barnabino, 11/06/2020 11:22:
dunque non si parla di morti letterali è un passo che non ha senso prendere in considerazione per questa discussione, si parla dei giudei che si troveranno nella condizione tenebrosa di aver rigettato il Cristo, questi non entreranno nel regno di Dio. Ma ciò non ha nulla a che vedere con la morte di cui qui non si accenna.
Perdonami, dove leggi nella discussione che si parla di morti nelle tenebre?
Ripeto, sarà anche una morte spirituale, ma si concretizza dopo Armaghedon e la risurrezione degli ingiusti, quando si siederanno i giusti a tavola con Abramo, Isacco e Giacobbe. E' inutile che cerchi di cambiare discorso.
Si, ma appunto non si parla di morte o distruzione, semmai della loro condizione spirituale. Fuori della dalla vera chiesa c'è la tenebrosa condizione dell'umanità, il "mondo" che non gode della luce del favore e della benedizione di Dio, che non vive alla luce della conoscenza del Regno di Dio dove l'iddio di questo sistema di cose "ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Cristo non risplenda loro".
Guarda che sfondi una porta aperta, la morte spirituale però è la prospettiva escatologica ultima e non solo una condizione metaforica attuale. Gli ebrei che hanno rifiutato Cristo non hanno vissuto una separazione figurativa nella loro vita di 2000 anni fa, ma questa condizione sarà permanente anche dopo la risurrezione degli ingiusti, è questo quello che ti sfugge.
Si, ma non c'è alcun passo che dica che nelle "tenebre" ci siano morti letterali, spiriti di morti, anime disincarnate come nella tua mitologia.
Barnabino, per te i morti letterali non sono consci di nulla, nelle tenebre ci stanno i vivi, altrimenti come potrebbero mai piangere?
E poi anche se si parlasse di morti, tu troveresti il cavillo opportuno per negare l'evidenza del testo sacro come fate sempre quando un concetto biblico confligge con la vostra esegesi.