ma dal punto di vista "religioso" non e' che cambi molto, mi pare.



Lascia stare il punto di vista religioso, perché non è questo il punto (ma saprai bene che la masturbazione non intacca l'appartenenza alla comunità cristiana, mentre i rapporti omosessuali si).
Qui abbiamo alcuni che si accontentano della masturbazione, altri che approdano a rapporti omosessuali pur non essendo omosessuali.
Ma il fatto che vi siano reazioni diverse indica che non è (solo ed esclusivamente) l'isolamento totale dalle donne a condurre all'omosessualità, ma una privazione emotiva ed affettiva.
Non esiste niente di matematico, o che sia freddamente riconducibile a un'equazione: le reazion



Insomma: io non capisco davvero che motivo c' e' in questa discussione di tirare in ballo il carcere.

Non c' entra assolutamente niente.



Paradigma di una situazione che comporta la privazione del coniuge.
D'altronde la psichiatria attinge a man bassa da esempi del genere, condizioni e situazioni tali da dimostrare determinate teorie.
Ad esempio, l'imprinting: non c'è bisogno di essere un'anatra in un prato per veder verificare su se stessi gli effetti di tale meccanismo.



Piu' su ho parlato di uomini riconosciutisi gay dopo anni di matrimonio e aver messo al mondo dei figli.





Qua siamo discutendo della fesseria che la lontananza dalla moglie indurrebbe all' omosessualita'.



Ma la tua è una petitio principii: parti dal presupposto che sia "una fesseria", e non hai compreso che tale lontananza può essere un fattore che potrebbe favorire tali comportamenti (e NON un cambio di orientamento, attenzione).
Ti faccio un esempio: se io ho la debolezza della pornografia, con una moglie in casa mi sento più al sicuro, più motivato nel resistervi.
Se invece mia moglie va via, inizio a frequentare assiduamente determinati siti, incoccio materiale con transessuali e omosessuali e la mia curiosità inizia a essere stuzzicata.
Mettici che non svolgendo più lo studio familiare la mia spiritualità si indebolisce, che i miei sentimenti verso mia moglie si affievoliscono e che logicamente non sono (moralmente e tecnicamente) possibilitato a frequentare altre donne della congregazione.
Posso iniziare a covare determinati desideri, poiché la mia emotività e la sessualità cerca mia moglie e non la trova.

Non tutti coloro che iniziano a praticare rapporti omosessuali sono "omosessuali repressi", come qualcuno li vuol definire, ma si arriva a determinate pratiche attraverso circostanze varie.
Non a caso c'è chi si ritiene bisessuale, e apprezza sia rapporti con uomini che rapporti con donne.
L'esistenza di gente sessualmente attiva con entrambi i sessi dimostra che l'atto in se è indipendente dall'orientamento sessuale, e può piacere pur avendo a disposizione sia uomini che donne.
Quindi addurre alla 'costrittività' dell'elemento carcerario la sola causa di approdo a rapporti omosessuali è un elemento che non regge, proprio perché esiste gente che passa da uomini a donne per puro piacere.

Col tuo ragionamento alla "se c'erano donne si buttavano sulle donne e mica ci pensavano agli uomini" (teso a dimostrare che a scatenare il rapporto omosessuale è l'assenza di donne) stai praticamente negando una realtà evidente: esistono uomini che apprezzano rapporti sia con uomini che con donne, per puro piacere.
Invece tu dividi il mondo in eterosessuali soddisfatti ed omosessuali soddisfatti, mentre un eterosessuale che ha rapporti omosessuali deve per forza essere un represso rinchiuso in quattro mura senza una donna a disposizione.

barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 13:50
Caro Claudio,


Io l' ho ripetuto una mezza dozzina di volte e NESSUNO ha negato l' oggetto del contendere. Solo giramenti di frittata e arrampicamenti sugli specchi



Non capisco a che cosa tu ti riferisca, ho letto il 3D è io fin dall'inizio ho parlato di condizioni di "deprivazione" quanto tu hai criticato il post sulla condizione carceraria. E' talmente ovvio che la condizione dell'emigrazione non è identica a quella carceraria che non ritenevo ci fosse bisogni di spiegarlo ad una persona intelligente come te.


A domanda:
in che modo la lontananza dal proprio coniuge dovrebbe essere la causa dell'omosessualità di alcuni?

Risposta:
Intanto è accertato che la lontananza dal coniuge e l'impossibilità di avere rapporti può produrre il desiderio di sfogare in maniera alternativa le proprie pulsioni



Appunto "impossibilità di avere rapporti" si suppone con una donna, non necessariamente la moglie, visto che parliamo di cadere nell'omosessualità e non nell'adulterio. Il punto è che proprio mi pare strano che tu abbia potuto equivocare quello che tutti qui vedono come ovvio...

Shalom [SM=g2037509]
Lungosonno
00lunedì 23 giugno 2014 13:51
non è il distacco in se
dal coniuge che causerebbe l'eventuale atteggiamento omosessuale

ma il distacco dal coniuge
cambierebbe l'organizzazione
ed in quel cambiamento possono succedersi delle emozioni,dei sentimenti
degli stati che
possono condizionare o favorire
degli atteggiamenti omosessuali
probabilmente tenuti o calmati/sedati da altre circostanze di vita

certo,se uno è etero
DAVVERO
il cambiamento delle circostanze e il sopraggiungere di stati emozionali
probabilmente differenti rispetto quelli
che "conosceva"durante la quotidianità coniugale

non sposterebbero l'inclinazione di favorire l'altro sesso
nelle sue prevalenze sessuali
[Modificato da Lungosonno 23/06/2014 13:49]
barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 13:53
Caro Adm3,


Paradigma di una situazione che comporta la privazione del coniuge



Vista la polemica sarei preciso: dal coniuge e da altre donne, in carcere non ci sono donne (se è un carcere maschile) e viceversa se femminile. Forse è da questo che è nato tutto il fraintendimento.

Shalom
admintdg3
00lunedì 23 giugno 2014 13:59
Re:
barnabino, 23/06/2014 13:53:

Caro Adm3,


Paradigma di una situazione che comporta la privazione del coniuge



Vista la polemica sarei preciso: dal coniuge e da altre donne, in carcere non ci sono donne (se è un carcere maschile) e viceversa se femminile. Forse è da questo che è nato tutto il fraintendimento.

Shalom




Certo, ma nell'ultimo post ho spiegato come l'esistenza di persone che hanno piacere nell'avere rapporti con entrambi i sessi dimostra che non è solo la totale privazione del sesso opposto a condurre a rapporti omosessuali, come invece asserisce Claudio.
Ergo, infranto questo dogma, e alla luce del fatto che l'approdo a rapporti omosessuali in carcere è solo una delle strade possibili (e non la norma), risulta chiaro che la scelta risiede all'interno del singolo e delle sue private motivazioni, e non trova necessariamente un'unica causa nell'ambiente depauperato dal sesso opposto.
anto_netti
00lunedì 23 giugno 2014 14:03
Sembra che nei nostri tempi l'omosessualità sia in aumento. Non sappiamo però se effettivamente ci sia un reale aumento o sia il fatto che oggi le persone dichiarano più apertamente di essere omosessuali. Sta di fatto comunque che è una pratica molto diffusa.

Detto questo non dovrebbe esserci nulla di strano se dalle statistiche risulta che alcuni di quelli che sono lontani dal coniuge, possano incorrere in pratiche omosessuali. Questo vuol dire comunque che in loro un minimo di tendenza omosessuale già c'è.

Ciao
anto_netti
barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 14:04
Resta però il fatto che la deprivazione sessuale (più che il semplice allontanamento dal coniuge) sia la componente scatenante di questi comportamenti sessuali... insomma, ci si arrangia e ci si arrangia come meglio piace.

Shalom
Lungosonno
00lunedì 23 giugno 2014 14:09
Re:
anto_netti, 23/06/2014 14:03:

Sembra che nei nostri tempi l'omosessualità sia in aumento. Non sappiamo però se effettivamente ci sia un reale aumento o sia il fatto che oggi le persone dichiarano più apertamente di essere omosessuali. Sta di fatto comunque che è una pratica molto diffusa.

Detto questo non dovrebbe esserci nulla di strano se dalle statistiche risulta che alcuni di quelli che sono lontani dal coniuge, possano incorrere in pratiche omosessuali. Questo vuol dire comunque che in loro un minimo di tendenza omosessuale già c'è.

Ciao
anto_netti




[SM=g1861209]

difatti basta un poco di attenzione in merito
che si comprende come cambiamenti impensabili
possono avvenire "facilmente"anche nella persona etero
Lungosonno
00lunedì 23 giugno 2014 14:11
Re:
barnabino, 23/06/2014 14:04:

Resta però il fatto che la deprivazione sessuale (più che il semplice allontanamento dal coniuge) sia la componente scatenante di questi comportamenti sessuali... insomma, ci si arrangia e ci si arrangia come meglio piace.

Shalom




personalmente direi che la componente principale è la mancanza di maturità spirituale che andrebbe
a far operare scelte
che poi.........

[SM=g1944981]
'Andros'
00lunedì 23 giugno 2014 14:12
Re: Re:
Claudio Cava, 23/06/2014 12:08:



Scusa, ma ti pare che quanto sopra contraddica quello che ho affermato io?

Tutto cio' e' per la mancanza di donne, in toto.
L' impossibilita' di avere una donna.
Avere a disposizione solo uomini.

Che c' entra la lontananza dalla moglie?

Uno che e' solo lontano dalla moglie [ma libero] una donna la trova senza problemi.

Ciao
Claudio




Ovvio che se si estrapola la frase dal contesto suona un po' approssimativa: il concetto è ben diverso e l'accostamento ci azzecca, eccome.

Forse occorre leggere meglio tutto l'articolo in questione...

L'articolo di fatto incoraggiava a valutare attentamente un trasferimento all'estero che potrebbe determinare una serie di complicazioni a livello familiare, nonchè coniugale.

Mica l'articolo afferma che categoricamente tutti gli emigranti conducono poi una vita immorale!
L'articolo, comunque, riporta l'esperienza di una donna che, lavorando lontano dalla famiglia, tra i vari problemi incontrati ha dovuto anche respingere delle avance, a conferma che il pericolo è reale, per chiunque.

Claudio Cava
00lunedì 23 giugno 2014 14:14
Re:
barnabino, 23/06/2014 13:50:

Caro Claudio,


Io l' ho ripetuto una mezza dozzina di volte e NESSUNO ha negato l' oggetto del contendere. Solo giramenti di frittata e arrampicamenti sugli specchi



Non capisco a che cosa tu ti riferisca, ho letto il 3D è io fin dall'inizio ho parlato di condizioni di "deprivazione" quanto tu hai criticato il post sulla condizione carceraria. E' talmente ovvio che la condizione dell'emigrazione non è identica a quella carceraria che non ritenevo ci fosse bisogni di spiegarlo ad una persona intelligente come te.


A domanda:
in che modo la lontananza dal proprio coniuge dovrebbe essere la causa dell'omosessualità di alcuni?

Risposta:
Intanto è accertato che la lontananza dal coniuge e l'impossibilità di avere rapporti può produrre il desiderio di sfogare in maniera alternativa le proprie pulsioni



Appunto "impossibilità di avere rapporti" si suppone con una donna, non necessariamente la moglie, visto che parliamo di cadere nell'omosessualità e non nell'adulterio. Il punto è che proprio mi pare strano che tu abbia potuto equivocare quello che tutti qui vedono come ovvio...

Shalom [SM=g2037509]



Barnabino, ti prego, non stare sempre a ripetere che non capisci.

Tu non capisci mai niente che non ti convenga, lo so da almeno tre lustri.

Con l' altro quote hai trovato lo "svicolo" come semnpre.

E di questo che mi dici?



Ancora, sempre in contesti di lontananza dal coniuge (come il carcere) la privazione della propria donna (moglie) può condurre a compensare con atti omosessuali



Gia' so che ti butterai su quel "come il carcere".

Ma rimane l' assunto "la privazione della propria donna (moglie) può condurre a compensare con atti omosessuali"

Dopodiche' chiudo perche' la tua spudoratezza e' insopportabile.

Con un campione mondiale di negazione dell' evidenza e che per giunta mente sapendo di mentire, i thread si trascinano all' infinito e io non ho cosi' tanto tempo.

Ciao
Claudio
'Andros'
00lunedì 23 giugno 2014 14:20
Re: Re:
Claudio Cava, 23/06/2014 14:14:




Ma rimane l' assunto "la privazione della propria donna (moglie) può condurre a compensare con atti omosessuali"





La privazione della propria moglie può seguire più percorsi: il tradimento della stessa con altra donna oppure, come correttamente menziona l'articolo di studio, omosessualità e/o incesto mentre molti coniugi, seppur distanti e sotto forti pressioni, restano fedeli l'uno all'altro e accade che, felicemente, si ricongiungono, nel paese di origine oppure nella nuova realtà.


barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 14:24
Caro Claudio,


Barnabino, ti prego, non stare sempre a ripetere che non capisci.

Tu non capisci mai niente che non ti convenga, lo so da almeno tre lustri.

Con l' altro quote hai trovato lo "svicolo" come semnpre.

E di questo che mi dici?



E da che cosa dovrei "svicolare"? Mah...


Ma rimane l' assunto "la privazione della propria donna (moglie) può condurre a compensare con atti omosessuali"



Il punto è che tu all'inizio hai isolato questa frase dal contesto, Adm3 (di cui non sono certo l'avvocato) invece voleva dire altro, come ha spiegato nei post successivi e come altri hanno certo di farti capire. Se te l'ha spiegato lui stesso che non voleva dire quello che hai inteso, che senso ha continuare questa manfrina sul nulla? Un fraintendimento può capitare, e allora perché stiamo continuando a polemizzare su qualcosa che abbiamo già chiarito.

Shalom [SM=g2037509]
admintdg3
00lunedì 23 giugno 2014 14:24
Claudio, per citare il paragone degli insetti: che esistano persone che in situazioni estreme arrivano a cibarsi di insetti, dimostra non che solo la situazione estrema ti spinge a mangiare insetti, ma che è possibile giungere a fare cose che erano impensabili.
Ma non significa che tutti gli occidentali che sono arrivati a mangiare insetti lo han fatto perché rapiti da una tribù africana e costretti dall'indigenza: ci sono occidentali che, avendoli provati, mangiano insetti per puro piacere (pur avendo a disposizione chili di pastasciutta).
barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 14:47
Anche se io credo che la rivista non parlasse di situazioni di normalità, che portano tutt'al più all'adulterio, ma di condizioni particolari di cui chi emigra non potrebbe tener conto, ad esempio essere per mesi in una condizione di deprivazione e in compagnia di persone che potrebbero avere pochi freni inibitori rispetto ad eventuali rapporti sessuali anche con persone dello stesso sesso. Questo, naturalmente, a meno che la persona che si allontana dal coniuge abbia già desideri o tendenze omosessuali, cosa che certo non è impossibile anche per chi è eterosessuale. Anche questa è una circostanza che non si può escludere.

Il punto è che non si capisce chi su quella frase va a speculare chissà quali complotti.

Shalom
'Andros'
00lunedì 23 giugno 2014 14:54
Re:
L'articolo non affrontava problematiche di natura sessuale ma ne ha sfiorato velocemente l'implicazione in una argomentazione ben più ampia legata alla necessità di mantenere la famiglia unita e valutare attentamente la possibilità di un trasferimento all'estero per lavoro, a volte determinato più per avere il superfluo che per reali necessità.

In ogni caso la scelta è personale e qualunque cosa si decida di fare, ognuno si assumerà personalmente oneri, onori ed effetti collaterali.

barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 14:55
Chissà perché, invece, i nostri dettrattori si sono soffermati con tanto interesse solo sul quell'aspetto ignorando tutto il contesto... sembrano quasi ossessionati dall'argomento dell'omosessualità.

Shalom [SM=g2037509]
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