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Dio non prova con il male.

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2017 19:18
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26/05/2017 15:19
 
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I-gua, 5/26/2017 2:59 PM:



Satana non potrà essere più un bugiardo tentatore, perché a quel punto tutti saranno in chiaro: o accettare la teocrazia, o soccombere per sempre.

[SM=g1871112]




Beh, la Bibbia dice diversamente:

"E lo scagliò nell’abisso e chiuse e sigillò [questo] sopra di lui, affinché non sviasse più le nazioni fino a quando fossero finiti i mille anni"

" Ora appena saranno finiti i mille anni, Satana sarà sciolto dalla sua prigione, 8 e uscirà per sviare quelle nazioni che sono ai quattro angoli della terra...per radunarli alla guerra. Il numero di questi è come la sabbia del mare."

Come leggi "sviava" prima, e continua a "sviare" dopo, niente di nuovo, con o senza perfezione.







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La vita è piacevole. La morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.

Isaac Asimov
26/05/2017 15:30
 
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svïare v. tr. [der. di via2, col pref. s- (nel sign. 3)]. – 1. Uscire dalla via, dalla direZIONe giusta o normale; deviare, dirottare



Satana è il primo che è uscito dalla Via
il primo che ha deviato dalla Giusta direZIONe
Satana è il Deviante
il Dirottatore Capo.

Niente di nuovo sotto il sole...
effettivamente...
con o senza perfezione.
svia prima, svia dopo...
è impenitente: si è votato alla distruzione
Da un po' di tempo a questa parte è oramai notorio, lampante.

la porta di uscita è quella: chi vuole prendere questa strada segua il Deviante, il Dirottatore Omicida, l'Originale Serpente.
il capofila
.

Caro Verderame...
la proposta ti alletta? ti sto tentando?
ti sto provando con il male?


[SM=g1871112]

I-gua
[Modificato da I-gua 26/05/2017 15:51]
26/05/2017 16:12
 
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Un’ultima prova per il genere umano


Durante il Regno millenario Gesù applicherà i benefìci del suo sacrificio di riscatto a ogni essere umano ubbidiente. In tal modo alla fine ogni peccato sarà eliminato e l’umanità sarà elevata alla perfezione. (1 Giovanni 2:2; Rivelazione 21:1-4) Una volta spariti del tutto gli effetti del peccato di Adamo, gli esseri umani perfetti soddisferanno le norme di Dio sotto il profilo fisico, mentale, morale e spirituale. Pertanto gli uomini ‘verranno alla vita’ nel senso più pieno quando saranno perfetti e senza peccato. (Rivelazione 20:5) Come sarà magnificato Geova da tutto questo e dalla terra paradisiaca!

Dopo la fine del Regno millenario di Cristo, Satana il Diavolo e i demoni o angeli malvagi saranno liberati per breve tempo dall’abisso dove erano stati scagliati circa dieci secoli prima. (Rivelazione 20:1-3) Sarà loro permesso di fare un ultimo tentativo per allontanare gli uomini da Dio. Anche se alcuni cederanno ai desideri errati, la ribellione fallirà. Geova metterà a morte quegli egoisti insieme a Satana e a tutti i demoni. La malvagità non esisterà mai più. Tutti i trasgressori saranno spariti per sempre e i giusti riceveranno la vita eterna. — Rivelazione 20:7-10.



Caro Verderame... questo non significa che Dio prova le persone con il male... che poi significa che proverebbe piacere a fare soffrire inutilmente....

YAH SALVA.
[Modificato da I-gua 26/05/2017 16:14]
26/05/2017 16:34
 
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Dio non mette alla prova.Libera tentattore.E' quello , svia.Ma tu pensa quelli dopo che anno conosciuto Dio , scelgono Satana. E'Dio che gli prova ? O sono loro che si sn rivelati indegi di vivere in eterno ? Se scelgono Satana, che cosa ci si potrebbe aspettare dalle persone del genere??? Riccordiamo ormai sn Perfetti ! Mi aspetterei di tutto e diu' piu' !!!
Verderame, ma x non vedi in queste persone, come minimo................ INGRATIDUNE, invece cerchi di accusare Dio, che li mette alla prova ? Come dice Igua, ....questione di LIBERO ARBITRIO. Sta a loro.... la Scelta.
26/05/2017 16:53
 
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Re:
Caro Verderame,

In realtà Geova Dio si limita a 'consentire' come accadde a Giobbe, che Satana testi la fedeltà di chi aspira alla vita eterna. Tra l'altro alla fine del millennio, quando l'umanità avrà raggiunto la condizione che fu di Adamo ed Eva, ottimale sotto ogni profilo.

Adamo ed Eva scelsero deliberatamente la ribellione ed il furto, starà a noi usare bene il libero arbitrio, evitando di imitare i nostri primogenitori.

Tutto logico e coerente con la personalità di Dio.

In ogni caso non è Geova che ci proverà, e stavolta siamo in vantaggio perché lo sappiamo e non potremo giustificarci sostenendo di essere colti alla sprovvista. Ogni nostra azione sarà pienamente consapevole. Non potremo accampare scuse.

Ci vedo grande amore in ciò.
[Modificato da 'Andros' 26/05/2017 16:56]
26/05/2017 17:04
 
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Verderame, mi sa che hai fatto un minestrone...
un po' di confusione...

[SM=g27991]
[Modificato da I-gua 26/05/2017 17:04]
26/05/2017 17:32
 
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Ammettiamo Che dio lascia morire satana in prigione. Come verdemare desidera . Che succederebbe?

Io L'ho so Che succederebbe! Non e' buono ! Voglio Verdemare Che l'lo capisca ...

[SM=g10765]
26/05/2017 18:35
 
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I princìpi biblici son eterni, uno di questi princìpi in Giacomo 1:13 dice: Quando è nella prova, nessuno dica: “Sono provato da Dio”. Poiché con i mali Dio non può essere provato né egli stesso prova alcuno.

Mentre noi sappiamo che Geova ha messo alla prova Abraamo dicendogli di uccidere suo figlio.

Non era un provare con il male? Come si può armonizzare il tutto?



E' una questione di sfumature...

Possiamo riflettere sul versetto 2 e 12 dove le prove 's'incontrano'. Queste sembrano avere una natura esogena, al di fuori di noi e sono un'occasione per dimostrare 'questa provata qualità della nostra fede'. A differenza di ciò che si menziona al verso 13 qui non è specificato da dove esse hanno origine.

La prova invece del verso 13 sembra avere una natura endogena poiché dopo aver detto che Geova non prova alcuno coi mali definisce l'origine di tale tentazione che non è un qualcosa a noi avulso, bensì noi stessi: 'Ma ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio'.

E' con questo male che Dio non può essere provato, non esiste in lui nessun adescamento alla concupiscenza, né egli prova alcuno di noi con questo male, ovvero non mette dentro di noi il desiderio o la tendenza o la volontà di assecondare il male, per quanto a volte sia difficile non assecondarlo.

Dio ha provato Abraamo, ma non col male che Giacomo descrive e col quale Egli non prova alcuno. Un certo grado di ansia e dolore sicuramente Abraamo ha esperito in relazione alla prova, ma come è già stato detto questo caso è del tutto unico e con varie altre sfumature su cui poter riflettere.

26/05/2017 19:37
 
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Re:
Dante.V, 5/26/2017 6:35 PM:


I princìpi biblici son eterni, uno di questi princìpi in Giacomo 1:13 dice: Quando è nella prova, nessuno dica: “Sono provato da Dio”. Poiché con i mali Dio non può essere provato né egli stesso prova alcuno.

Mentre noi sappiamo che Geova ha messo alla prova Abraamo dicendogli di uccidere suo figlio.

Non era un provare con il male? Come si può armonizzare il tutto?



E' una questione di sfumature...

Possiamo riflettere sul versetto 2 e 12 dove le prove 's'incontrano'. Queste sembrano avere una natura esogena, al di fuori di noi e sono un'occasione per dimostrare 'questa provata qualità della nostra fede'. A differenza di ciò che si menziona al verso 13 qui non è specificato da dove esse hanno origine.

La prova invece del verso 13 sembra avere una natura endogena poiché dopo aver detto che Geova non prova alcuno coi mali definisce l'origine di tale tentazione che non è un qualcosa a noi avulso, bensì noi stessi: 'Ma ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio'.

E' con questo male che Dio non può essere provato, non esiste in lui nessun adescamento alla concupiscenza, né egli prova alcuno di noi con questo male, ovvero non mette dentro di noi il desiderio o la tendenza o la volontà di assecondare il male, per quanto a volte sia difficile non assecondarlo.

Dio ha provato Abraamo, ma non col male che Giacomo descrive e col quale Egli non prova alcuno. Un certo grado di ansia e dolore sicuramente Abraamo ha esperito in relazione alla prova, ma come è già stato detto questo caso è del tutto unico e con varie altre sfumature su cui poter riflettere.




Con il caso di Isacco Geova poteva anche torglielo SE avesse voluto. Ma era soltando Un esempio piu grande .

26/05/2017 22:56
 
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Re: Re:
'Andros', 5/26/2017 4:53 PM:

Caro Verderame,

In realtà Geova Dio si limita a 'consentire' come accadde a Giobbe, che Satana testi la fedeltà di chi aspira alla vita eterna. Tra l'altro alla fine del millennio, quando l'umanità avrà raggiunto la condizione che fu di Adamo ed Eva, ottimale sotto ogni profilo.

Adamo ed Eva scelsero deliberatamente la ribellione ed il furto, starà a noi usare bene il libero arbitrio, evitando di imitare i nostri primogenitori.






Ma questi miliardi di risuscitati avranno già pagato con la morte i loro peccati e avranno beneficiato anche del sacrificio di Gesù per ottenere la vita eterna, "Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo" giovanni 17:3.Perchè ancora provarli aggiungendo in più il fattore tentazione?

Ma allora se è come dici tu, nel nuovo sistema dopo i mille anni, ogni nuovo nascituro che aspiri alla vita eterna dovrebbe, par condicio, essere "testato" nella sua fedeltà, se no non si capisce perchè alcuni si e altri no. Allora Dio non dovrebbe distruggere Satana, ma tenerlo da parte per testare ogni nuovo nato.

Trovo incoerente pensare che non è Dio che prova, testare o provare sono sinonimi. La fedeltà si dimostra essendo ubbidienti ai precetti, ai commandamenti di Dio; per quale oscuro motivo Dio avrebbe bisogno di un Satana per testare il suo popolo? Ripeto, in Eden la fedeltà era solo circonscritta al non mangiare del albero della conoscenza del bene e del male, Satana si è rivelato un intruso.

Ma dopo i mille anni ecco che Satana diventa un elemento chiave per testare la fedeltà degli aspiranti alla vita eterna. La sua liberazione dalla prigione ha un solo scopo: mettere alla prova l'umanità che ha appena ritrovato la perfezione. Molti cadranno, un numero incalcolabile. Ma alla fine cosa cambierà? Individualmente ogni essere umano o spirituale dovrà sempre lottare contro i propri desideri impuri, la perfezione non è uno scudo invincibile.



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Isaac Asimov
26/05/2017 23:18
 
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Verderame tu la vedi in termini....Dio ha bisogno di provare umanita.
Io penso invece che si trata semplicemente d'Amore.
Chi amera' Geova Dio, non si lascera tentare da Satana, e ubidira come ha fatto Gesu.
Chi non amera' Dio, pur essendo perfetto, egoisticamente scegliera Satana, con tutto cio', che comporta. Ma pensa , pur sapendo a priori,come stanno le cose.Purtroppo ci saranno "alcuni", che non voranno sapere di Dio, e delle Sue regole. Insomma la storia si ripete....sembra...e qui "in gioco entra Satana"....saranno liberi di segiure le Sue Orme !


[SM=x1408438] [SM=x1408447]
[Modificato da Gioconda smail 26/05/2017 23:18]
27/05/2017 00:09
 
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Re: Re: Re:
verderame.1958, 26/05/2017 22.56:




Ma questi miliardi di risuscitati avranno già pagato con la morte i loro peccati e avranno beneficiato anche del sacrificio di Gesù per ottenere la vita eterna, "Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo" giovanni 17:3.Perchè ancora provarli aggiungendo in più il fattore tentazione?

Ma allora se è come dici tu, nel nuovo sistema dopo i mille anni, ogni nuovo nascituro che aspiri alla vita eterna dovrebbe, par condicio, essere "testato" nella sua fedeltà, se no non si capisce perchè alcuni si e altri no. Allora Dio non dovrebbe distruggere Satana, ma tenerlo da parte per testare ogni nuovo nato.

Trovo incoerente pensare che non è Dio che prova, testare o provare sono sinonimi. La fedeltà si dimostra essendo ubbidienti ai precetti, ai commandamenti di Dio; per quale oscuro motivo Dio avrebbe bisogno di un Satana per testare il suo popolo? Ripeto, in Eden la fedeltà era solo circonscritta al non mangiare del albero della conoscenza del bene e del male, Satana si è rivelato un intruso.

Ma dopo i mille anni ecco che Satana diventa un elemento chiave per testare la fedeltà degli aspiranti alla vita eterna. La sua liberazione dalla prigione ha un solo scopo: mettere alla prova l'umanità che ha appena ritrovato la perfezione. Molti cadranno, un numero incalcolabile. Ma alla fine cosa cambierà? Individualmente ogni essere umano o spirituale dovrà sempre lottare contro i propri desideri impuri, la perfezione non è uno scudo invincibile.



Comprendo le tue preoccupazioni ma, credimi, siamo nelle 'mani' migliori in assoluto e possiamo essere certi che Geova farà sempre le cose con giustizia e per amore.

Oggettivamente mi sembra prematuro preoccuparsi di quanto accadrà tra 1.000 anni, sempre che in quel tempo noi ci saremo.

È un po' come il diciottenne che si preoccupa di ciò che farà il giorno in cui andrà in pensione: forse sarà il caso di occuparsi del presente, di maturare i 'contributi' necessari allo scopo.

Tra 1.000 anni circa ci troveremo a decidere se gustare l'eternità oppure accettare le avances del tentatore.
27/05/2017 12:27
 
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Re: Re: Re:
verderame.1958, 26/05/2017 22.56:




Ma questi miliardi di risuscitati avranno già pagato con la morte i loro peccati e avranno beneficiato anche del sacrificio di Gesù per ottenere la vita eterna, "Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo" giovanni 17:3.Perchè ancora provarli aggiungendo in più il fattore tentazione?

Ma allora se è come dici tu, nel nuovo sistema dopo i mille anni, ogni nuovo nascituro che aspiri alla vita eterna dovrebbe, par condicio, essere "testato" nella sua fedeltà, se no non si capisce perchè alcuni si e altri no. Allora Dio non dovrebbe distruggere Satana, ma tenerlo da parte per testare ogni nuovo nato.

Trovo incoerente pensare che non è Dio che prova, testare o provare sono sinonimi. La fedeltà si dimostra essendo ubbidienti ai precetti, ai commandamenti di Dio; per quale oscuro motivo Dio avrebbe bisogno di un Satana per testare il suo popolo? Ripeto, in Eden la fedeltà era solo circonscritta al non mangiare del albero della conoscenza del bene e del male, Satana si è rivelato un intruso.

Ma dopo i mille anni ecco che Satana diventa un elemento chiave per testare la fedeltà degli aspiranti alla vita eterna. La sua liberazione dalla prigione ha un solo scopo: mettere alla prova l'umanità che ha appena ritrovato la perfezione. Molti cadranno, un numero incalcolabile. Ma alla fine cosa cambierà? Individualmente ogni essere umano o spirituale dovrà sempre lottare contro i propri desideri impuri, la perfezione non è uno scudo invincibile.



Probabilmente potrai avere risposta alle tue domande in quel tempo..Dopo tutto la Bibbia parla che vi saranno nuove istruzioni (nuovi rotoli).

Certo è che tra la nostra sapienza e quella di Dio, tra il nostro amore e quello di Dio, tra quello che per noi appare giusto e quello che lo è realmente dal SUO punto di vista..

E' molto meglio fidarsi dell'operato di Dio..anche quando non lo comprendiamo.


27/05/2017 23:58
 
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Re:
Dante.V, 26/05/2017 18.35:


La prova invece del verso 13 sembra avere una natura endogena poiché dopo aver detto che Geova non prova alcuno coi mali definisce l'origine di tale tentazione che non è un qualcosa a noi avulso, bensì noi stessi: 'Ma ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio'.

E' con questo male che Dio non può essere provato, non esiste in lui nessun adescamento alla concupiscenza, né egli prova alcuno di noi con questo male, ovvero non mette dentro di noi il desiderio o la tendenza o la volontà di assecondare il male, per quanto a volte sia difficile non assecondarlo.


Se tu credi nell'onnipotente, unico creatore di tutto, non puoi
derogare dal fatto i desideri sono sentimenti strutturati da Dio.
La possibilità di provare desiderio sussiste perchè Dio ne ha deciso
la sussistenza.
Quindi, "se ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio",
ne è comunque responsabile anche Dio.

Ciao.
28/05/2017 00:11
 
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Dunque secondo Luciano il responsabile dell'alcoolismo è Dio, che ha creato il gusto e l'olfatto e pure l'uva...

Shalom
[Modificato da barnabino 28/05/2017 08:18]
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
28/05/2017 07:56
 
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Re: Re:
Luciano_59, 27.05.2017 23:58:


Se tu credi nell'onnipotente, unico creatore di tutto, non puoi
derogare dal fatto i desideri sono sentimenti strutturati da Dio.
La possibilità di provare desiderio sussiste perchè Dio ne ha deciso
la sussistenza.
Quindi, "se ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio",
ne è comunque responsabile anche Dio.

Ciao.




Ciao Luciano!

che sorta di uomo sei?

credi nell'Onnipotente?
28/05/2017 08:26
 
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Re: Re:
Luciano_59, 27/05/2017 23.58:


Se tu credi nell'onnipotente, unico creatore di tutto, non puoi
derogare dal fatto i desideri sono sentimenti strutturati da Dio.
La possibilità di provare desiderio sussiste perchè Dio ne ha deciso
la sussistenza.
Quindi, "se ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio",
ne è comunque responsabile anche Dio.

Ciao.




no Luciano, siamo alle solite!
Essere creatore di tutto può significare due cose, riguardo al genere umano:
a) creare l'uomo come un automa;
b) creare l' uomo libero di scegliere la propria strada (indicandogli, comunque, quella giusta e mettendolo amorevolmente in guardia dalle conseguenze della via errata...).

Questo ha fatto Dio.

Ovvio che per creare un uomo libero e non un automa, Dio lo abbia dotato anche della facoltà di desiderare ciò che è errato e subirne le conseguenze, sennò in cosa consisterebbe mai la libertà?

Ma Dio ha creato l' uomo con una facoltà straordinaria: amare il proprio Creatore ed essergli leale, dimostrandogli il proprio amore.

E' quello che non fece Adamo (uomo perfetto), è quello che fece Abramo (uomo imperfetto).

Sta qui la grandezza della Creazione divina....

[Modificato da Aquila-58 28/05/2017 08:27]
28/05/2017 08:27
 
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Re: Re:
Luciano_59, 27/05/2017 23.58:


Se tu credi nell'onnipotente, unico creatore di tutto, non puoi
derogare dal fatto i desideri sono sentimenti strutturati da Dio.
La possibilità di provare desiderio sussiste perchè Dio ne ha deciso
la sussistenza.
Quindi, "se ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio",
ne è comunque responsabile anche Dio.

Ciao.




Insomma, sostieni il vecchio concetto che "non si muove foglia che Dio non voglia", idea che non trova riscontri nella Bibbia.

Avresti ragione se fossimo esseri bionici programmabili, ma abbiamo un cervello in grado di scegliere e decidere in modo indipendente.

Il bene od il male
La vita o la morte.
Geova od il suo nemico.

Il tuo ragionamento fa acqua, volendo comunque attribuire ad altri colpe e responsabilità che, invece, sono esclusivamente nostre.
28/05/2017 08:39
 
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Re:
Luciano_59, 27/05/2017 23:58:


Se tu credi nell'onnipotente, unico creatore di tutto, non puoi
derogare dal fatto i desideri sono sentimenti strutturati da Dio.
La possibilità di provare desiderio sussiste perchè Dio ne ha deciso
la sussistenza.
Quindi, "se ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio",
ne è comunque responsabile anche Dio.

Ciao.



Caro Luciano,
I sentimenti sono tipicamente individuali e sono variabili da persona a persona.
In alcuni casi il comportamento di alcuni individui sembra mettere in dubbio l'esistenza stessa dei loro sentimenti.
A parte questo, Dio ha creato le persone libere di scegliere, ad esempio se comprarsi il pacchetto e accendersi una sigaretta dopo averla messa in bocca (nonostante tutti i messaggi intimidatori che ci sono scritti sopra).
Dove vedi l'opera di Dio in tutto questo?

Simon
28/05/2017 11:44
 
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Se tu credi nell'onnipotente, unico creatore di tutto, non puoi
derogare dal fatto i desideri sono sentimenti strutturati da Dio.
La possibilità di provare desiderio sussiste perchè Dio ne ha deciso
la sussistenza.
Quindi, "se ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio",
ne è comunque responsabile anche Dio.



Ciao Luciano.
Si ci credo e credo anche che è proprio questa caratteristica a far si che io possa riconoscermi senziente in base alla scelta. Per estensione il tuo discorso è riconducibile al problema della teodicea : la responsabilità di Dio non è nella presenza del male in sé poiché esso è incontrovertibilmente legato all'interrelazione di esseri senzienti, con la possibilità che esso sia relegato solo teoreticamente e non passi mai a livello fattuale.

E' la scelta ad aver intersecato i piani esistenziali e materializzato il male a livello fattuale, finché esso esisteva solo concettualmente non comportava nessuna sorta di causalità nociva per gli esseri viventi.

Il sistema prevedeva il male semplicemente perché il male è il contrario di qualsiasi emanazione divina. Ed è anche un carattere di controllo del sistema stesso.
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