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CRUCIFIXION IN ANTIQUITY

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2018 21:12
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01/09/2010 15:16
 
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Caro Polymetis,

Come al solito con te la discussione scade sempre a livello di pettegolezzo... [SM=g7642]


Si può facilmente mostrare che i traduttori deve NWT sono perfettamente d'accordo con la Watch Tower sul significato dell'espressione "palo di tortura"



Quello che è importante non è se il comitato sia o meno "d'accordo" con la WTS sul significato di "palo di tortura", cosa che di per sé non significa nulla, dato che anche i traduttori della CEI possono essere d'accordo con la tradizione cattolica sul significato di "croce" senza che nessuno si strappi le vesti o gridi come una gallina isterica, ma se semanticamente "palo di tortura" intersechi legittimamente il campo semantico di stauros meglio, peggio o esattamente come "croce" e se comunichi correttamente il senso del testo in questione. Il resto sono solo insinuazioni che lasciano il tempo che trovano e non hanno nulla a che pare con il problema traduttivo.


Infatti la traduzione della NWT è stata compiuta negli anni 50, e dunque il 1969 è più vicino a questi fatti che il 1985. Per sapere cosa pensava davvero il comitato di traduzione dobbiamo rifarci a fonti il più vicino possibile agli anni ‘50



Mi pare che tu stia rasentando il ridicolo con queste affermazioni... tanto più che non sappiamo se fosse stato il comitato a scegliere al didascalia dell'immagine o solo la redazione, da nessuna parte si dice che la crux simplex illustrata da Giusto Lipsio fosse uguale a quella su cui morì Cristo, e comunque anche se fosse al comitato, nella revisione, non è sfuggito l'errore che è stato corretto.


La risposta di Felio a questo proposito è emblematica del suo modo di architettare castelli di carta sorretti dal nulla



A castelli di carte non si può che rispondere con castelli di carte...


Voglio dire che il nipote del presidente F. Franz in persona, e membro del comitato direttivo esattamente come il suo zio più importante, cioè R. Franz, ci comunica che la TNM ha avuto proprio il presidente Franz come suo principale autore, e che Knorr stesso era all'interno del comitato



Appunto, siamo a livello di pettegolezzo della portinaia, e solo tu puoi credere che Franz da solo (dato che gli altri membri del CD dell'epoca non vantavano e possedevano alcuna conoscenza tale da permettere un lavoro di traduzione praticamente privo di errori grammaticali e sintattici) possa aver tradotto dal greco, dall'ebraico e dall'aramaico, abbia compiuto scelte di critica testuale, abbia deciso dove ripristinare il Nome, abbia corretto tutto il lavoro e preparato le note, tanto più che non conosceva bene l'ebraico. Se lo ha fatto con quella qualità era solo un genio davanti a cui dovremmo solo che inchinarti!


Possiamo dunque dire semmai che il cambiamento apportato nel 1985, quando secondo Felio non sarebbero più esistiti Franz e Knorr, sarebbe un allontanamento dei voleri del comitato, una volta spariti i suoi membri, piuttosto che un adeguamento ai voleri del comitato.



Semplicemente, a meno di non avere informazioni precise, e non escludo che Felio possa averle, perché non sono misteri per nessuno e chi con i traduttori è in confidenza gli può benissimo parlare, non siamo autorizzato a fare alcuna ipotesi, quello che sappiamo è solo che il comitato nel 1984 decise che quella didascalia era inaccettabile.


dava l'idea ingannevole che Giustino Lipsio sostenesse che Cristo fosse morto su uno stauros a forma di palo



Se la didascalia era "questo è il modo in cui Gesù fu messo al palo" non direi sostenesse l'idea che in quell'illustrazione Giusto Lipsio avesse rappresentato Gesù. E comunque la KIT modifica anche il testo, a proposito dell'illustrazione della crux simplex non dice più "questo è il modo in cui Gesù fu messo al palo" ma corregge e dice solo che l'illustrazione mostra "un simile strumento di tortura".

Insomma, tutto il paragrafo sta solo dicendo che anche la parola crux, da cui poi deriva l'italiano croce, proprio come stauros non era impiegata per indicare specificamente due legni incrociati, ma anche un solo legno, come illustrato da Giusto Lipsio.


ci fu un piccolo scandalo, che ancora oggi tiene banco a Radio Maria e nei forum



Ah, beh, se tiene banco a Radio Maria, allora...


Gli stessi che ci dicono che la croce assomiglia ad una tau ci dicono anche che è perché ha due braccia orizzontali, e dunque sono essi stessi a spiegarci l’immaginario cristiano…



E' perfettamente inutile che ci porti l'esempio di un autore cristiano che verso il 130 afferma che lo stauros di Cristo aveva forma di T. Non stiamo discutendo se lo stauros potesse avere forma di T, o di + o altro ancora, sappiamo bene che la tradizione ha selezionato quella forma, ma non esiste nessuna base per pensare che qualunque stauros avesse quella forma, né in base a quello stabilire che nel I secolo la parola stauros denotasse una forma particolare.

La TNM è ben conscia che la tradizione cristiana ha portato nel corso del tempo la parola stauros e crux a connotare una forma ben precisa,
semplicemente il traduttore dice che di per sé stauros e crux non indicano quella forma, e quindi che salvo diversa indicazione del testo ci si deve attenere alla sola scrittura ed al senso fondamentale di stauros.

Shalom
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