Essendo intervenuti altri utenti che, per il momento, hanno espresso le stesse osservazioni che eventualmente avrei potuto riportare io, mi vorrei soffermare su alcune affermazioni che non hanno una vera e propria attinenza con il tema della discussione, ma che, visto che sembro essere stato chiamato in causa implicitamente, possono creare spiacevoli fraintendimenti.
TeoTerrone scrive:
La cosa che fà cadere le braccia è questa mania di mettere sotto la lente di ingrandimento ogni singola dichiarazione della WTS o riga della Torre di Guardia per attaccarsi anche alle virgole pur di trovare il marcio, il complotto, il fanatismo e tutto il resto.
Non so se questa sua affermazione si riferisce a me o a terzi, ma, a livello personale, mi sono limitato a riportare il testo della Torre di Guardia e a porre due semplicissime domande.
Chi mi conosce in questo forum dovrebbe sapere che cerco di evitare polemiche sterili ed inutili, visto che non sono edificanti per nessuno dei partecipanti. Se ho posto queste domande - e spero così di rispondere anche ad altri - è perché ritengo che parlare di "rapporti provenienti da diversi paesi" sia come parlare di tutto e niente. In mancanza di una fonte
precisa, non è possibile sapere chi è (o chi sono)
l'autore/gli autori dei suddetti rapporti, non è possibile analizzare il
contesto di determinate affermazioni, non è possibile conoscere qual è il
campione preso in esame - visto che parliamo di statistica -, non è possibile conoscere quali sono le
premesse e quali le
conclusioni, ecc.
E non si tratta di sterile polemica: è una necessità di cui lo stesso 'Andros' si è reso conto (anche se riferendosi al contesto della nota a piè di pagina presa in esame). Egli infatti afferma:
Ovvio che se si estrapola la frase dal contesto suona un po' approssimativa: il concetto è ben diverso e l'accostamento ci azzecca, eccome.
Forse occorre leggere meglio tutto l'articolo in questione... (il grassetto e le sottolineature sono mie)
Ecco perché, in mancanza di una fonte precisa, non si possano fare altro che congetture - alcune più vicine alla realtà, altre meno -, e l'uso del condizionale è massiccio in questa discussione.
Se non altro, non rientrava nelle mie intenzioni estrapolare dal suo contesto quell'affermazione, in quanto non solo ho riportato la fonte da cui avevo tratto quella citazione, ma ho posto la mia domanda ad un pubblico di tdG, tdG che avrebbero dovuto prendere in esame il suddetto articolo durante la ormai scorsa settimana.
Non è corretto fare un processo alle intenzioni ad una persona che ancora
non si è espressa sull'argomento.
Per quanto riguarda la seconda domanda, pur rendendomi conto che un'interpretazione
letteralistica può essere fuorviante (parlo in generale), non posso fare altro che prendere atto di quello che è stato scritto: quell'affermazione ha un unico senso posta in quel modo, ed è che la lontananza dal proprio coniuge, stando a questi anonimi "rapporti provenienti da diversi paesi", è (attenzione all'uso del presente indicativo e non del condizionale) la causa dell'omosessualità di alcuni.
Siccome quest'affermazione sembrerebbe essere priva di senso, non possiamo che procedere per inferenze nell'analisi della stessa.