Lontananza dal coniuge causa di omosessualità?

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F.Delemme
00lunedì 23 giugno 2014 15:00

Certe volte viene la noia a leggere discussioni "senza paternità".
La nota in calce al paragrafo 9 EVIDENZIA UN "RAPPORTO DA DIVERSI PAESI".
Si tratta di statistiche. L'organizzazione fa presente che esistono anche queste possibilità perché ci sono stati dei precedenti.
Chi scrive stupidaggini?
Tommy Gnosis
00lunedì 23 giugno 2014 15:00
Classico tentativo di portare un'argomentazione in estremis per giustificare un fatto che di per sé sarebbe ingiustificabile.
Non s'è difatti ancora capito perché la lontananza coniugale può CAUSARE l'omosessualità in quanto tale, senza la smania esegetica ad usum delphini adottata qui dentro che lascerebbe molto a desiderare.
E' ovvio che estremizzando o comunque allargando il ventaglio interpretativo e semantico si può arrivare a qualsiasi conclusione.
L'articolo asserisce semplicemente che tra le conseguenze dell'allontanamento del talamo coniugale vi è l'omosessualità, e non dice nulla sul motivo di tale inclinazione, né fa un'indagine anamnestica che possa ragionevolmente far pensare a un passato da omossessuale di uno dei due partner tale per cui si possa pensare a una "ricaduta".
Portare poi esemplificazioni come quella delle condizioni carcerarie, che hanno uno status psicologico, sociale, e dunque relazionare, particolare, è quanto più bizzarro io abbia udito.

Io credo quello che ho sempre pensato circa la natura contorta della WT su questo tema, ossia quello di annoverare l'omosessualità tra disturbi del comportamento, la cui genesi è variopinta, stravagante e rintracciabile in qualsiasi cosa. L'omosessualità per la WT salta fuori come un fungo in ogni dove, in ogni gradino dell'esperienza umana qualora questa si facesse negativa. Laddove vi è carenza, debolezza di spirito, fragilità emotiva, allora e solo allora spunta l'omosessualità a incorniciare e ridefinire il quadro diagnostico della persona.
barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 15:17
Caro Tommy,

Si mi permetti la battuta potremmo parlare del classico "retro-pensiero".


Non s'è difatti ancora capito perché la lontananza coniugale può CAUSARE l'omosessualità in quanto tale, senza la smania esegetica ad usum delphini adottata qui dentro che lascerebbe molto a desiderare



Sei poco attento, perché qui avremo ripetuto almeno una decina di volte che nessuno qui afferma un rapporto di causa/effetto tra lontananza del coniuge e omosessualità né mi pare che l'articolo lo lasci intendere.


Portare poi esemplificazioni come quella delle condizioni carcerarie, che hanno uno status psicologico, sociale, e dunque relazionare, particolare, è quanto più bizzarro io abbia udito



Non era una esemplificazione, si è solo detto che particolari situazioni di deprivazione (come quella che si riscontra nei carceri, nei seminari, nei college o in certe situazioni in cui vivono gli emigranti) possono influire sulla maniera di esprimere la propria sessualità. O pensi che non sia così? Che un uomo giovane lontano mesi e mesi da qualunque donna non possa avere impulsi sessuali molto forti da soddisfare?


Io credo quello che ho sempre pensato circa la natura contorta della WT su questo tema, ossia quello di annoverare l'omosessualità tra disturbi del comportamento, la cui genesi è variopinta, stravagante e rintracciabile in qualsiasi cosa



A parte che la rivista non entra certo nel problema e non parla solo di omosessualità ma manche di incesto, adulterio e disturbi nel rendimento scolastico, comunque non mi pare che il problema sia "stravagante" né "rintracciabile in qualsiasi cosa": una condizione di deprivazione sessuale che si prolunga molti mesi può portare anche eterosessuali a soddisfare i propri impulsi sessuali con rapporti omosessuali in certe circostanze.


L'omosessualità per la WT salta fuori come un fungo in ogni dove, in ogni gradino dell'esperienza umana qualora questa si facesse negativa



Veramente non mi pare un tema di cui si parli molto o che salti fuori come "un fungo", negli ultimi dieci anni le nostre riviste l'avranno trattato una o due volte... né qui se ne parla in modo particolarmente negativo. L'avere rapporti omosessuali non è più grave che tradire la propria moglie con una prostituta o con un'altra donna incontrata all'estero. Ma che stai dicendo? Il problema, come tu stesso dimostri, sembra ossessionare molto più i nostri detrattori che i testimoni di Geova.

Shalom
Claudio Cava
00lunedì 23 giugno 2014 15:58
Re:
Tommy Gnosis, 23/06/2014 15:00:

Classico tentativo di portare un'argomentazione in estremis per giustificare un fatto che di per sé sarebbe ingiustificabile.
Non s'è difatti ancora capito perché la lontananza coniugale può CAUSARE l'omosessualità in quanto tale, senza la smania esegetica ad usum delphini adottata qui dentro che lascerebbe molto a desiderare.
E' ovvio che estremizzando o comunque allargando il ventaglio interpretativo e semantico si può arrivare a qualsiasi conclusione.
L'articolo asserisce semplicemente che tra le conseguenze dell'allontanamento del talamo coniugale vi è l'omosessualità, e non dice nulla sul motivo di tale inclinazione, né fa un'indagine anamnestica che possa ragionevolmente far pensare a un passato da omossessuale di uno dei due partner tale per cui si possa pensare a una "ricaduta".
Portare poi esemplificazioni come quella delle condizioni carcerarie, che hanno uno status psicologico, sociale, e dunque relazionare, particolare, è quanto più bizzarro io abbia udito.

Io credo quello che ho sempre pensato circa la natura contorta della WT su questo tema, ossia quello di annoverare l'omosessualità tra disturbi del comportamento, la cui genesi è variopinta, stravagante e rintracciabile in qualsiasi cosa. L'omosessualità per la WT salta fuori come un fungo in ogni dove, in ogni gradino dell'esperienza umana qualora questa si facesse negativa. Laddove vi è carenza, debolezza di spirito, fragilità emotiva, allora e solo allora spunta l'omosessualità a incorniciare e ridefinire il quadro diagnostico della persona.



Ma ti ci metti pure tu adesso?

Per quale cappero di motivo voi credenti dovete sempre complicare le cose?

Il punto evidenziato in questo thread e' solo uno:

Se un giorno qualche capoccia della WTS dovesse impazzire ma riuscendo a pubblicare in parvenza ufficiale QUALUNQUE CRETINATA almeno i partecipanti a questo thread gli andrebbero dietro facendosi in 4 per dimostrare la veridicita' della pazzia in questione.

Affari loro.

La cosa che piu' mi rode e' che dopo questo thread, essendo io una persona coerente e sincera, al contrario di chi non faccio il nome, che, sic, dovrebbe dare l' esempio di comportamento cristiano, mi riterro' obbligato a chiedere scusa a quelli del bunker per tutte le volte che li ho bastonati, in special modo quando parlavano dell' allenamento a mentire e a stravolgere i concetti dei tdG.

Detto questo, saluto tutti.

Tommy Gnosis
00lunedì 23 giugno 2014 16:01
Re:
Caro Barnabino


qui avremo ripetuto almeno una decina di volte che nessuno qui afferma un rapporto di causa/effetto tra lontananza del coniuge e omosessualità



quello che ha impresso la WT è chiaro come il sole: Cosa ti sfugge di quel paragrafo? Stando a quanto riportato la causalità è parecchio evidente. Infatti dice che una delle CAUSE della lontananza può portare all'omosessualità. C'è dunque, nelle pretese dell'articolo, una conseguenzialità logica (A consegue B,C,D, dove A sta per la variabile "allontanamento coniugale, e B,C,D stanno per le variabili dipendenti a A, omosessualità, incesto ecc)
Dunque non ha senso parlare di non causalità degli eventi.


si è solo detto che particolari situazioni di deprivazione (come quella che si riscontra nei carceri, nei seminari, nei college o in certe situazioni in cui vivono gli emigranti) possono influire sulla maniera di esprimere la propria sessualità



Perfetto. E tutto il resto? In che modo una persona normalissima, allontanandosi dal talamo coniugale può pensare di lasciarsi andare a condizioni omo per per esteso a rapporti incestuosi o di qualsivoglia natura?
La conditio carceraria o di situazioni estremiste non può soggiacere all'interpretazione dell'articolo, non v'è nessun elemento che possa far pensare a tale situazione di esagerata emarginazione sociale, come non vi è alcun elemento che possa far propendere un'interpretazione di omosessualità pregressa da parte del coniuge.
Leggendo l'articolo si può intuire solo una cosa ed è già stata mostrata.


una condizione di deprivazione sessuale che si prolunga molti mesi possono portare anche eterosessuali a soddisfare i propri impulsi sessuali con rapporti omosessuali.



Ma in quale mondo di grazia? Solo in determinati contesti può essere applicabile tale condizione. Nel modus operandi dell'individuo qualunque non può trovare merito questa tua asserzione parecchio triste.


kirinu_94
00lunedì 23 giugno 2014 16:08
Essendo intervenuti altri utenti che, per il momento, hanno espresso le stesse osservazioni che eventualmente avrei potuto riportare io, mi vorrei soffermare su alcune affermazioni che non hanno una vera e propria attinenza con il tema della discussione, ma che, visto che sembro essere stato chiamato in causa implicitamente, possono creare spiacevoli fraintendimenti.

TeoTerrone scrive:


La cosa che fà cadere le braccia è questa mania di mettere sotto la lente di ingrandimento ogni singola dichiarazione della WTS o riga della Torre di Guardia per attaccarsi anche alle virgole pur di trovare il marcio, il complotto, il fanatismo e tutto il resto.



Non so se questa sua affermazione si riferisce a me o a terzi, ma, a livello personale, mi sono limitato a riportare il testo della Torre di Guardia e a porre due semplicissime domande.
Chi mi conosce in questo forum dovrebbe sapere che cerco di evitare polemiche sterili ed inutili, visto che non sono edificanti per nessuno dei partecipanti. Se ho posto queste domande - e spero così di rispondere anche ad altri - è perché ritengo che parlare di "rapporti provenienti da diversi paesi" sia come parlare di tutto e niente. In mancanza di una fonte precisa, non è possibile sapere chi è (o chi sono) l'autore/gli autori dei suddetti rapporti, non è possibile analizzare il contesto di determinate affermazioni, non è possibile conoscere qual è il campione preso in esame - visto che parliamo di statistica -, non è possibile conoscere quali sono le premesse e quali le conclusioni, ecc.

E non si tratta di sterile polemica: è una necessità di cui lo stesso 'Andros' si è reso conto (anche se riferendosi al contesto della nota a piè di pagina presa in esame). Egli infatti afferma:


Ovvio che se si estrapola la frase dal contesto suona un po' approssimativa: il concetto è ben diverso e l'accostamento ci azzecca, eccome.

Forse occorre leggere meglio tutto l'articolo in questione... (il grassetto e le sottolineature sono mie)



Ecco perché, in mancanza di una fonte precisa, non si possano fare altro che congetture - alcune più vicine alla realtà, altre meno -, e l'uso del condizionale è massiccio in questa discussione.
Se non altro, non rientrava nelle mie intenzioni estrapolare dal suo contesto quell'affermazione, in quanto non solo ho riportato la fonte da cui avevo tratto quella citazione, ma ho posto la mia domanda ad un pubblico di tdG, tdG che avrebbero dovuto prendere in esame il suddetto articolo durante la ormai scorsa settimana.
Non è corretto fare un processo alle intenzioni ad una persona che ancora non si è espressa sull'argomento.

Per quanto riguarda la seconda domanda, pur rendendomi conto che un'interpretazione letteralistica può essere fuorviante (parlo in generale), non posso fare altro che prendere atto di quello che è stato scritto: quell'affermazione ha un unico senso posta in quel modo, ed è che la lontananza dal proprio coniuge, stando a questi anonimi "rapporti provenienti da diversi paesi", è (attenzione all'uso del presente indicativo e non del condizionale) la causa dell'omosessualità di alcuni.
Siccome quest'affermazione sembrerebbe essere priva di senso, non possiamo che procedere per inferenze nell'analisi della stessa.

barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 16:11
Caro Claudio,


Se un giorno qualche capoccia della WTS dovesse impazzire ma riuscendo a pubblicare in parvenza ufficiale QUALUNQUE CRETINATA almeno i partecipanti a questo thread gli andrebbero dietro facendosi in 4 per dimostrare la veridicita' della pazzia in questione



Vediamo di moderare i termini perché così sei semplicemente e immotivatamente offensivo. Qui non si vuole dimostrare la "veridicità" di nulla ma solo mostrare che:

1. L'articolo riportato non dice che vi sia un rapporto di causa/effetto tra lontananza del coniuge e omosessualità (incesto, adulterio, ecc...)

2. La nota si limita a riportare un dato di fatto senza dare alcun dettaglio

Il resto sono speculazioni che non capisco da dove escano.


La cosa che piu' mi rode e' che dopo questo thread, essendo io una persona coerente e sincera, al contrario di chi non faccio il nome, che, sic, dovrebbe dare l' esempio di comportamento cristiano, mi riterro' obbligato a chiedere scusa a quelli del bunker per tutte le volte che li ho bastonati, in special modo quando parlavano dell' allenamento a mentire e a stravolgere i concetti dei tdG.



Ma di che cosa stiamo parlando? Mentire? Stravolgere i concetti dei testimoni di Geova? E su che cosa avremmo mentito? Quali concetti avremmo stravolto? Claudio, ma che cosa stai dicendo?

Shalom [SM=g27993]
admintdg3
00lunedì 23 giugno 2014 16:17
Re: Re:
Claudio Cava, 23/06/2014 15:58:





Se un giorno qualche capoccia della WTS dovesse impazzire ma riuscendo a pubblicare in parvenza ufficiale QUALUNQUE CRETINATA almeno i partecipanti a questo thread gli andrebbero dietro facendosi in 4 per dimostrare la veridicita' della pazzia in questione.






Dai Claudio, non farla tragica...si sta solo discutendo, e come abbiamo già detto, nessuno sta dicendo che mandare il coniuge a lavorare lontano fa diventare omosessuali, non lo dice neanche la rivista in questione.
Ti pare che qualcuno ha detto questo?
Ma se quel dato è stato riportato come possibile conseguenza (non certa né probabile: possibile, anche una su un milione) evidentemente qualche caso c'è stato, dove la lontananza del coniuge può aver in qualche modo contribuito (magari non da sola e non direttamente) ad alimentare desideri che, col coniuge accanto, non sarebbero venuti fuori.
Poi devi anche saper leggere tra le righe, estremizzare è nel mio stile da sempre (ad esempio quando accosto la disassociazione alla clausura cattolica, solo che se una suora sceglie di isolarsi dal mondo va bene, se un tdG sceglie di non trattare l'ex tdG non va bene). Poi se vuoi saperlo, ci sono anche cose scritte nelle riviste che non condivido (l'amico Sea te lo può confermare [SM=g27988]), ma è ovvio che se si viene attaccati su queste fesserie, visto che qui siamo nel forum che difende i tdG, si debba fornire un minimo di difesa e calare quel trafiletto nel giusto contesto, che tanto immotivato non è (se appunto preso per quel che è, non un rapporto causa-effetto).

barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 16:30
Caro Kirinu,


ritengo che parlare di "rapporti provenienti da diversi paesi" sia come parlare di tutto e niente



Per i testimoni di Geova quella frase ha un significato ben preciso: si intendono i rapporti che i sorveglianti viaggianti fanno alla filiale che ha una visione d'insieme. Non ha certo un valore statistico assoluto ma riguarda solo quello che si è registrato all'interno della congregazione.


ho posto la mia domanda ad un pubblico di tdG, tdG che avrebbero dovuto prendere in esame il suddetto articolo durante la ormai scorsa settimana. Non è corretto fare un processo alle intenzioni ad una persona che ancora non si è espressa sull'argomento



Io non ho affatto pensato che tu volessi fare una provocazione, anche a me ha incuriosito quella nota, anche se mi aveva colpito più l'aspetto dell'incesto.


non posso fare altro che prendere atto di quello che è stato scritto: quell'affermazione ha un unico senso posta in quel modo, ed è che la lontananza dal proprio coniuge, stando a questi anonimi "rapporti provenienti da diversi paesi", è (attenzione all'uso del presente indicativo e non del condizionale) la causa dell'omosessualità di alcuni



Veramente non dice questo, la nota (che commenta la frase: "Quando non vivono insieme, genitori e figli ne risentono sia sul piano emotivo che morale") dice più precisamente:

"...vivere lontano dal marito, dalla moglie o dai figli per lavorare all’estero è una delle cause di alcuni problemi piuttosto seri, come infedeltà di uno o di entrambi i coniugi, omosessualità e incesto".

Dunque l'omosessualità è presa solo come uno dei tanti problemi che può causare la lontananza dal coniuge, non il solo problema e a sua volta la lontananza è solo una delle tante cause che possono scatenare questi problemi. Quello più ovvio è l'infedeltà di uno e entrambi, ma a seconda delle circostanze (che qui non vengono analizzate) si può anche cadere in altre forme di fornicazione.

Ora, francamente io non ci vedo nulla di strano o alcun retro pensiero sull'omosessualità o altro, a me pare del tutto naturale che in certe circostanze (ad esempio era stato citata la condizione carceraria, i seminari religiosi, i college) particolari la sessualità repressa si possa esprimere anche con persone dello stesso sesso. Sinceramente non capisco da dove venga fuori tutta questa polemica... qualcuno me lo vuole spiegare?

Shalom [SM=g2037509]
barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 16:52
Caro Tommy,


Infatti dice che una delle CAUSE della lontananza può portare all'omosessualità



Appunto, non dice che è "la causa" ma "una della cause". Evidentemente non è la sola così come l'omosessualità non è il solo problema, ma a secondo delle circostanza si può (il condizionale è d'obbligo, non c'è una relazione di causa/effetto) arrivare all'infedeltà di uno e entrambi i coniugi e persino all'incesto.


Dunque non ha senso parlare di non causalità degli eventi



Ma guarda che nessuno ha detto che i due avvenimento non siano correlati! Abbiamo solo detto che non c'è una relazione di causa/effetto: la rivista non dice che automaticamente quelli che stanno lungi mesi o anni lontani dal coniuge hanno per questo rapporti omosessuali, semplicemente si tratta una delle condizioni che insieme ad altre può favorire l'insorgere del problema.


In che modo una persona normalissima, allontanandosi dal talamo coniugale può pensare di lasciarsi andare a condizioni omo per per esteso a rapporti incestuosi o di qualsivoglia natura?



Le cause che possono portare a tradire il coniuge, ad avere rapporti omosessuali o incestuosi (che sono più comuni di quanto pensiamo) possono molteplici e l'articolo non le analizza perché non è quello il tema. Qui si dice solo che la lontananza dal coniuge per lungo tempo (mesi o anni) è uno dei fattori che potrebbero scatenare quei problemi.


La conditio carceraria o di situazioni estremiste non può soggiacere all'interpretazione dell'articolo, non v'è nessun elemento che possa far pensare a tale situazione di esagerata emarginazione sociale, come non vi è alcun elemento che possa far propendere un'interpretazione di omosessualità pregressa da parte del coniuge



Nell'articolo non si fa nessuna considerazione sulle circostanze, ma che gli emigrati in certi paesi dell'Asia vivano una condizione di estrema emarginazione sociale è purtroppo una triste realtà, se noti tutto l'articolo è stato scritto non certo per chi vive nei ricchi paesi dell'occidente o per la fuga di cervelli ma chi vive già condizioni di povertà ed emarginazione sociale.


Solo in determinati contesti può essere applicabile tale condizione



Infatti nessuno generalizza, ma non vedo come puoi escludere quel contesto che in molti paesi è più comune di quanto noi ricchi occidentali pensiamo. Se l'omosessualità è diffusa nei collage e seminari perché non potrebbe esserlo in un dormitorio nel deserto?

Shalom
barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 17:01
Scusate... ma chi in quella nota vorrebbe leggere in filigrana il messaggio: "se emigrate senza il coniuge diventerete omosessuali" non sa leggere l'italiano. Punto.

Shalom [SM=g27993]
Seabiscuit
00lunedì 23 giugno 2014 17:25
Re:
EverLastingLife, 23.06.2014 13:44:

Si può porre il caso di un uomo con un passato omosessuale, che ad esempio frequentava ritrovi gay, e che ora, conosce i tdG, realizza la peccaminosità della propria condotta, l'abbandona, e studia la Bibbia fino a battezzarsi. In anni successivi si sposa con una testimone di Geova. Col matrimonio raggiunge un equilibrio emotivo, spirituale e sessuale che lo distoglie dalle proprie inclinazioni di un tempo, da lui ora ritenute errate.

Sappi che conosco più di una persona che risponde a questa descrizione.

In seguito decide di trasferirsi all'estero. Metti caso in un paese caratterizzato da costumi più rilassati dei nostri, come l'Olanda. Qui egli potrebbe trovare facili occasioni di riprendere rapporti occasionali omosessuali, ad esempio di nuovo in comunità per incontri fra gay, e ciò avverrebbe appunto per la lontananza dalla moglie. È verosimile che un soggetto del genere non sarebbe 'tentato' nella stessa misura da relazioni extraconiugali eterosessuali, in considerazione e del proprio retaggio, e del fatto che ha magari "conosciuto" solo la propria moglie quale unico partner sessuale femminile della sua vita.




Qualcuno mi spiega perché quanto quotato qua sopra sarebbe impossibile e se non lo fosse di che sta parlando criticando quel trafiletto dell'articolo?

barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 17:34
Ma infatti, la nota non entra nelle mille possibili circostanze ne è determinista, quello è solo uno dei problemi e la lontananza dal coniuge è solo una delle cause che lo possono manifestare. La morale non era che emigrare senza la famiglia porta all'omosessualità (o all'incesto, o al tradimento del coniuge) ma solo che l'emigrazione con lunghi periodi di distanza dal coniuge potrebbe portare anche a problemi gravi come questi, a seconda delle circostanza. A me sembra semplicissimo e chiarissimo, se poi qualcuno ci accusa di essere "nagazionisti" sono affari suoi, nella mia congregazione nessuno ha capito che gli emigrati senza moglie o marito diventano omosessuali, chissà perché questo è quello che hanno invece letto in nostri detrattori. Già, chissà perché...

Shalom
Seabiscuit
00lunedì 23 giugno 2014 17:40
"I giovani chiedono. . . Come faccio a spiegare il punto di vista della Bibbia sull’omosessualità? (Dicembre 2010)

Anche se sono sposato da dieci anni e ho un figlio, ogni giorno devo fare i conti con la mia “spina nella carne”. Provo desideri omosessuali e con il matrimonio le cose non sono cambiate. Ci sono stati momenti in cui sono sprofondato nella disperazione perché credevo che ormai fosse una battaglia persa, ma dopo aver letto questo articolo non penso più di essere irrecuperabile. Sono riuscito a raggiungere la meta di non cedere ai desideri che provo. — 2 Corinti 12:7.
Lettera firmata, Stati Uniti
"


Se questa persona si trovasse lontano dalla moglie per mesi o anni, c'è una possibilità che metta in atto tali pensieri?

Claudio, Tommy, Kirinu che ne pensate?
Tommy Gnosis
00lunedì 23 giugno 2014 17:52
Re: Re:
Seabiscuit, 23/06/2014 17:25:



Qualcuno mi spiega perché quanto quotato qua sopra sarebbe impossibile e se non lo fosse di che sta parlando criticando quel trafiletto dell'articolo?




Sarebbe stata un'interpretazione corretta se avesse avuto lo stesso retrogusto che ha avuto il trafiletto originale. Ma giacché la WT non spiega nulla circa questa presunta omosessualità a reazione, resta solo un'ipotesi.
Ma come già detto l'intento della WT è chiaro. Vuol far passare l'omosessualità come un disturbo da difficoltà ambientali. Infatti la mette insieme ad altre situazioni chiaramente difficoltose a livello sociale.
Avrebbe potuto affermare che chi si assenta dal tetto familiare può essere tentato naturalmente dalla propria libido e fare sesso extraconiugale.
E' curiosa l'idea che la vostra casa madre ha dell'omosessualità. Come se fosse un pulsante pericoloso che sbadatamente può essere pigiato con conseguenze nefaste nella vita.


Scusate... ma chi in quella nota vorrebbe leggere in filigrana il messaggio: "se emigrate senza il coniuge diventerete omosessuali" non sa leggere l'italiano. Punto.



Non credo proprio che questa possa ritenersi una degna conclusione. L'italiano io so leggerlo. Non ha senso pensare che una persona possa "cadere nell'omosessualità" perché si allontana dalla moglie. Non ha senso poterla ritenere anche una delle cause se quella persona omosessuale non è. Quindi annoverarla tra le possibili conseguenze di un distacco matrimoniale, detto come lo dice la WT, non ha senso.
Se fossi tentato a copulare con l'amante, io comunissimo individuo tentato, vado a cercarmi una donna, non un uomo. L'omosessualità non può essere la causa come vorrebbe la rivista, l'omosessualità non è una tentazione, è una variante naturale del comportamento sessuale. Punto.
Se esistono etero che per "mancanza d'altro" vanno a uomini, questo può capitare ragionevolmente in condizioni estreme come la clausura in carcere, e in questo caso non si parla neppure di omosessualità.

admintdg3
00lunedì 23 giugno 2014 17:59
Tommy Gnosis:

Se esistono etero che per "mancanza d'altro" vanno a uomini, questo può capitare ragionevolmente in condizioni estreme come la clausura in carcere, e in questo caso non si parla neppure di omosessualità.



E degli etero che vanno sia a donne che a uomini che ne dici?
barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 18:08
Caro Tommy,

Questo tuo retro pensiero non ha senso giacché la wts non pensa che l'omosessualità derivi esclusivamente da cause ambientali ma è molto più possibilista (rispetto certo alla tua ignoranza su di noi).

Detto ciò la nota non entra in merito alle circostanze, si limita a parlare dell'esistenza di un fenomeno. Ovvio che l'adulterio è la conseguenza più ovvia e comune, ma npn si capisce perché tu neghi altre circostanze (marinai, operai nel deserto, persone con tendenze omo o bi sessuali?) in cui si può manifestare il problema. Se non le capisci evidentemente il problema va oltre la comprensione dell'italiano.

Shalom [SM=g27985]
Tommy Gnosis
00lunedì 23 giugno 2014 18:11
Re:
admintdg3, 23/06/2014 17:59:

Tommy Gnosis:

Se esistono etero che per "mancanza d'altro" vanno a uomini, questo può capitare ragionevolmente in condizioni estreme come la clausura in carcere, e in questo caso non si parla neppure di omosessualità.



E degli etero che vanno sia a donne che a uomini che ne dici?



Si chiamano bisessuali, condizione naturale pre-sociale. E costoro non sono tentati da nulla poiché coesisterebbero nella propria natura inclinazioni sia omo che etero.
'Andros'
00lunedì 23 giugno 2014 18:14
Re:
Tommy Gnosis, 23/06/2014 15:00:

Classico tentativo di portare un'argomentazione in estremis per giustificare un fatto che di per sé sarebbe ingiustificabile.
Non s'è difatti ancora capito perché la lontananza coniugale può CAUSARE l'omosessualità in quanto tale, senza la smania esegetica ad usum delphini adottata qui dentro che lascerebbe molto a desiderare.
E' ovvio che estremizzando o comunque allargando il ventaglio interpretativo e semantico si può arrivare a qualsiasi conclusione.
L'articolo asserisce semplicemente che tra le conseguenze dell'allontanamento del talamo coniugale vi è l'omosessualità, e non dice nulla sul motivo di tale inclinazione, né fa un'indagine anamnestica che possa ragionevolmente far pensare a un passato da omossessuale di uno dei due partner tale per cui si possa pensare a una "ricaduta".
Portare poi esemplificazioni come quella delle condizioni carcerarie, che hanno uno status psicologico, sociale, e dunque relazionare, particolare, è quanto più bizzarro io abbia udito.

Io credo quello che ho sempre pensato circa la natura contorta della WT su questo tema, ossia quello di annoverare l'omosessualità tra disturbi del comportamento, la cui genesi è variopinta, stravagante e rintracciabile in qualsiasi cosa. L'omosessualità per la WT salta fuori come un fungo in ogni dove, in ogni gradino dell'esperienza umana qualora questa si facesse negativa. Laddove vi è carenza, debolezza di spirito, fragilità emotiva, allora e solo allora spunta l'omosessualità a incorniciare e ridefinire il quadro diagnostico della persona.





[SM=g3330151]

hai capito ben poco della discussione ed evidentemente non hai letto l' articolo di studio, oggetto degli interventi.

L'omosessualità e l'incesto c'entrano, esattamente come l'adulterio per il solo fatto che, evidentemente, qualcuno, lontano dal coniuge, ha deciso di tradirlo, magari attraverso un 'percorso alternativo'...

Forse per scelta 'obbligata e temporanea'?
Forse perchè possedeva già tale 'orientamento'?
Forse per gioco o per interesse?

Non lo sappiamo e non ci interessa: ci risulta, però, che è accaduto. Punto.


Aquila-58
00lunedì 23 giugno 2014 18:16
Re:
Tommy Gnosis, 23/06/2014 15:00:



Io credo quello che ho sempre pensato circa la natura contorta




[SM=g27993]


Tommy Gnosis, 23/06/2014 15:00:


della WT su questo tema, ossia quello di annoverare l'omosessualità tra disturbi del comportamento



non mi pare.....la nota in calce della Torre di Guardia, specificatamente, mette l' omosessualità insieme all' infedeltà e all' incesto, quindi con pratiche che noi, in linea con le Scritture, consideriamo immorali (secondo al punto di vista divino)...
Seabiscuit
00lunedì 23 giugno 2014 18:18
Tommy forse è il caso che rileggi la NOTA dalla quale si evince che la WTS prende atto dei rapporti ricevuti e passa tale informazione PUNTO

Cosa ci sarebbe di non vero? Mha!


Rapporti provenienti da diversi paesi indicano che vivere lontano dal marito, dalla moglie o dai figli per lavorare all'estero è una delle cause di alcuni problemi piuttosto seri, come infedeltà di uno o di entrambi i coniugi, omosessualità e incesto. Per quanto riguarda i bambini, invece, si possono menzionare maggiori problemi comportamentali e scolastici, aggressività, ansia, depressione e tendenze suicide.




admintdg3
00lunedì 23 giugno 2014 18:18
Re: Re:
Tommy Gnosis, 23/06/2014 18:11:



Si chiamano bisessuali, condizione naturale pre-sociale. E costoro non sono tentati da nulla poiché coesisterebbero nella propria natura inclinazioni sia omo che etero.



E le inclinazioni omo (così come accade agli etero per la masturbazione) sarebbero tenute a freno nel matrimonio, se cristiani, concentrando la libido sul coniuge.
Perché mai allora escludi che un tdG sposato che abbia fatto "sopire" determinate inclinazioni grazie al contatto col coniuge, non possa essere tentato da inclinazioni omo?
Tommy Gnosis
00lunedì 23 giugno 2014 18:18
Re:
barnabino, 23/06/2014 18:08:

Caro Tommy,

Questo tuo retro pensiero non ha senso giacché la wts non pensa che l'omosessualità derivi esclusivamente da cause ambientali ma è molto più possibilista (rispetto certo alla tua ignoranza su di noi).

Detto ciò la nota non entra in merito alle circostanze, si limita a parlare dell'esistenza di un fenomeno. Ovvio che l'adulterio è la conseguenza più ovvia e comune, ma npn si capisce perché tu neghi altre circostanze (marinai, operai nel deserto, persone con tendenze omo o bi sessuali?) in cui si può manifestare il problema. Se non le capisci evidentemente il problema va oltre la comprensione dell'italiano.

Shalom [SM=g27985]



Invece il "retro pensiero", come lo chiami tu, ha senso poiché permette di capire il pensiero del redattore.
Quello che mi interessava capire è perché la WT mette in quella maniera le parole, usa quei concetti e non specifica alcunché. Certamente questa è da definirsi osservazione retorica, da parte mia.


ma npn si capisce perché tu neghi altre circostanze (marinai, operai nel deserto, persone con tendenze omo o bi sessuali?) in cui si può manifestare il problema



Ma lo capisco benissimo caro barnabino. Non è questo il punto. E' curioso riportare queste condizioni ab absurdo quando solitamente il messaggio di qualsiasi interlocutore tende naturalmente ad essere semplice e alludente a circostante comuni, tipiche, accessibili alla mente di chi recepisce un'informazione.
Saluti.




barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 18:19
Ma guarda che la nota non entra in merito alle circostanze o alle tentazioni o alla "naturalità" dell'azione. Dice solo che una delle cause della prolungata assenza dal coniuge è stata anche (questo è quanto rapportato) aver avuto rapporti omosessuali, ma non si entra nelle circostanze o si dice se fosse dovuta a tendenze represse, deprivazione sessuale, ricerca di intimità o altro. Se tu che ti stai facendo un film mentale che non esiste!

Shalom [SM=g27987]
Aquila-58
00lunedì 23 giugno 2014 18:23
Re: Re:
Tommy Gnosis, 23/06/2014 18:18:




Quello che mi interessava capire è perché la WT mette in quella maniera le parole, usa quei concetti e non specifica alcunché. Certamente questa è da definirsi osservazione retorica, da parte mia.


Saluti.








l' ho detto poc' anzi.....la Torre di Guardia mette l' omosessualità insieme all' infedeltà coniugale e all' incesto, quindi a pratiche che noi e la Bibbia consideriamo immorali.
La nota evidenzia come, secondo questi rapporti provenienti da diversi paesi, la lontananza può portare a simili pratiche, non ci vedo nulla di strano, davvero...


barnabino
00lunedì 23 giugno 2014 18:27
Il punto è che il retro pensiero che tu attribuisci al redattore non esiste. I testimoni di Geova infatti non pensano che l'omosessualità (argomento che vedo vi ossessiona) sia un fenomeno dovuto solo a cause ambientali, come hai detto. Dunque più che il nostro quello sembra essere il tuo (o dei tuoi amichetti di merende) retro pensiero. ..

Shalom [SM=g27985]
'Andros'
00lunedì 23 giugno 2014 18:28
Re:
kirinu_94, 23/06/2014 16:08:



Per quanto riguarda la seconda domanda, pur rendendomi conto che un'interpretazione letteralistica può essere fuorviante (parlo in generale), non posso fare altro che prendere atto di quello che è stato scritto: quell'affermazione ha un unico senso posta in quel modo, ed è che la lontananza dal proprio coniuge, stando a questi anonimi "rapporti provenienti da diversi paesi", è (attenzione all'uso del presente indicativo e non del condizionale) la causa dell'omosessualità di alcuni.
Siccome quest'affermazione sembrerebbe essere priva di senso, non possiamo che procedere per inferenze nell'analisi della stessa.





L'affermazione dello studio in questione puntualizza, semplicemente, che ciò è accaduto. Lontano dal coniuge qualcuno ha ceduto all'adulterio, incesto mentre altri, hanno preferito il percorso alternativo dell' omosessualità.

L'articolo, al di là dell'aspetto sessuale, evidenziava anche le problematiche e le sofferenze di alcuni figli che, privati della vicinanza del genitore, hanno attraversato fasi di depressione, senso di abbandono, insicurezza, rabbia.
Chissà perchè questi effetti non suscitano altrettanto interesse....
admintdg3
00lunedì 23 giugno 2014 18:36
Ricapitolando, secondo alcuni (quello che han capito loro)

1) la WTS asserisce che andare a lavorare lontano dal coniuge "fa diventare omosessuali" (dovrò dirlo a un fratello sposato che lavora per buona parte dell'anno sulle navi da crociera: secondo i detrattori è gay senza saperlo)
2) si arriva a praticare rapporti omosessuali solo se costretti dall'indigenza di donne (oppure magari se uno è proprio brutto: meglio un uomo che niente)
3) è però vero che esiste gente anche sposata che prova piacere sia in rapporti etero che in rapporti omo (questo viene ammesso)

Tuttavia....

4) ...a un tdG non può mai capitare, è certo che andrà solo con la moglie, e in assenza di questa solo con altre donne, quindi non sarà mai e poi mai tentato dall'avere rapporti omosessuali

Mi dite che piacere si prova nel contraddirsi pur di dar contro ai tdG?

I tdG sono persone imperfette come tutti, perché mai dovrebbero (solo loro) restare TUTTI indifferenti davanti alla tentazione di un piacere carnale, soprattutto se si trovano a vivere in contesti e pressioni particolari che possono far emergere desideri sopiti?
Forse perché si da per scontato che i tdG debbano essere tutti 'machi' irremovibili come il sottoscritto e Seabiscuit? [SM=g8930]
Aquila-58
00lunedì 23 giugno 2014 18:36
Re:
barnabino, 23/06/2014 18:27:

Dunque più che il nostro quello sembra essere il tuo (o dei tuoi amichetti di merende) retro pensiero. ..

Shalom [SM=g27985]




chissà se costoro hanno mai letto l' articolo 2357 del catechismo cattolico.

Udite, udite:

"L' omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un' attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso.
Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture.
La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. [SM=g27993]
Appoggiandosi alla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni [vallo a dire a certi apologeti cattolici internettiani, l' aggiunta è ovviamente mia....] , la Tradizione ha sempre dichiarato che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati.
Sono contrari alla legge naturale. [SM=g27993]
Precludono all' atto sessuale il dono della vita.
Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale.
In nessun caso possono essere approvati
".


Seabiscuit
00lunedì 23 giugno 2014 18:41
Re:

Potrei avere una risposta a questo post?

Seabiscuit, 23.06.2014 17:40:

"I giovani chiedono. . . Come faccio a spiegare il punto di vista della Bibbia sull’omosessualità? (Dicembre 2010)

Anche se sono sposato da dieci anni e ho un figlio, ogni giorno devo fare i conti con la mia “spina nella carne”. Provo desideri omosessuali e con il matrimonio le cose non sono cambiate. Ci sono stati momenti in cui sono sprofondato nella disperazione perché credevo che ormai fosse una battaglia persa, ma dopo aver letto questo articolo non penso più di essere irrecuperabile. Sono riuscito a raggiungere la meta di non cedere ai desideri che provo. — 2 Corinti 12:7.
Lettera firmata, Stati Uniti
"


Se questa persona si trovasse lontano dalla moglie per mesi o anni, c'è una possibilità che metta in atto tali pensieri?

Claudio, Tommy, Kirinu che ne pensate?




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