Lunedì 7 luglio 2008
Non devi essere che gioioso. — Deut. 16:15.
Dopo il giorno di espiazione gli israeliti celebravano la festa delle capanne, la più gioiosa del calendario ebraico. (Lev. 23:34-43) La festa si svolgeva dal 15 al 21 etanim, e il ventiduesimo giorno del mese si concludeva con un’assemblea solenne. Segnava la fine della raccolta dei prodotti agricoli ed era un tempo in cui rendere grazie per la grande bontà di Dio. Doveva essere un’occasione davvero felice! Durante quella festa gli israeliti dimoravano in capanne per sette giorni. Questo ricordava loro che un tempo avevano abitato in capanne nel deserto. La festa dava loro molti motivi per riflettere sul modo in cui Geova, come un padre, si era preso cura di loro. (Deut. 8:15, 16) E il fatto che tutti, ricchi e poveri, dimorassero in capanne dello stesso tipo ricordava agli israeliti che in relazione alla festa erano tutti uguali. — Nee. 8:14-16.
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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.
Lonnie D. Kliever