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Esodo 3:14 - "IO SONO"?

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2019 14:11
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07/08/2019 16:54
 
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07/08/2019 17:35
 
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Geremia, questo è un forum e non un blog. Si dialoga, se fai post lunghi e ripetuti nessuno li leggerà. Cerca di limitare gli interenti in lunghezza e di farli sempre in risposta a singole obiezioni, per piacere, altrimenti non possiamo convalidarle paginate di cose anche interessanti ma fuori luogo in un forum.

Shalom
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07/08/2019 19:30
 
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Re: Re: Re: Re:
VVRL, 07/08/2019 15.01:




Ritornando a Esodo 3:14 qualcuno riesce a dire perché la TNM in maniera inspiegabile confonde un predicato verbale con un predicato nominale? E' l'unica Bibbia che ha questa trovata semantica dopo che il buon Barnabino ha capito che con la Vulgata era meglio non insistere...





Te lo spiegherò quando mi avrai spiegato il perché di questa traduzione CEI

14Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: «Io-Sono mi ha mandato a voi»».

alla luce del testo della LXX

και ειπεν ο θεος προς μωυσην εγω ειμι ο ων και ειπεν ουτως ερεις τοις υιοις ισραηλ ο ων απεσταλκεν με προς υμας



non prima







[Modificato da Aquila-58 07/08/2019 19:33]
07/08/2019 19:50
 
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@ Geremia,
non riesco a trovare la tua presentazione...
mi è sfuggita?
nel caso non l'avessi fatta prima di continuare a scrivere, sei pregato di presentarti come da regolamento che hai accettato al momento dell'iscrizione. Ti aspettiamo per conoscere qualcosa di te.

la cartella è questa:

testimonidigeova.freeforumzone.com/a/545924/Presentazioni-e-addii/carte...
07/08/2019 21:02
 
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Re:
barnabino, 07/08/2019 17.35:

Geremia, questo è un forum e non un blog. Si dialoga, se fai post lunghi e ripetuti nessuno li leggerà. Cerca di limitare gli interenti in lunghezza e di farli sempre in risposta a singole obiezioni, per piacere, altrimenti non possiamo convalidarle paginate di cose anche interessanti ma fuori luogo in un forum.

Shalom



ok, ricevuto, chiedo scusa. Mi ero lasciato trascinare dall'argomento.

mi limito a obiettare in modo indiretto solamente se vi è un predicato nominale o verbale nella frase ..

"ehieh asher ehièh"= "sarò ciò che sarò" o parafrasato "Io sarò Colui che sarò.


premesso che nella grammatica italiana
nel predicato nominale, il verbo essere NON deve assumere il significato di stare, esistere,trovarsi ... Altrimenti ci troviamo di fronte a un predicato verbale,
essere è predicato verbale nel caso in cui indichi: stare, esistere, trovarsi, ...

ehyeh: è il verbo “essere” nella forma verbale “qal” al tempo imperfetto nella prima persona singolare ..ossia sarò .

asher = è il pronome relativo che può essere tradotto in italiano “che, il quale”, “ciò che”, “colui che”, ecc. a seconda del contesto.

ehyeh = è il primo termine (verbo “essere”) ripetuto esattamente nella stessa forma... sarò.


quindi chiaramente non vi è nessun predicato nominale poichè comunque sarò rientra nella sfera di essere anche se nel senso dinamico del divenire


07/08/2019 21:07
 
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Geremia, per convalidare i post prima dovresti presentarti nell'appostita sezione. Grazie!

Shalom
[Modificato da barnabino 07/08/2019 21:31]
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08/08/2019 10:44
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 07/08/2019 19.30:




Te lo spiegherò quando mi avrai spiegato il perché di questa traduzione CEI

14Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: «Io-Sono mi ha mandato a voi»».

alla luce del testo della LXX

και ειπεν ο θεος προς μωυσην εγω ειμι ο ων και ειπεν ουτως ερεις τοις υιοις ισραηλ ο ων απεσταλκεν με προς υμας



non prima










L'ho spiegato diverse volte, perché dobbiamo ripetere sempre le stesse cose? La resa della LXX con "l'essente" è una scelta traduttiva legittimata sempre da un termine che deriva dal verbo essere reso al presente, infatti l'essente è colui che esiste e quindi colui che è. Quando Shakespeare dice sono o non sono secondo te cosa vuole significare?
Adesso rispondi alla mia domanda e dimmi perché la TNM diverge non solo dalla LXX, ma da tutte le Bibbie in circolazione.
08/08/2019 12:48
 
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La resa della LXX con "l'essente" è una scelta traduttiva legittimata sempre da un termine che deriva dal verbo essere reso al presente



Ma infatti la LXX traduce correttamente, è la CEI che sbaglierebbe, perché dopo la copula dovrebbe mettere un predicato nominale e non un verbo e non si caisce perché prima renda "io sono" minuscolo e la terza volta "Io-Sono" maiuscolo e con il trattino, visto che è sempre lo stesso verbo 'ehyeh.

Shalom

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08/08/2019 12:52
 
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Adesso rispondi alla mia domanda e dimmi perché la TNM diverge non solo dalla LXX, ma da tutte le Bibbie in circolazione



Perché? Sarebbe un problema divergere dalla LXX o altre versioni? E poi ci sono decine di traduzioni che non traducono "io sono quel che io sono" se vuoi ti facciamo una raccolta. Le stesse Bibbie che traducono in modo tradizionale (seguendo la Vulgata) in nota ammettono tranquillamente il senso diverrò o sarò o altri ancora. Queste sono cose che proprio non si possono sentire...

Shalom
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Re:
VVRL, 08/08/2019 10:44:



L'ho spiegato diverse volte, perché dobbiamo ripetere sempre le stesse cose? La resa della LXX con "l'essente" è una scelta traduttiva legittimata sempre da un termine che deriva dal verbo essere reso al presente, infatti l'essente è colui che esiste e quindi colui che è. Quando Shakespeare dice sono o non sono secondo te cosa vuole significare?
Adesso rispondi alla mia domanda e dimmi perché la TNM diverge non solo dalla LXX, ma da tutte le Bibbie in circolazione.



Caro VTRoll,

Hai detto asinate prima e continui a dirle, non impari mai!
D'altra parte se non ti prendi il tempo di studiarti l'ebriaco biblico è inutile che fai finta di fare il professorino, con noi non attacca!


Simon
08/08/2019 14:11
 
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l'essente è colui che esiste e quindi colui che è ??

Non è così, qui essere nel senso di divenire da presente al futuro, e non di stare perpetuo statuario metafisico..
è arbitrario tradurlo diversamente come hanno riconosciuto diversi teologici di aver fatto credendo supponendolo al passato facendo aggiunta di pronome.

Viceversa alla lettera qui l’imperfetto ha a che fare con un’azione/stato non ancora completata, e il perfetto con una completata... ciò rendendo la idea delll'Essente in senso di divenire e non di stare statuario, o statico, perdendo il divenire di Dio, quando nel contesto è innegabile come la finalità e lo scopo che Geova vuole trasmettere come valore di sè , al popolo; è quello di divenire secondo cui che Egli è il Dio delle promesse.

Inoltre in ebraico il contesto di molte menzioni di verbi all'imperfetto indica palesemente azioni già concluse, così come, allo stesso modo, molte menzioni di verbi al perfetto indicano azioni ancora in corso di completamento o addirittura non ancora cominciate!
Inoltre Nell’ebraico moderno la forma dell’antico presente èhyèh è utilizzata per esprimere il futuro.. non il passato o il presente
08/08/2019 14:27
 
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08/08/2019 14:28
 
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Re:
barnabino, 08/08/2019 12.48:


Ma infatti la LXX traduce correttamente


Se traduce correttamente la TNM sbaglia dato che fa una traduzione completamente diversa sia dal punto di vista della resa grammaticale e sia dal punto di vista del significato.


, è la CEI che sbaglierebbe, perché dopo la copula dovrebbe mettere un predicato nominale e non un verbo


Ma nel testo ebraico c'è proprio un verbo e non un sostantivo come "l'essenteE" della TNM

e non si caisce perché prima renda "io sono" minuscolo e la terza volta "Io-Sono" maiuscolo e con il trattino, visto che è sempre lo stesso verbo 'ehyeh.


Perché il secondo 'ehyeh è da intendere come l'etimologia (la spiegazione) del nome tanto è vero molte bibbie, come la TNM, usano una parafrasi per rendere il verbo essere ebraico, mentre il 'ehyeh, in quanto nome vero e proprio, è da rendere al maiuscolo. Di sicuro nessuno, tranne la TNM, si sognerebbe di rendere maiuscolo il predicato verbale che è il primo 'ehyeh.
Quante volte ti sto spiegando sempre gli stessi concetti? Perché non entri nel merito di quello che scrivo parola per parola piuttosto che fare sempre le stesse domande facendo perdere tempo a tutti quelli che ti leggono?


08/08/2019 14:43
 
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Re:
barnabino, 08/08/2019 12.48:


La resa della LXX con "l'essente" è una scelta traduttiva legittimata sempre da un termine che deriva dal verbo essere reso al presente



Ma infatti la LXX traduce correttamente

Shalom




Non sono daccordo

Aquila
Teodizione
Simmaco traducono -esomai-

la Lxx è viziata da filosofia greca e altro, e non lo dico io.
08/08/2019 16:48
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
VVRL, 08/08/2019 10.44:



L'ho spiegato diverse volte, perché dobbiamo ripetere sempre le stesse cose? La resa della LXX con "l'essente" è una scelta traduttiva legittimata sempre da un termine che deriva dal verbo essere reso al presente, infatti l'essente è colui che esiste e quindi colui che è. Quando Shakespeare dice sono o non sono secondo te cosa vuole significare?
Adesso rispondi alla mia domanda e dimmi perché la TNM diverge non solo dalla LXX, ma da tutte le Bibbie in circolazione.




Ti è stato spiegato centinaia di volte: la nuova TNM fa una parafrasi del testo e traduce il senso, non la lettera, quante volte ti è stato spiegato?

La spiegazione che tu dai è sconclusionata, perché la definizione del nome secondo la LXX è ho 0n (e lo è anche per l' Apocalisse, come sai), inutile che mi ripeti la sciocchezza che l' essente è colui che è.
E' ovvio, ma non si possono mischiare patate e fagioli, sennò viene fuori un minestrone.
La definizione del nome, sia per la LXX che per l' Apocalisse, è ho on, ego eimi, benché vi sia il verbo essere, è solo il soggetto e la copula che sostengono il predicato, cioè ho on, che è la definizione del Nome.
Sbagli!



[Modificato da Aquila-58 08/08/2019 16:57]
08/08/2019 16:50
 
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Caro VVRL,


Se traduce correttamente la TNM sbaglia dato che fa una traduzione completamente diversa sia dal punto di vista della resa grammaticale e sia dal punto di vista del significato.



Dal punto di vista della resa grammaticale, a parte l'uso di divenire al futuro non vedo grosse differenze, ma ci sono traduzioni che lo usano e usano anche altri vebi ancora. Dal punto del significato, non ti passa mai per la zucca che essendo un passo molto complesso ci sono molte ipotesi differenti sul suo significato e quella tradizionale non è che una delle tante?


Ma nel testo ebraico c'è proprio un verbo e non un sostantivo come "l'essente" della TNM



La TNM non traduce l'essente ma traduce "io diverrò" dunque con in verbo... l'essente è la traduzione della LXX e comunque l'essente è un verbo, un participio. Ma cosa stai farneticando?


Perché il secondo 'ehyeh è da intendere come l'etimologia (la spiegazione) del nome tanto è vero molte bibbie, come la TNM, usano una parafrasi per rendere il verbo essere ebraico, mentre il 'ehyeh, in quanto nome vero e proprio, è da rendere al maiuscolo



Si ma capisci che qui siamo nel campo delle ipotesi, per la TNM 'ehyeh non è un nome proprio (infatti non è mai usato per indicare Geova) ma rappresenta una spiegazione o autodefinizione di Dio in quella circostanza, coerente con la radice da cui potrebbe derivare il nome Geova. Ma lo abbiamo già discusso, quqale sarebbe i problema? Perché deve essere un nome proprio? La parola "nome" non indica certo solo il nome personale che è Geova.

Shalom



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08/08/2019 16:55
 
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Re: Re:
VVRL, 08/08/2019 14.28:

Perché il secondo 'ehyeh è da intendere come l'etimologia (la spiegazione) del nome tanto è vero molte bibbie, come la TNM, usano una parafrasi per rendere il verbo essere ebraico, mentre il 'ehyeh, in quanto nome vero e proprio, è da rendere al maiuscolo.





ma che cavolo dici?
'Ehyeh non è un bel nulla, è la definizione del Nome, perché il nome lo troviamo nel versetto 15
Il primo 'ehyeh non è il Nome, ma "sarò, mostrerò d' essere" (imperfetto ebraico) ciò che ('asher) "sarò, mostrerò d' essere".

Nessuno ha mai chiamato Geova "ehyeh, puoi smentirmi?



08/08/2019 17:50
 
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Re: Re: Re:
Aquila-58, 08/08/2019 16.55:




ma che cavolo dici?
'Ehyeh non è un bel nulla, è la definizione del Nome, perché il nome lo troviamo nel versetto 15
Il primo 'ehyeh non è il Nome, ma "sarò, mostrerò d' essere" (imperfetto ebraico) ciò che ('asher) "sarò, mostrerò d' essere".

Nessuno ha mai chiamato Geova "ehyeh, puoi smentirmi?





E come mai alla fine del versetto 14 il testo non dice YHWH mi manda a voi, ma usa il verbo essere all'imperfetto come appunto nome proprio?

08/08/2019 17:55
 
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Re: Re: Re: Re:
VVRL, 08/08/2019 17.50:


E come mai alla fine del versetto 14 il testo non dice YHWH mi manda a voi, ma usa il verbo essere all'imperfetto come appunto nome proprio?




chi ti ha detto che lo usa come Nome proprio?
Non mi pare, se così fosse il versetto 15 non dovrebbe neppure esserci e in tutto l' A.T. Dio dovrebbe essere chiamato 'ehyeh, ti risulta che sia così?



08/08/2019 17:57
 
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Post: 67.472
Caro VVRL,

Perché, le altre volte non è all'mperfetto? Mosè quando va dagli ebrei chiama forse Geova con 'ehyeh come un nome proprio? Non capisci che esistono tesi differenti in merito e quella tradizionale non è la sola? Quel 'ehyeh è una spiegazione del nome, gli ebrei conoscevano il nome Geova ma qui Dio si rivela in un significato particolare.

Shalom
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