Caro Aldo,
Mi pare chiaro che non si parla di morti, ma sicuramente di risorti come lo saranno i patriarchi
Se dunque
non si parla di morti letterali è un passo che non ha senso prendere in considerazione per questa discussione, si parla dei giudei che si troveranno nella condizione
tenebrosa di aver rigettato il Cristo, questi non entreranno nel regno di Dio. Ma ciò non ha nulla a che vedere con la morte di cui qui non si accenna.
No, c'è anche Mt. 25:30. Conosco già la tua solita obiezione che non si parla di morti, ma qui non si parla espressamente di ebrei ma di talenti e il servo viene detto malvagio. Dunque la sorte dei malvagi sarà quella di essere gettato nelle tenebre
Si, ma appunto non si parla di morte o distruzione, semmai della loro condizione spirituale. Fuori della dalla vera chiesa c'è la tenebrosa condizione dell'umanità, il "mondo" che non gode della luce del favore e della benedizione di Dio, che non vive alla luce della conoscenza del Regno di Dio dove l'iddio di questo sistema di cose "ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Cristo non risplenda loro".
Di tenebre come separazione da Cristo si parla anche in Lc. 13:27 dove gli operatori di ingiustizia digrigneranno i denti fuori dal regno di Dio
Neppure in Luca 13,27 si parla di morte letterale, si parla anche qui del fatto che i giudei saranno rigettati e preferiti ai gentili, questo li getta in una condizione di tenebre spirituali, ma non si parla della loro morte
letterale.
In realtà il tema è il piangere non solo nella fornace ardente, ma anche nelle tenebre e in generale in un posto lontano da Dio dato che le tenebre questo indicano nella Bibbia
Si, ma
non c'è alcun passo che dica che nelle "tenebre" ci siano morti letterali, spiriti di morti, anime disincarnate come nella tua mitologia.
Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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