Paolo parlava della resurrezione celeste, non della resurrezione in terra. Se si mescolano le due cose, allora trovi incongruenze, ma se le tieni ben separate, come in realtà sono, non c'è alcun problema
Era da dirlo... tutte le complicazioni, le elucubrazioni che si fanno dipendono dalla negazione che
tanto il cielo che sulla terra sono benedetti da Dio e devono tornare ad essere in armonia come nel principio quando Dio dichiara la creazione fisica "molto buona". Se si nega questo per forza ci sono contraddizioni.
Eppure lo preghiamo da 2000 anni: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo Regno. Si compia la tua volontà,
come in cielo, così sulla terra.
Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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