Caro Aquila,
I punti sono diversi, e uniti formano una retta
Nel senso che la conclusione è una
“La successione apostolica tramite l’effusione dello spirito santo con l’imposizione delle mani” non è la garanzia che la chiesa che la pratica questo rituale e crede dogmaticamente a questa dottrina sia guidata da Cristo, con lo spirito di Dio
Chiaramente, se si ammette che la successione apostolica non solo non è scritturale, nel senso che poggia fondamento su insegnamenti non biblici, ma che oltretutto è rituale vuoto nel senso che non è garanzia di guida da parte dello spirito di Dio.... allora se si ammette questo si è pronti a riconsiderare tutto, anche i dogmi di fede come la Trinità, perché è la dottrina della successione apostolica a determinare se altri insegnamenti siano da ritenersi corretti oppure no.
Caro Aquila, il punto che argomento io c’entra eccome, ed è altrettanto importante perché il presunto diritto divino non significa nulla se chi asserisce di averlo non ubbidisce a Dio e a Cristo
Matt. 7:21-23, CEI: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demoni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità
”.
Questo è il PRIMO punto essenziale. Se questo punto non è soddisfatto è completamente inutile andare oltre ai sensi della ricerca della Verità, di Dio è della sua organizzazione terrena.
Se questo primo punto non è garantito, la questione poi diventa più che altro diletto è spinto per ulteriori ricerche...
Ma per la ricerca del solo Dio e della sua organizzazione terrena, basta questo punto fondamentale, basta e avanza per passare oltre, senza ulteriori tentennamenti o disquisizioni