VVRL, 05/03/2013 13:17:
Vedi perchè mi arrabbio? Quante volte te l' ho spiegato? Non si contano più! I versetti 6 e 7 sono congiunti tra loro dalla particella alla, "ma". "Vuotò se stesso", attenzione! "SE STESSO", significa ciò che era. Non viene detto "abbandonò ciò che aveva" ma "vuotò se stesso", ciò che era realmente. E ciò che era realmente è descritto nel versetto precedente a chiare lettere!
Devo ripeterlo di nuovo?
Vedi, io ho fatto l'insegnante nella mia vita. Quando gli alunni non capivano, rispiegavo il concetto con altre parole. Anche se la colpa è mia di non aver capito cosa volessi dire, non ti pare che il mio sia un buon consiglio?
Scusami, ma se io ho una scatola piena di oggetti e la vuoto, la scatola finisce di essere tale? Non credi che stai forzando il senso del termine?
Gesù invece si vuotò di tutte quelle che erano le prerogative che aveva, rimanendo veramente senza nulla di quello che aveva in cielo, ma rimanendo comunque quello che era prima.
MA STAI SCHERZANDO O COSA?
hos en morfei theou huparchon ouch harpagmon hegesato to einai isa theoi,
Filipp. 2:7
alla heauton ekenosen morfen doulou".
Qui caro mio viene detto che Cristo era "in forma di Dio esistente" ma "non rapina reputò l' essere uguale a Dio, ma (
alla) se stesso vuotò forma di schiavo avendo preso...".
Ora chi era Cristo, secondo il versetto 6? Era qualcuno che esisteva nella forma di Dio....ma vuotò se stesso.
Non si dice da nessuna parte che Cristo si vuotò delle prerogative che aveva anche perchè nel testo non si parla in nessun modo di prerogative che solo tu leggi, ma di forma di Dio e di svuotare se stesso. Se stesso è Colui che è descritto in Filipp. 2:6, cioè un Essere che esisteva nella forma di Dio.
E' esattamente come quando Gesù disse: "Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso..." (Marco 8:34)....non di dice di abbandonare i suoi averi (confronta Luca 14:33 o Mt. 19:21) ma di rinnegare se stessi, ciò che si è, sulla base di quel contesto.
Ora, il contesto di Filipp, 2:6-7 parla di Uno, il Cristo preesistente, che
è in forma di Dio esistente e che non rapina reputò l' essere uguale a Dio ma vuotò se stesso......il "se stesso" deve essere riferito a ciò che è detto nel versetto precedente, a ciò che Cristo preesistente era, vale a dire qualcuno che esisteva in forma di Dio e che svuota se stesso,
in primis di ciò che realmente era, cioè qualcuno esistente in forma di Dio.
Mi dispiace...
VVRL, 05/03/2013 13:17:
ma Cristo non poteva farsi uguale in sostanza o natura di schiavo (un' affermazione senza senso!) perchè in tal modo sarebbe stato a tutti gli effetti un uomo peccatore, ma non lo fu come sappiamo.....questo indica che essere "in forma di" non significa sostanza o natura divina o di schiavo (affermazione senza senso) ma assumere un modus di esistenza che non lo rende in sostanza o natura in toto come un uomo ma simile ad un uomo dato che l' essere simile agli uomini è accostato a forma di schiavo..parimenti "forma di Dio" non indica natura o sostanza divina di cui non ci si può in alcun modo svuotare (chi è Dio Onnipotente non può cessare di esserlo) ma altro...e cosa significa per il Cristo preesistente esistere in forma di Dio l'ho già spiegato centomila volte e non vado certo a ripetere...
E no caro Aquila, stai facendo confusione. Se dici che Gesù rinunciò al suo stato preesistente, stai dicendo che rinunciò alla sua "natura" spirituale, poichè affermi che Gesù non possedeva più nulla di quello che era in cielo. Quindi al più per forma bisogna intendere natura/stato spirituale;
ovvio che rinunciò alla sua natura spirituale, divenne simile agli uomini! Ma "forma di Dio" (e te lo sto spiegando da quaranta pagine!) non significa solo essere un
Essere (scusa il gioco di parole) spirituale, ma molto di più.....
VVRL, 05/03/2013 13:17:
ora secondo la tua logica assunse la forma di schiavo, come quindi stato o modo di essere, pertanto non possiamo che parlare di natura perchè esiste solo in quello stato di schiavo e a detta tua dovrebbe anche essere peccatore. Mi dispiace ma il ragionamento non fila affatto per l'ovvia incongruità.
Adesso apriti cielo....vedo già il fuoco dei tuoi occhi!!!!
oh, ma certo che
Se forma di schiavo significa natura o sostanza di schiavo, questo significa che assumendo la forma o sostanza di schiavo (affermazione ridicola!) Egli assunse la natura o sostanza di un uomo peccatore ma sappiamo che così non è, perchè Gesù era senza peccato!
Quindi questo rende chiaro ulteriormente che non si sta parlando di natura o sostanza di schiavo (affermazione ridicola!) ma di
modus di esistenza di schiavo, quindi
en homoiomati anthropon, cioè
in somiglianza degli uomini, non
come gli uomini per il fatto che Cristo era senza peccato. Non si parla quindi di natura o sostanza ma di un modus di esistere e parimenti, la medesima cosa va intesa per morfei theou, forma di Dio, che non significa privilegio perchè morphè non ha quel significato e non significa neppure natura o sostanza divina, banalmente perchè chi condivide interamente la stessa natura o sostanza del Padre è a sua volta Dio Onnipotente
e chi è Dio Onnipotente non può un alcun modo cessare di esserlo.
Tutto questo indica che le espressioni forma di Dio e forma di schiavo non possono essere intese come privilegio o natura o sostanza divina o di schiavo (?????) ma si sta parlando di altro, di due diversi modi di esistenza, uno celeste e nella gloria divina accanto al Padre e nel seno del Padre e l' altro nella forma di schiavo a cui fa seguito l' affermazione "in somiglianza degli uomini" che indica che non si è in natura o sostanza schiavo ma che si è assunto un modus di esistenza carnale ("
schemati heuretheis hos anthropos", alla lettera "
in figura (o in aspetto, come legge la CEI) essendo stato trovato come uomo") e nella forma di schiavo, che indica un modo di esistenza che lo porterà poi a umiliare se stesso, Filipp. 2:8.
Mi dispiace...
VVRL, 05/03/2013 13:17:
ma sei tu che non hai capito una cicca e vorrai scusarmi!
Noi dobbiamo dare l' intendimento del passo sulla base dei sostantivi presenti, vedendo il loro significato e la loro applicazione biblica.
Io non sto accostando Gesù ad Adamo o a Satana, ti sto dicendo che sulla base dei versetti 6 e 7 e dei sostantivi usati non si può dar altra lettura che questa: benchè esistesse nella forma di Dio (non sostanza o natura, come visto) non prese in considerazione di usurpare il ruolo monarchico del Padre con le prerogative esclusive che spettano a un monarca, cosa che fecero uomini e esseri spirituali (si pensi a Satana che pretende l' adorazione!) ma che l' Unigenito Figlio che è nel seno del Padre non pensò mai di fare!
Ciao.
Mi dispiace, il profilo di quello che dici resta sembre basso. Io mi traggengo la mia intepretazione: Gesù fu veramente umile in quanto era uguale a Dio (ammettiamo pure solo in senso funzionale)
ma è qui che sbagli e te lo abbiamo detto tutti! Cosa significa essere uguale in senso funzionale
quando TUTTI ti abbiamo detto che il Figlio non è manco lontanamente uguale al Padre in senso funzionale o economico! Allora di che eguaglianza stai parlando, di grazia??????
VVRL, 05/03/2013 13:17:
è rinunciò a tutti i privilegi che questa uguaglianza comportava. Abbi quanto meno il rispetto per la mia posizione, anche se non la condividi.
ma ho il massimo rispetto per la tua posizione, ci mancherebbe, ma non è possibile condividerla neppure lontanamente perchè in Filipp. 2:6-7 non si sta parlando di privilegi e inoltre il Cristo preesistente come ti ho detto e come ti hanno detto tutti non aveva alcuna eguaglianza funzionale o economica con il Padre!
Ciao.