Caro Aldo,
Se non ci sono anime disincarnate nelle tenebre ma persone vive e vegete vedi che abbiamo a dire che non si sono letterali sofferenze dopo la morte, non di "morte come la intendo io" ma morte come la intendono le Scritture.
E perchè piangono e stridono i denti allora se non provano una sofferenza, qualunque sia il loro stato di essere vivi o morti?
E quando secondo te i giudei furono rigettati in quanto nazione carnale? Alla parousia quando avverrà la risurrezione o prima?
Sicuramente prima, ma la Bibbia è chiara: questi vengono gettati nelle tenebre quando Abramo, Isacco e Giacobbe si siedono alla mensa nel regno dei Cieli. Quindi stai esprimendo un concetto non pertinente con quello che dice il Vangelo.
E dove lo leggi? In questo contesto Gesù non parla di risurrezione, leggi forse la parola risurrezione? Mi pare una lettura fuori contesto. Qui Gesù non parla né di risurrezione né di morte, non si capisce a che titolo tu voglia usarlo per provare che le anime disincarnate dopo la morte vivono nelle tenebre...
Guarda, passi dalla padella alla brace specie tu che vedi nella morte la totale inattività. Se dunque Abramo, Isacco e Giacobbe non sono risuscitati, da morti come fanno a sedersi a mensa nel regno dei cieli?