Re: Re: Re: Re:
Claudio Cava, 23/06/2014 12:08:
Tutto cio' e' per la mancanza di donne, in toto.
L' impossibilita' di avere una donna.
Avere a disposizione solo uomini.
Che c' entra la lontananza dalla moglie?
Uno che e' solo lontano dalla moglie [ma libero] una donna la trova senza problemi.
admintdg3:
E perché, se si è etero, non limitarsi alla masturbazione?
Claudio Cava:
Si ma dal punto di vista "religioso" non e' che cambi molto, mi pare.
Lascia stare il punto di vista religioso, perché non è questo il punto (ma saprai bene che la masturbazione non intacca l'appartenenza alla comunità cristiana, mentre i rapporti omosessuali si).
Qui abbiamo alcuni che si accontentano della masturbazione, altri che approdano a rapporti omosessuali pur non essendo omosessuali.
Ma il fatto che vi siano reazioni diverse indica che non è (solo ed esclusivamente) l'isolamento totale dalle donne a condurre all'omosessualità, ma una privazione emotiva ed affettiva.
Non esiste niente di matematico, o che sia freddamente riconducibile a un'equazione: le reazion
Insomma: io non capisco davvero che motivo c' e' in questa discussione di tirare in ballo il carcere.
Non c' entra assolutamente niente.
Paradigma di una situazione che comporta la privazione del coniuge.
D'altronde la psichiatria attinge a man bassa da esempi del genere, condizioni e situazioni tali da dimostrare determinate teorie.
Ad esempio, l'imprinting: non c'è bisogno di essere un'anatra in un prato per veder verificare su se stessi gli effetti di tale meccanismo.
Piu' su ho parlato di uomini riconosciutisi gay dopo anni di matrimonio e aver messo al mondo dei figli.
Qua siamo discutendo della fesseria che la lontananza dalla moglie indurrebbe all' omosessualita'.
Ma la tua è una
petitio principii: parti dal presupposto che sia "una fesseria", e non hai compreso che tale lontananza può essere
un fattore che potrebbe favorire tali comportamenti (e NON un cambio di orientamento, attenzione).
Ti faccio un esempio: se io ho la debolezza della pornografia, con una moglie in casa mi sento più al sicuro, più motivato nel resistervi.
Se invece mia moglie va via, inizio a frequentare assiduamente determinati siti, incoccio materiale con transessuali e omosessuali e la mia curiosità inizia a essere stuzzicata.
Mettici che non svolgendo più lo studio familiare la mia spiritualità si indebolisce, che i miei sentimenti verso mia moglie si affievoliscono e che logicamente non sono (moralmente e tecnicamente) possibilitato a frequentare altre donne della congregazione.
Posso iniziare a covare determinati desideri, poiché la mia emotività e la sessualità cerca mia moglie e non la trova.
Non tutti coloro che iniziano a praticare rapporti omosessuali sono "omosessuali repressi", come qualcuno li vuol definire, ma si arriva a determinate pratiche attraverso circostanze varie.
Non a caso c'è chi si ritiene bisessuale, e apprezza sia rapporti con uomini che rapporti con donne.
L'esistenza di gente sessualmente attiva con entrambi i sessi dimostra che l'atto in se è indipendente dall'orientamento sessuale, e può piacere pur avendo a disposizione sia uomini che donne.
Quindi addurre alla 'costrittività' dell'elemento carcerario la sola causa di approdo a rapporti omosessuali è un elemento che non regge, proprio perché esiste gente che passa da uomini a donne per puro piacere.
Col tuo ragionamento alla "se c'erano donne si buttavano sulle donne e mica ci pensavano agli uomini" (teso a dimostrare che a scatenare il rapporto omosessuale è l'assenza di donne) stai praticamente negando una realtà evidente: esistono uomini che apprezzano rapporti sia con uomini che con donne, per puro piacere.
Invece tu dividi il mondo in eterosessuali soddisfatti ed omosessuali soddisfatti, mentre un eterosessuale che ha rapporti omosessuali deve per forza essere un represso rinchiuso in quattro mura senza una donna a disposizione.