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il Purgatorio cattolico

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2019 09:48
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27/06/2019 09:27
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 26/06/2019 19.52:


ma ci stai serio?
Ogni peccato porta alla morte se è stato commesso e se, ovviamente, non vi è pentimento, è scritto nero su bianco in Giacomo 1:15.
Ora chi è l' incoerente tra noi due?
Dai...


Mi dispiace, ma continui a non capire. Se tutti i peccati commessi portano alla morte, non solo non ha senso parlare di peccati che non portano alla morte, ma non ha neanche senso pregare per il peccatore perché Dio gli doni la vita, dato che basta il pentimento che è l'incipit per mezzo del quale è efficace il sacrificio di Cristo.
Cosa trovi di sbagliato in questa osservazione?

ma il corpus giovanneo è chiaro su questo, e 1 Giovanni 1:9 parla proprio di pentimento, giacchè si parla di confessare i peccati….ma tu leggi la Bibbia per compartimenti stagno?


Si ma questo passo non è assoluto, devi leggere le varianti del suo pensiero. Il rimedio assoluto contro il peccato è il sacrificio di Cristo è nessuno lo mette in dubbio, ma per i peccati che non portano alla morte esiste anche il rimedio della preghiera. Se per andare in un posto ci sono più vie, non puoi dire che esiste solo la via più corta e veloce. Qui il problema è che ti mancano le basi per argomentare in maniera logica e coerente, scusa la franchezza.


non solo per il peccato imperdonabile contro lo spirito santo, per cui c' è solo una paurosa aspettazione (Ebrei 10:26-27), ma anche per coloro che praticano il peccato impenitentemente e verranno colti in questa condizione alla fine. Saranno quindi considerati empi e la loro sorte è scritta in 2 Pietro 3:7 e Apocalisse 21:8


Infatti sono il primo a dire che i peccati che portano alla morte sono diversi. Banalmente i peccati che non portano alla morte sono quelli che non vengono mai elencati da Gesù e tutti gli altri. Tra questi rientra sicuramente l'assunzione del sangue dato che nessuno la cita come causa che porta alla Geenna.

no, perchè ti ho già spiegato che non è in quel senso che va intesa 1 Corinti 3:10-15 e non hai controbattuto, vuoi ricominciare?
Vai a rileggere la mia spiegazione nei post pregressi in questo 3D


Non c'è nulla da controbattere, chi costruisce un'opera che viene distrutta (cioè ha operato male) sul fondamento di Cristo si salva ugualmente. Vedi, mi bastano due righe per spiegare il concetto, mentre tu e la WTS avete bisogno di esprimere concetti lunghi e articolati come facevano i sofisti greci, che avevano bisogno di parolone per compensare la mancanza di contenuti veri. La verità non può che essere semplice ed immediata.

Io ho detto proprio che Giovanni dice di pregare per i peccati non imperdonabili e dice di non pregare per il peccato contro lo spirito santo, quindi tu disonestamente hai estrapolato una mia dichiarazione dal suo contesto e questo non si fa!


Cosa non si fa? Non esistono peccati imperdonabili, qualsiasi peccato, se subentra il pentimento, è perdonabile per mezzo del sacrifico di Cristo. Anche il peccato contro lo Spirito Santo, seppur è difficile il pentimento, può essere annullato in caso appunto di ravvedimento, altrimenti Gesù non avrebbe mai detto di perdonare 77 volte 7. Se l'uomo dede perdonare sempre il torto subito una volta che arrivano le scuse, perché Dio non deve fare altrettanto. La dicutura "non verranno perdonati i peccati contro lo Spirito Santo" si riferisce proprio ad una situazione di non pentimento dello stesso, a dimostrazione quindi che si sono peccati che nell'altro sistema di cose verranno perdonati anche se non c'è pentimento. E' proprio una questione di semplice logica esegetica nella lettura della Bibbia, che purtroppo voi TdG non riuscite ad applicare.


ma benedetto uomo, come armonizzi Giacomo 1:15 con 1 Giovanni 5:16-17?
Come ti ho spiegato, è ovvio che tutti i peccati, se non vi è pentimento, conducono alla morte come dice Giacomo, ma Giovanni sta parlando del peccato contro lo spirito santo quindi, banalmente, sta dicendo che per i peccati che non sono contro lo spirito santo si può pregare, mentre per il peccato contro lo spirito santo no!
Ma è così difficile da capire?


Facilissimo da armonizzare, perché come spesso accade, un peccato che non porta alla morte, a furia di essere praticato alla fine porta alla morte perché in molti casi la gravità del peccato dipende dal tipo di attitudine a fare per quel peccato.
Classico esempio è la caramella ogni tanto rubata dal cassetto del collega. I sé questo non è un peccato che porta alla morte. Ma se diventa un gesto abitudinario per cui ogni mattina ho la fissa di andate a rubare le caramelle, non solo attacco il cuore a questa pratica scorretta, ma alla lunga dalle caramelle passo a mettere mano alla borsa del collega per poi passare a fare delle vere e proprie rapine. Insomma, non è tanto il problema il peccato in se in alcuni casi, quanto l'attitudine e la schiavitù che il peccato stesso comporta.

io ho detto che ogni peccato porta allo stroncamento eterno?
Si, te lo sei sognato stanotte e ci credi!
Vai a rileggere sopra quello che ho detto.
La Bibbia fa una sola distinzione, tra il peccato che può essere perdonato previo pentimento e il peccato che non può essere perdonato mai.
PUNTO!


Senza offesa, ma questa risposta è la dimostrazione che quello che si dice in rete di te è vero. Tu neanche ti rendi conto di quello che scrivi. Prima dici che non tutti i peccati portano allo stroncamento, avallando quindi la mia tesi, poi dici che esistono peccati che non sono mai perdonabili neanche previo pentimento, concetto questo che nella Bibbia non viene mai esplicitato.
Correggi l'errore di pensare che i peccati che non portano alla morte sono quelli che Dio perdona tramite pentimento, mentre quelli che portano alla morte sono quelli che Dio non perdona neanche quando subentra il pentimento. Questo assurda credenza cozza decisamente con quello che dice la Bibbia, fattene una ragione.






io ho detto che ogni peccato porta allo stroncamento eterno?
Si, te lo sei sognato stanotte e ci credi!
Vai a rileggere sopra quello che ho detto.
La Bibbia fa una sola distinzione, tra il peccato che può essere perdonato previo pentimento e il peccato che non può essere perdonato mai.
PUNTO!

Ciao

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27/06/2019 09:38
 
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Mi dispiace, ma continui a non capire. Se tutti i peccati commessi portano alla morte, non solo non ha senso parlare di peccati che non portano alla morte, ma non ha neanche senso pregare per il peccatore perché Dio gli doni la vita, dato che basta il pentimento che è l'incipit per mezzo del quale è efficace il sacrificio di Cristo.
Cosa trovi di sbagliato in questa osservazione?



No, sei tu che non capisci... non sono tutti i peccati che portano alla morte, sono i peccati volontari e deliberati da cui non ci si pente. Quelli sono i peccati che portano alla morte, e per quelli, dice Giovanni, non ha senso pregare perché la persona rigetta il sangue di Cristo, per lui dunque non resta alcun sacrificio, pregare è inutile.

Viceversa, c'è un peccato che non è deliberato e volontario, ma dovuto alla debolezza. Come cristiani siamo chiamati a portare i "pesi gli uni degli altri" ed a "pregare per gli altri". Se vediamo un fratello in tale situazione possiamo pregare perché si ravveda e confessi il proprio peccato. Giacomo 5 dice chiaramente cosa fare:

"Perciò confessate apertamente i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, così che siate sanati. La supplica del giusto ha un effetto potente"

e continua al 19-20:

"Fratelli miei, se qualcuno fra voi si svia dalla verità e un altro lo fa tornare indietro, sappiate che colui che riporta indietro un peccatore dalla sua strada sbagliata lo salverà dalla morte e coprirà una gran quantità di peccati"

Mi pare chiaro il motivo per cui pregare e cosa fare dopo aver pregato: riportare indietro chi si è sviato. Questo lo salverà dalla morte, non le messe a pagamento!

Shalom


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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

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27/06/2019 09:39
 
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Re:
barnabino, 26/06/2019 18.44:




Per i peccati che commettiamo abbiamo il sangue di Cristo, possibile che te lo si debba ricordare? Ma se qualcuno commette un peccato, abbiamo un soccorritore presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. Lui è un sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. Dio non condanna il peccato ma cone leggi in 1 Giovanni la pratica di peccato, chi pecca volontariamente e deliberatamente contro di lui senza pentirsi.


Ma chi ha mai contestato questo principio biblico. Gli effetti del peccato sono annullati per mezzo di Cristo, ma questo accade solo con il pentimento, altrimenti nessuno andrebbe nella Geenna se il sacrifico di Cristo annulla tutti i peccati. Il punto è che, quando non c'è nessun pentimento, alcuni peccati sono perdonati nell'altro sistema di cose come dice Gesù e voi TdG annullate questa parola del Signore.



Non è un peccato è appetito, resta il fatto che non è l'azione in sé ma è l'attitudime mentale che Dio giudica.


Esatto, l'attitudine mentale o la schiavitù nei confronti del peccato stesso (in alcuni casi perché uccidere qualcuno ogni tanto non ci giustifica rispetto al killer di professione).
Quindi se io so che devo contenere il mio appetito perché altrimenti rischio di avere problemi cardiovascolari e me ne frego non faccio, non commetto peccato?


Mangiare troppa pasta non è di per sé un peccato, oppure facciamo come i farisei, quando è "troppa" pasta? Più o meno di un etto? Anche qui, è l'attitudine verso il peccato imprtnte e non il tipo peccato. Se divento un abituale ghiottone e ubriacone e non provo alcun pentimento verso queste azioni continuando a farle senza pormi il problema di chiedere persono a Dio e cambiare sono meglio o peggio agli occhi di Dio di un pedofilo che si è pentito ed ha cambiato?


Non è così perché mangiare troppa pasta porta chili di troppo che fanno male alla salute come la sigaretta. Perché la sigaretta è peccato e i chili di troppo no?



Se parli di lasciare la moglie o la tua famiglia nell'indigenza (io pensavo ad aprirle lo sportello) non è un peccato lieve ma molto grave, Paolo in 2 Tm dice: "se uno non provvede ai suoi, e specialmente a quelli della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede". Vedi tu se non provvedere alla moglie è un peccato "veniale" che non porta alla morte, se non corretto!


Vedi come distorci il mio pensiero? Quando mai ho detto di lasciare la famiglia nell'indigenza? Voi TdG conoscete solo il bianco e il nero ignorando totalmente le sfumature di grigio intermedie. Ho detto che non aiutare la moglie a sparecchiare non è un peccato come quello di non aiutare l'indigente come dice di fare la Bibbia per avere la vita eterna. E' chiaro?




27/06/2019 09:41
 
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La Bibbia fa una sola distinzione, tra il peccato che può essere perdonato previo pentimento e il peccato che non può essere perdonato mai.
PUNTO!



Non esiste un peccato che non può essere perdonato mai, perché porrebbe deilimiti al sangue di Cristo che ha effetto su ogni peccato. Altrimenti credi nella predestinazione che anche la tua chiesa rifiuta, fino alla morte il peccatore ha modo di esercitare il suo libero arbitrio e pentirsi di quello che ha fatto. Nella tua teoria bislacca vi è un peccato che Dio non perdonerebbe a priori, ma Dio guarda l'attitudine e non il tipo di peccato.

Ma tutto questo non centra nulla con il purgatorio.

Shalom
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27/06/2019 09:52
 
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27/06/2019 10:07
 
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Caro VVRL,


Ma chi ha mai contestato questo principio biblico. Gli effetti del peccato sono annullati per mezzo di Cristo, ma questo accade solo con il pentimento, altrimenti nessuno andrebbe nella Geenna se il sacrifico di Cristo annulla tutti i peccati



Appunto quando ci si pente il peccato non porta alla morte, Giovanni dice che è perdonato perché ci viene in soccorso Gesù, quando non ci si pente non ha effetto il sacrificio di Gesù e quel peccato porta alla morte.


Il punto è che, quando non c'è nessun pentimento, alcuni peccati sono perdonati nell'altro sistema di cose come dice Gesù e voi TdG annullate questa parola del Signore



Il testo non dice questo, sei tu ad "aggiungere" una deduzione e non noi a "annullare" una dichiarazione. Gesù dice che il peccato contro lo spirito santo non sarà perdonato nel sistema avvenire perché chi pecca non vi entra, che vi siano peccati perdonati nell'altro sistema di cosa è una una tua deduzione che va oltre il testo. Chi entra nel sistema avvenire vi entra in virtù del fatto che si è "stati lavati, santificati e dichiarati giusti nel nome del Signore Gesù Cristo" dunque già perdonati da Dio.


Quindi se io so che devo contenere il mio appetito perché altrimenti rischio di avere problemi cardiovascolari e me ne frego non faccio, non commetto peccato?



Dipende dal tuo atteggiamento, come detto, cioè se ti penti oppure agisci deliberatamente in dispregio delle norme divine sulla santità della vita. Mancare di rispetto per la vita è un peccato molto grave, come l'aborto o l'omicidio.


Non è così perché mangiare troppa pasta porta chili di troppo che fanno male alla salute come la sigaretta. Perché la sigaretta è peccato e i chili di troppo no?



I chili di troppo non sono peccato e neppure una sigaretta, dove lo leggi nelle Scritture? Semmai lo è la ghiottoneria che è diverso dall'essere sovrappeso ma indica l'attitudine del peccatore verso il cibo. Come vedi è sempre l'attitudine non il tioo di peccato.


Ho detto che non aiutare la moglie a sparecchiare non è un peccato come quello di non aiutare l'indigente come dice di fare la Bibbia per avere la vita eterna. E' chiaro?



Mi pare che tu confondi atti di scortesia e peccato, non aiutare l'indigente non è un semolice atto di scortesia ma è cosa grave, essere scortesi di tanto in tanto con il coniuge certamente è cosa brutta ma non è un peccato. Certo se la scortesia è data da sentimenti di odio, disprezzo e la persona non fa nulla per pentirsi o cambiare mette a serio rischio la sua relazione con Dio: chi non provvede (anche emotivamente e spiritualmente) a quelli della sua casa è peggiore di uno senza fede. Direi che è un peccato grave per le Scritture, non certo veniale.

Shalom
[Modificato da barnabino 27/06/2019 10:15]
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27/06/2019 10:07
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
[SM=g27987]


VVRL, 27/06/2019 09.27:



ma ci stai serio?
Ogni peccato porta alla morte se è stato commesso e se, ovviamente, non vi è pentimento, è scritto nero su bianco in Giacomo 1:15.
Ora chi è l' incoerente tra noi due?
Dai...

Mi dispiace, ma continui a non capire. Se tutti i peccati commessi portano alla morte, non solo non ha senso parlare di peccati che non portano alla morte, ma non ha neanche senso pregare per il peccatore perché Dio gli doni la vita, dato che basta il pentimento che è l'incipit per mezzo del quale è efficace il sacrificio di Cristo.
Cosa trovi di sbagliato in questa osservazione?




Tutto, dalla testa ai piedi.
Giacomo 1:15 dice che il peccato, quando è compiuto, produce la morte, come il peccato Adamico condusse alla morte. Il peccato laddove non vi è pentimento.
TU MANIPOLI IL CONTESTO DI 1 GIOVANNI 5:16, PERCHE' LI' IL PARAGONE E' CON IL PECCATO IMPERDONABILE, CONTRO LO SPIRITO SANTO PER CUI NON VI PUO' ESSERE PERDONO ALCUNO NE' PENTIMENTO ALCUNO PERCHE' E' UN ATTO DELIBERATO, INTENZIONALE, PER CUI - DICE GIOVANNI - PER QUESTO PECCATO NON SI DEVE NEPPURE PREGARE. QUINDI IL PARAGONE E' TRA IL PECCATO CHE NON PUO' ESSERE NEPPURE PERDONATO E IL PECCATO CHE PUO' ESSERE PERDONATO PERCHE' - A FRONTE DEL PENTIMENTO - NON INCORRE NELLA MORTE COME IL PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO PER CUI NON VI E' PERDONO NE' ORA NE' MAI!
SBAGLI!




VVRL, 27/06/2019 09.27:





ma il corpus giovanneo è chiaro su questo, e 1 Giovanni 1:9 parla proprio di pentimento, giacchè si parla di confessare i peccati….ma tu leggi la Bibbia per compartimenti stagno?


Si ma questo passo non è assoluto, devi leggere le varianti del suo pensiero. Il rimedio assoluto contro il peccato è il sacrificio di Cristo è nessuno lo mette in dubbio, ma per i peccati che non portano alla morte esiste anche il rimedio della preghiera. Se per andare in un posto ci sono più vie, non puoi dire che esiste solo la via più corta e veloce. Qui il problema è che ti mancano le basi per argomentare in maniera logica e coerente, scusa la franchezza.




[SM=g7405] [SM=g7405]

MA LE BASI MANCHERANNO A TE!
E' OVVIO CHE C' E' LA PREGHIERA ED E' OVVIO CHE C' E' IL SACRIFICIO DI CRISTO,SENZA IL QUALE NESSUN PECCATO POTREBBE ESSERE PERDONATO (NON STO PARLANDO OVVIAMENTE DEL PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO..)
INVECE QUEL PASSO E' PROPRIO ASSOLUTO, Perché AFFERMA CHE QUANDO SI CONFESSA E SI ABBANDONA IL PECCATO, C' E' IL PERDONO E LA VITA E LA PREGHIERA E' IMPORTANTE IN QUESTO CASO, BASTA LEGGERE GIACOMO 5:13-16.
LA SUPPLICAZIONE DEL GIUSTO QUANDO OPERA HA MOLTA FORZA, MA CIO' CHE E' FONDAMENTALE E' LA CONFESSIONE E IL PENTIMENTO!
SBAGLI!


VVRL, 27/06/2019 09.27:



non solo per il peccato imperdonabile contro lo spirito santo, per cui c' è solo una paurosa aspettazione (Ebrei 10:26-27), ma anche per coloro che praticano il peccato impenitentemente e verranno colti in questa condizione alla fine. Saranno quindi considerati empi e la loro sorte è scritta in 2 Pietro 3:7 e Apocalisse 21:8


Infatti sono il primo a dire che i peccati che portano alla morte sono diversi. Banalmente i peccati che non portano alla morte sono quelli che non vengono mai elencati da Gesù e tutti gli altri. Tra questi rientra sicuramente l'assunzione del sangue dato che nessuno la cita come causa che porta alla Geenna.





[SM=g7405]

Ma sei sicuro?
Io no, giacchè in Apocalisse si parla di infedeli e l' infedeltà è anche non ubbidire deliberatamente a un comandamento divino!
SBAGLI!
E comunque 2 Pietro 3:7 parla di empi, chi viola deliberatamente il principio del sangue, per noi, rischia di rientrarvi, eccome!



VVRL, 27/06/2019 09.27:





no, perchè ti ho già spiegato che non è in quel senso che va intesa 1 Corinti 3:10-15 e non hai controbattuto, vuoi ricominciare?
Vai a rileggere la mia spiegazione nei post pregressi in questo 3D


Non c'è nulla da controbattere, chi costruisce un'opera che viene distrutta (cioè ha operato male) sul fondamento di Cristo si salva ugualmente. Vedi, mi bastano due righe per spiegare il concetto, mentre tu e la WTS avete bisogno di esprimere concetti lunghi e articolati come facevano i sofisti greci, che avevano bisogno di parolone per compensare la mancanza di contenuti veri. La verità non può che essere semplice ed immediata.





[SM=g7405]

e infatti la verità è semplice, ma nel contesto di 1 Corinti capitolo 3 non si parla di escatologia, il contesto del capitolo verte sull' evangelizzazione, non si parla quindi di salvezza dell' individuo ma dell' opera che deve essere vagliata mediante in fuoco (1 Corinti 3:13).
Se si è edificato con materiale eccellente, l' opera resta, sennò è bruciata ma noi saremo salvati "come attraverso il fuoco", cioè a dire saremo comunque stati raffinati nella nostra opera di collaboratori di Dio.
Sbagli!

VVRL, 27/06/2019 09.27:





Io ho detto proprio che Giovanni dice di pregare per i peccati non imperdonabili e dice di non pregare per il peccato contro lo spirito santo, quindi tu disonestamente hai estrapolato una mia dichiarazione dal suo contesto e questo non si fa!


Cosa non si fa? Non esistono peccati imperdonabili, qualsiasi peccato, se subentra il pentimento, è perdonabile per mezzo del sacrifico di Cristo. Anche il peccato contro lo Spirito Santo, seppur è difficile il pentimento, può essere annullato in caso appunto di ravvedimento, altrimenti Gesù non avrebbe mai detto di perdonare 77 volte 7.




dico, ma stai scherzando?
Gesù dice che il peccato contro lo spirito santo né ora né mai(Matteo 12:32), ma ci stai serio?


VVRL, 27/06/2019 09.27:




Se l'uomo dede perdonare sempre il torto subito una volta che arrivano le scuse, perché Dio non deve fare altrettanto. La dicutura "non verranno perdonati i peccati contro lo Spirito Santo" si riferisce proprio ad una situazione di non pentimento dello stesso, a dimostrazione quindi che si sono peccati che nell'altro sistema di cose verranno perdonati anche se non c'è pentimento. E' proprio una questione di semplice logica esegetica nella lettura della Bibbia, che purtroppo voi TdG non riuscite ad applicare.




[SM=g7405] [SM=g7405]

ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?
Gesù dice che il peccato contro lo spirito santo non verrà perdonato MAI e che ci si trovi in una "situazione di non pentimento" questo lo dici tu, non Gesù!
Inoltre Gesù non dice che nell' altro sistema di cose gli altri peccati verranno perdonati, perché non ne parla proprio in Matteo 12:31, questo viene detto solo del peccato contro lo spirito santo nel versetto 32, non per gli altri peccati....quella è la tua logica, non quella biblica!


VVRL, 27/06/2019 09.27:




ma benedetto uomo, come armonizzi Giacomo 1:15 con 1 Giovanni 5:16-17?
Come ti ho spiegato, è ovvio che tutti i peccati, se non vi è pentimento, conducono alla morte come dice Giacomo, ma Giovanni sta parlando del peccato contro lo spirito santo quindi, banalmente, sta dicendo che per i peccati che non sono contro lo spirito santo si può pregare, mentre per il peccato contro lo spirito santo no!
Ma è così difficile da capire?


Facilissimo da armonizzare, perché come spesso accade, un peccato che non porta alla morte, a furia di essere praticato alla fine porta alla morte perché in molti casi la gravità del peccato dipende dal tipo di attitudine a fare per quel peccato.
Classico esempio è la caramella ogni tanto rubata dal cassetto del collega. I sé questo non è un peccato che porta alla morte. Ma se diventa un gesto abitudinario per cui ogni mattina ho la fissa di andate a rubare le caramelle, non solo attacco il cuore a questa pratica scorretta, ma alla lunga dalle caramelle passo a mettere mano alla borsa del collega per poi passare a fare delle vere e proprie rapine. Insomma, non è tanto il problema il peccato in se in alcuni casi, quanto l'attitudine e la schiavitù che il peccato stesso comporta.




ah, e poi sarei io a fare dei sofismi interminabili?
Il peccato porta alla morte se diventa "pratica del peccato" (1 Giovanni 3:9) e ovviamente diventa cosa deliberata e svolta consapevolmente sino alla fine, mentre le cose cambiano se vi è pentimento, ovviamente non sto parlando del peccato contro lo spirito santo

VVRL, 27/06/2019 09.27:





io ho detto che ogni peccato porta allo stroncamento eterno?
Si, te lo sei sognato stanotte e ci credi!
Vai a rileggere sopra quello che ho detto.
La Bibbia fa una sola distinzione, tra il peccato che può essere perdonato previo pentimento e il peccato che non può essere perdonato mai.
PUNTO!


Senza offesa, ma questa risposta è la dimostrazione che quello che si dice in rete di te è vero. Tu neanche ti rendi conto di quello che scrivi. Prima dici che non tutti i peccati portano allo stroncamento, avallando quindi la mia tesi,




ma benedetto uomo - premesso che quello che dice la rete (ergo i siti degli odiatori dei testimoni di Geova che ovviamente, odiando i testimoni di Geova, frequenti alla grande) NON MI INTERESSA UN PIFFERO [SM=g27987] , io ho solo detto che - a parte il peccato contro lo spirito santo - il peccato che porta alla morte (alla seconda morte) è quello che viene deliberatamente e consapevolmente praticato fino alla fine, in sberleffo alle leggi divine.
In tal caso si rischia di rientrare tra gli empi la cui sorte è già scritta, questo io ho detto.




VVRL, 27/06/2019 09.27:




poi dici che esistono peccati che non sono mai perdonabili neanche previo pentimento, concetto questo che nella Bibbia non viene mai esplicitato.





MA STO PARLANDO DEL PECCATO CONTRO LO SPIRIT SANTO, UN BAMBINO DI TRE ANNI PIU' INTELLIGENTE DI TE E DEI TUOI AMICHETTI ODIATORI DEI TESTIMONI DI GEOVA LO AVREBBE GIA' CAPITO!

VVRL, 27/06/2019 09.27:




Correggi l'errore di pensare che i peccati che non portano alla morte sono quelli che Dio perdona tramite pentimento, mentre quelli che portano alla morte sono quelli che Dio non perdona neanche quando subentra il pentimento. Questo assurda credenza cozza decisamente con quello che dice la Bibbia, fattene una ragione.




DI ASSURDO C' E' SOLO QUELLO CHE DICI TU, LE SCRITTURE PARLANO CHIARO E SEI TU CHE DEVI CORREGGERE LA TUA IDEOLOGIA SBAGLIATA



VVRL, 27/06/2019 09.27:


io ho detto che ogni peccato porta allo stroncamento eterno?
Si, te lo sei sognato stanotte e ci credi!
Vai a rileggere sopra quello che ho detto.
La Bibbia fa una sola distinzione, tra il peccato che può essere perdonato previo pentimento e il peccato che non può essere perdonato mai.
PUNTO!

Ciao






ti si è incantato il disco?

[SM=g7405] [SM=g7405]

che spasso ragazzi!


[Modificato da Aquila-58 27/06/2019 10:12]
27/06/2019 10:21
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
VVRL, 27/06/2019 09.27:

Anche il peccato contro lo Spirito Santo, seppur è difficile il pentimento, può essere annullato in caso appunto di ravvedimento, altrimenti Gesù non avrebbe mai detto di perdonare 77 volte 7. Se l'uomo dede perdonare sempre il torto subito una volta che arrivano le scuse, perché Dio non deve fare altrettanto. La dicutura "non verranno perdonati i peccati contro lo Spirito Santo" si riferisce proprio ad una situazione di non pentimento dello stesso,




OPS, DIMENTICAVO


Basterebbe questa sciocchezza per invalidare tutta la tua ideologia.

Il peccato contro lo spirito santo non può essere perdonato in nessun modo perché per costoro "è impossibile......che siano di nuovo ravvivati a pentimento", è scritto nero su bianco in Ebrei 6:4-6


Stammi bene e saluta i tuoi compagnucci di rete


[SM=x1910950]
[Modificato da Aquila-58 27/06/2019 10:22]
27/06/2019 10:30
 
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Mi pare che la discussione stia stagnando su questi ipotetici peccati veniali (che VVRL identifica con banali gesti di scortesia) che richiederebbero di essere perdonati dopo la morte... senza necessità dal pentimento né dal sacrificio di Cristo ma dalle preghiere di altri credenti. Direi che la tesi annulla in un colpo il valore del sangue di Cristo da una parte e la necessità di pentirsi in questa vita dall'altra...

Shalom
[Modificato da barnabino 27/06/2019 10:36]
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27/06/2019 11:53
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 27/06/2019 10.21:




OPS, DIMENTICAVO


Basterebbe questa sciocchezza per invalidare tutta la tua ideologia.

Il peccato contro lo spirito santo non può essere perdonato in nessun modo perché per costoro "è impossibile......che siano di nuovo ravvivati a pentimento", è scritto nero su bianco in Ebrei 6:4-6


Stammi bene e saluta i tuoi compagnucci di rete


[SM=x1910950]


Questa è la solita dimostrazione che i compagniucci di rete non si sbagliano sul tuo conto:
Quelli infatti che sono stati una volta illuminati,e che hanno gustato il dono celeste, che sono diventati partecipi dello spirito santo 5 e hanno gustato l’eccellente parola di Dio e le potenze del sistema di cose* futuro, 6 ma che si sono allontanati,f non possono assolutamente essere di nuovo indotti al pentimento, perché per conto loro mettono il Figlio di Dio un’altra volta al palo e lo espongono alla vergogna
In italiano, essere indotto al pentimento, significa essere convinto da qualcuno a pentirsi, ma ciò non esclude che il ravvedimento possa accadere di propria sponte. Paradossalmente è esattamente la logica che sta dietro la pratica della scomunica, non parlate più con i vostri disassociati, non praticate quindi nessun convincimento verso chi ha lascato la retta via, ma questo non esclude che questi fratelli possano tornare, giusto? Come fai a non sapere questi fondamenti della tua fede?

27/06/2019 12:05
 
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Re:
barnabino, 27/06/2019 10.30:

Mi pare che la discussione stia stagnando su questi ipotetici peccati veniali (che VVRL identifica con banali gesti di scortesia) che richiederebbero di essere perdonati dopo la morte... senza necessità dal pentimento né dal sacrificio di Cristo ma dalle preghiere di altri credenti. Direi che la tesi annulla in un colpo il valore del sangue di Cristo da una parte e la necessità di pentirsi in questa vita dall'altra...

Shalom



Caro Barnabino, quello che ti sfugge è il problema insito nel peccato, sia mortale che non mortale.
A te hanno insegno l'idea di Geova come di un dio giustizialista che in maniera quasi sadica ci gode a punire chi infrange le Sue regole.
A me invece hanno insegnato che Geova è amore, che il peccato fa innanzi tutto un torto a me stesso, giacchè rompe il legame di amicizia, il cordone ombellicale che mi tiene unito a Dio che grazie la sua amicizia mi da la vita vera.
Chi sceglie di vivere nel peccato ne paga le conseguenze sempre, sia in questa vita, sia in quella futura. Io sto solo dicendo che ci sono peccati per cui la conseguenza non è la Geenna, non mi sembra un concetto umanamente senza né capo e né coda.
Il sacrificio di Cristo serve ad annullare l'effetto del peccato perché quando tu recidi la corda che ti tiene legato al chiodo, cadi nel precipizio e vai incontro alla morte anche se ti penti di aver tagliato la corda. Quindi, senza il sacrificio di Cristo, non ci sarebbe nessun pentimento che potrebbe mai farti risorgere dall'abisso in cui cada una volta che hai commesso il peccato.
La Bibbia (e il buon senso) insegna che ci sono peccati che non portano alla morte, è come tagliare la corda e fare un volo di 3 metri, in questo modo molto probabilmente non muori, ma ti fai male rompendoti una gamba, un braccio, ecc...
Per una volta fai la persona seria, mi dici dove queste mie parole sono contrarie a quello che dice la Bibbia?
27/06/2019 12:07
 
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ragazzi, se potete convalidarli perché ho poco tempo e oggi pomeriggio e stasera non potrò essere presente sul forum a motivo dei miei impegni.
Vedete voi, la mia è solo una richiesta...




[Modificato da Aquila-58 27/06/2019 12:08]
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Re:
barnabino, 27/06/2019 10.30:

Mi pare che la discussione stia stagnando su questi ipotetici peccati veniali (che VVRL identifica con banali gesti di scortesia) che richiederebbero di essere perdonati dopo la morte... senza necessità dal pentimento né dal sacrificio di Cristo ma dalle preghiere di altri credenti. Direi che la tesi annulla in un colpo il valore del sangue di Cristo da una parte e la necessità di pentirsi in questa vita dall'altra...

Shalom



Per questo dico
scusa VVRL

se sei sicuro che esiste il purgatorio dicci la scrittura una sola

esplicita

altrimenti leggiti Platone il Gorgia se ti piace il purgatorio

Nel frattempo
mi vuoi spiegare questa "asta" di preghiere alle anime ?

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VVRL,


Caro Barnabino, quello che ti sfugge è il problema insito nel peccato, sia mortale che non mortale.
A te hanno insegno l'idea di Geova come di un dio giustizialista che in maniera quasi sadica ci gode a punire chi infrange le Sue regole



Veramente sono qui a dirti che Dio in virtù del sangue di Cristo perdona ogni sorta di peccato, nel momento in cui il peccatore si pente. Non vedo una idea di Dio giustzialista ma di un Dio giusto e misericordioso che permette a tutti di essere salvati, nessuno è predestinato alla distruzione.


Chi sceglie di vivere nel peccato ne paga le conseguenze sempre, sia in questa vita, sia in quella futura. Io sto solo dicendo che ci sono peccati per cui la conseguenza non è la Geenna, non mi sembra un concetto umanamente senza né capo e né coda



Anche io dico che ci sono peccati che non portano alla Geenna, tutti i peccati infatti sono perdonati dal sangue di Cristo, dunque virtualmente se è volontà del peccatore di pentirsi nessun peccato per Dio porta alla Geenna.


Il sacrificio di Cristo serve ad annullare l'effetto del peccato perché quando tu recidi la corda che ti tiene legato al chiodo, cadi nel precipizio e vai incontro alla morte anche se ti penti di aver tagliato la corda



Si, quello è il peccato che porta alla morte. Ma il problema non è un peccato specifico ma il "recidere la corda" che ti salva dalla morte.


La Bibbia (e il buon senso) insegna che ci sono peccati che non portano alla morte



Certo, nessun peccato porta alla morte finché stai attaccato a Gesù, ma qualunque peccato porta alla morte, perché non riponi più fede in Cristo...


è come tagliare la corda e fare un volo di 3 metri, in questo modo molto probabilmente non muori, ma ti fai male rompendoti una gamba, un braccio, ecc...



Non leggo questa distinzione nelle Scritture... oppure come fai tu scambiamo il peccato, che è cosa seria per le Scritture, con atti di scortesia. Devi ancora farmi vedere un versetto con un elenco di questi peccati di cui possiamo non pentirci e praticare senza problema volontariamente e deliberatamente. Mettersi le dita nel naso? Ma per piacere con prenderci in giro!

Shalom
[Modificato da barnabino 27/06/2019 13:03]
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27/06/2019 13:04
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
VVRL, 27/06/2019 11.53:


Questa è la solita dimostrazione che i compagniucci di rete non si sbagliano sul tuo conto:
Quelli infatti che sono stati una volta illuminati,e che hanno gustato il dono celeste, che sono diventati partecipi dello spirito santo 5 e hanno gustato l’eccellente parola di Dio e le potenze del sistema di cose* futuro, 6 ma che si sono allontanati,f non possono assolutamente essere di nuovo indotti al pentimento, perché per conto loro mettono il Figlio di Dio un’altra volta al palo e lo espongono alla vergogna
In italiano, essere indotto al pentimento, significa essere convinto da qualcuno a pentirsi, ma ciò non esclude che il ravvedimento possa accadere di propria sponte. Paradossalmente è esattamente la logica che sta dietro la pratica della scomunica, non parlate più con i vostri disassociati, non praticate quindi nessun convincimento verso chi ha lascato la retta via, ma questo non esclude che questi fratelli possano tornare, giusto? Come fai a non sapere questi fondamenti della tua fede?





[SM=g7405] [SM=x1910950]


questa è la dimostrazione che non conosci le Scritture.
Coloro che ‘praticano il peccato volontariamente’ dopo aver acquistato accurata conoscenza della verità (Ebrei 10:26-27) non hanno più la possibilità di pentirsi, poiché hanno rifiutato lo scopo stesso per cui il Figlio di Dio è morto e si sono così uniti a coloro che lo condannarono a morte.
Questo dice la Scrittura e secondo la Scrittura è impossibile che costoro siano ravvivati a pentimento, come è scritto in Ebrei 6:4-6.
E' il peccato imperdonabile, contro lo spirito santo, come dice Gesù.
Il disassociato è diverso, perchè quando viene riaccolto questo accade perchè vi è stato un sincero pentimento e un abbandono della pratica del peccato (e non si sta parlando del peccato contro lo spirito santo), quindi sei in errore come sempre.
Del resto, puoi segnalarmi un solo passo neotestamentario in cui un cristiano "di propria sponte", dopo aver peccato deliberatamente e consapevolmente contro lo spirito santo, si sia ravvivato a pentimento?
Se lo conosci segnalamelo..
Ti rammento cosa dice Pietro in 2 Pietro 2:20-22....
[SM=g27987]

Saluti, a domani




[SM=g1944981]


[Modificato da Aquila-58 27/06/2019 13:09]
27/06/2019 13:05
 
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Re: Re:
Angelo Serafino53, 27/06/2019 12.35:



Per questo dico
scusa VVRL

se sei sicuro che esiste il purgatorio dicci la scrittura una sola

esplicita

altrimenti leggiti Platone il Gorgia se ti piace il purgatorio

Nel frattempo
mi vuoi spiegare questa "asta" di preghiere alle anime ?

Coroncina alla Madre di Dio, Corredentrice del mondo (per liberare 50.000 anime dal Purgatorio)
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Però non possiamo stare sempre a ripetere le stesse cose. Secondo la lettura che faccio io del NT, il Purgatorio, come luogo di raccolta dei morti, io lo vedo nell'Ades di Rivelazione 20.Conosco già la tua risposta, dato che per te anche i giusti e i santi vanno nell'Ades, ma nel contesto di Rivelazione non è così, i santi alla morte vanno in Cielo dato che sono visti davanti al trono e sotto l'altare (Riv 6:9), i malvagi vengono radunati nel mare e quindi rimane un terzo gruppo di morti che sono coloro che hanno la possibilità di scampare al giudizio dello stagno di fuoco nel Giudizio Universale. Sarà la quinta volta che scrivo lo stesso concetto, non sarebbe il caso di cambiare domanda?

27/06/2019 13:07
 
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Però non possiamo stare sempre a ripetere le stesse cose. Secondo la lettura che faccio io del NT, il Purgatorio, come luogo di raccolta dei morti, io lo vedo nell'Ades di Rivelazione 20



Peccato che Rivelazione lo chiami "inferno". Che fai, cambi le parole a tuo piacimento? La VVRL-Theologie prevede di attribuire alle parole il significato che più ci fa comodo?

Shalom [SM=g7405]
[Modificato da barnabino 27/06/2019 13:09]
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27/06/2019 13:08
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 27/06/2019 13.04:




[SM=g7405] [SM=x1910950]


questa è la dimostrazione che non conosci le Scritture.
Coloro che ‘praticano il peccato volontariamente’ dopo aver acquistato accurata conoscenza della verità (Ebrei 10:26-27) non hanno più la possibilità di pentirsi, poiché hanno rifiutato lo scopo stesso per cui il Figlio di Dio è morto e si sono così uniti a coloro che lo condannarono a morte.
Questo dice la Scrittura e secondo la Scrittura è impossibile che costoro siano ravvivati a pentimento, come è scritto in Ebrei 6:4-6.
E' il peccato imperdonabile, contro lo spirito santo, come dice Gesù.
Il disassociato è diverso, perchè quando viene riaccolto questo accade perchè vi è stato un sincero pentimento e un abbandono della pratica del peccato, quindi sei in errore come sempre.

Saluti, a domani




Quindi tu, se domani commetti adulterio, sapendo che è un peccato gravissimo, non hai possibilità di pentirti e il tuo destino è segnato per sempre?
In generale tutti i battezzati TdG una volta disassociati non possono più tornare indietro con il pentimento?
Perdonami, ma se ho capito bene come si fa a dire che non siete fanatici?

27/06/2019 13:10
 
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Re:
barnabino, 27/06/2019 13.07:


Però non possiamo stare sempre a ripetere le stesse cose. Secondo la lettura che faccio io del NT, il Purgatorio, come luogo di raccolta dei morti, io lo vedo nell'Ades di Rivelazione 20



Peccato che Rivelazione lo chiami "inferno". Che fai, cambi le parole a tuo piacimento? La VVRL-Theologie prevede di attribuire alle parole il significato che più ci fa comodo?

Shalom [SM=g7405]



Quindi Gesù quando è morto è andato all'inferno?
27/06/2019 13:12
 
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Caro VVRL,


Quindi Gesù quando è morto è andato all'inferno?



Certo, ci è stato tre giorni prima di essere risorto. Per te ò andato in purgatorio perché ha trattato scortesemente i farisei?

Shalom
[Modificato da barnabino 27/06/2019 13:12]
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