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Esodo 3:14 - "IO SONO"?

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2019 14:11
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18/07/2019 15:45
 
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Re:
barnabino, 18/07/2019 13.31:



Ignorante, la LXX per riferirsi a Geova non usa il presente ego eimi ma usa ho on [l'essente] cosa che fa anche il NT in alcuni passi.


Infatti chi ha detto questo? Sto solo dicendo che nella LXX si usa un presente.



Si, e allora?


Allora Dio è l'essente sempre, ieri, oggi e domani, pertanto essendo un'azione che non si conclude mai lo traduci con il presente e non con il futuro.


Chiedilo alla "quasi totalità dei traduttori", certamente è una traduzione scorretta sia del TE che della LXX.


Traduzione scorretta quella della CEI e della LXX per quale motivo se l'imperfetto ebraico si può anche tradurre al presente per le azioni che non si concludono? Dire che Geova è l'essente è un'azione che si concluse mai? No, quindi è giusto rendere con il presente. La scelta della TNM è semplicemente ridicola perché se Geova sarà colui che vuole essere domani, oggi che cosa è? Mah




18/07/2019 16:25
 
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Caro VVRL,


Infatti chi ha detto questo? Sto solo dicendo che nella LXX si usa un presente



Ma nella LXX non si usa il presente, ignori talmente l'argomento che non ti rendi neppure conto dell'errore.


Allora Dio è l'essente sempre, ieri, oggi e domani, pertanto essendo un'azione che non si conclude mai lo traduci con il presente e non con il futuro



E che ce ne frega? Qui non stiamo diquisendo sulla concezione ellenistica della divinità nella LXX ma se la locuzione "ego eimi" si applica a Geova e la risposta è no.


Traduzione scorretta quella della CEI e della LXX per quale motivo se l'imperfetto ebraico si può anche tradurre al presente per le azioni che non si concludono?



Ma la LXX non traduce affatto con il presente e la CEI in ossequio alla Vulgata può benissimo rendere con "io sono" ma non trasmette correttamente il senso dell'imperfetto.


La scelta della TNM è semplicemente ridicola perché se Geova sarà colui che vuole essere domani, oggi che cosa è?



Ricolo detto da un ignorante in fatto di ebraico come te è un complimento. Resta il fatto che è ridicolo (questo sì) accostare "ego eimi" con Esodo 3,14 sulla base di come traduce in italiano la CEI.

Shalom
[Modificato da barnabino 18/07/2019 16:30]
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
18/07/2019 16:27
 
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Re: Re:
VVRL, 18/07/2019 15.45:

barnabino, 18/07/2019 13.31:



Ignorante, la LXX per riferirsi a Geova non usa il presente ego eimi ma usa ho on [l'essente] cosa che fa anche il NT in alcuni passi.


Infatti chi ha detto questo? Sto solo dicendo che nella LXX si usa un presente.



Si, e allora?


Allora Dio è l'essente sempre, ieri, oggi e domani, pertanto essendo un'azione che non si conclude mai lo traduci con il presente e non con il futuro.


Chiedilo alla "quasi totalità dei traduttori", certamente è una traduzione scorretta sia del TE che della LXX.


Traduzione scorretta quella della CEI e della LXX per quale motivo se l'imperfetto ebraico si può anche tradurre al presente per le azioni che non si concludono? Dire che Geova è l'essente è un'azione che si concluse mai? No, quindi è giusto rendere con il presente. La scelta della TNM è semplicemente ridicola perché se Geova sarà colui che vuole essere domani, oggi che cosa è? Mah








leggiti il post 972

18/07/2019 18:01
 
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Re: Re: Re: o "Io Diverrò - Ciò Che Scelgo" e "Io Mostrerò d'Essere Ciò Che Mostrerò d'Essere"?
VVRL, 18/07/2019 10.52:





E' facile da spiegare.
E' la LXX che traduce εγω ειμι ο ων, ego eimi ho on, cioè a dire io sono l' essente

Quindi la LXX usa il presente della CEI e non il futuro della TNM.





l' imperfetto ebraico si può tradurre sia con il futuro che con il presente.
Infatti Aquila, Teodozione e Simmaco tradussero con il futuro e non erano proprio degli sprovveduti [SM=g27987]

VVRL, 18/07/2019 10.52:




L' ebraico qui ha אֶהְיה אֲשׁר אֶהְיה che è all' imperfetto, che in ebraico si traduce generalmente con il futuro, infatti così אֶהְיה viene tradotto da tutte le Bibbie, per esempio in Esodo 3:12!

Spiegalo meglio. L'imperfetto ebraico rende un'azione che non è finita. Il futuro chiaramente rientra in questa casistica, come in questa fattispecie rientrano tutte le azione al presente non concluse, come nel caso di Esodo 3:14.




l' imperfetto ebraico indica un' azione incompiuta o in via di compimento


VVRL, 18/07/2019 10.52:




Quindi noi "non neghiamo l' io sono", semplicemente non possiamo sceglierci la traduzione che più ci garba....


E allora perchè la quasi totalità delle Bibbi rende "io sono"?



ritengo per ragioni teologiche e comunque ci sono molte versioni, anche antiche come visto, che rendono al futuro


VVRL, 18/07/2019 10.52:



Infatti, Geova è un Dio di azione, non un Dio che si limita ad attestare la propria esistenza.


Ma nn è neanche un dio che oggi non è per essere solo un domani. Non ci vuole molto per capirlo. Dire che io sarò l'essente significa che oggi non sono l'essente, ti pare possibile?




non ci vuole molto a capire che Esodo 3:14, con il suo imperfetto, ci vuole invece evidenziale che GEOVA, che è da sempre e per sempre (Salmo 90:2), è un Dio di azione che realizza immancabilmente il suo proposito, divenendo ogni cosa che vorrà.
Ma forse è un concetto difficile da capire per te [SM=g27987]
Te lo spiega bene l' Apocalisse:

ho on kai ho en kai ho erchomenos (Apocalisse 1:4)

Stammi bene

[Modificato da Aquila-58 18/07/2019 18:10]
18/07/2019 18:13
 
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Re:
barnabino, 18/07/2019 16.25:





Ma nella LXX non si usa il presente, ignori talmente l'argomento che non ti rendi neppure conto dell'errore.


Veramente è Aquila che ha detto che riporta il presente.



E che ce ne frega? Qui non stiamo diquisendo sulla concezione ellenistica della divinità nella LXX ma se la locuzione "ego eimi" si applica a Geova e la risposta è no.


Barnabino ti senti bene? A parte che stiamo disquisendo sulla diatriba presente vs futuro, se ego eimi non si riferisci a Geova a chi si riferisce, a Mosè? Mah

la CEI in ossequio alla Vulgata può benissimo rendere con "io sono" ma non trasmette correttamente il senso dell'imperfetto.


E' incredibile il tuo grado di ignoranza. Te l'ho spiegato prima, possibile che non capisci un tubo di quello che ti viene detto?
L'imperfetto ebraico indica un'azione che non si conclude, quindi può essere reso al futuro (ovvio che il futuro non può mai considerarsi concluso dato che deve accadere) e al presente per tutte le azioni che non si concludono. Se io dico che magio la mela, in ebraico lo rendo con l'imperfetto perché sto descrivendo un'azione che non si è conclusa.



Ricolo detto da un ignorante in fatto di ebraico come te è un complimento. Resta il fatto che è ridicolo (questo sì) accostare "ego eimi" con Esodo 3,14 sulla base di come traduce in italiano la CEI.


Dalle mie parti si dice che hai detto il nulla mischiato con il niente. Sei talmente ignorante che mi sembra evidente che ignori totalmente l'argomento.



18/07/2019 18:23
 
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Re: Re: Re: Re: o "Io Diverrò - Ciò Che Scelgo" e "Io Mostrerò d'Essere Ciò Che Mostrerò d'Essere"?
Aquila-58, 18/07/2019 18.01:


ritengo per ragioni teologiche e comunque ci sono molte versioni, anche antiche come visto, che rendono al futuro


Certo che sei forte tu, prima dici che l'imperfetto ebraico si può rendere sia con il presente che con il futuro e poi osi dire che la CEI, nell'usare il presente, lo fa per ragioni teologiche?
Ma quello che posti lo leggi?



non ci vuole molto a capire che Esodo 3:14, con il suo imperfetto, ci vuole invece evidenziale che GEOVA, che è da sempre e per sempre (Salmo 90:2), è un Dio di azione che realizza immancabilmente il suo proposito, divenendo ogni cosa che vorrà.


Appunto, se Geova è da sempre e per sempre cosa deve diventare domani che non sia già ieri e oggi? Pensi forse che possa invecchiare come te?

Ma forse è un concetto difficile da capire per te [SM=g27987]
Te lo spiega bene l' Apocalisse:

ho on kai ho en kai ho erchomenos (Apocalisse 1:4)


E' difficile per invece difendere le sviste della TNM mi sa....





18/07/2019 18:26
 
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Caro VVRL,


Veramente è Aquila che ha detto che riporta il presente



L'errore tipico di chi è incompetente, qualunque cosa uno scriva tu ci credi.


se ego eimi non si riferisci a Geova a chi si riferisce, a Mosè?



Ignorante tre volte, nella LXX ego eimi sono banalmente soggetto e copula, l'autodefinizione di Dio invece è il predicato.


L'imperfetto ebraico indica un'azione che non si conclude, quindi può essere reso al futuro (ovvio che il futuro non può mai considerarsi concluso dato che deve accadere) e al presente per tutte le azioni che non si concludono



Si, e allora? Qui non stiamo discutendo della traduzione italiana di un verbo ebraico ma di "ego eimi" in Esodo 3:14 come autodefinizione divina.


Dalle mie parti si dice che hai detto il nulla mischiato con il niente



Che detto da te resta sempre un complimento visto che non riesci neppure a capire di che cosa stiamo parlando.

Shalom


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18/07/2019 18:35
 
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Caro VVRL,


Certo che sei forte tu, prima dici che l'imperfetto ebraico si può rendere sia con il presente che con il futuro e poi osi dire che la CEI, nell'usare il presente, lo fa per ragioni teologiche?



In italiano il presente è un tempo del modo indicativo e la sua forma viene detta perfettiva poiché i fatti si svolgono nel momento in cui si parla. Vedi tu se è la più adatta per esprimere l'imperfetto ebraico dove invece "la caratteristica fondamentale di tutti gli imperfetti è l’incompletezza che si esprime o con una forma progressiva o con una forma frequentativa". Comunque la questione è priva di pertienza perché non parliamo dell'italiano della CEI o della TNM ma di ebraico e greco del testo masoretico, del NT e della LXX.


E' difficile per invece difendere le sviste della TNM mi sa....



E quale sarebbe la svista in Apocalisse 1,4? Inutile buttarla in rissa, lo sappaimo che sei alla frutta.

Shalom
[Modificato da barnabino 18/07/2019 18:36]
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18/07/2019 18:37
 
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Re: Re: Re: Re: Re: o "Io Diverrò - Ciò Che Scelgo" e "Io Mostrerò d'Essere Ciò Che Mostrerò d'Essere"?
VVRL, 18/07/2019 18.23:

Aquila-58, 18/07/2019 18.01:


ritengo per ragioni teologiche e comunque ci sono molte versioni, anche antiche come visto, che rendono al futuro


Certo che sei forte tu, prima dici che l'imperfetto ebraico si può rendere sia con il presente che con il futuro e poi osi dire che la CEI, nell'usare il presente, lo fa per ragioni teologiche?
Ma quello che posti lo leggi?




certo, ma il tuo cervellino non arriva a capire che il futuro è la prima opzione, come leggo nel mio testo di grammatica ebraica e infatti il presente, a nostro parere, non rende completamente il significato di quell' ego eimi ho on



VVRL, 18/07/2019 18.23:




non ci vuole molto a capire che Esodo 3:14, con il suo imperfetto, ci vuole invece evidenziale che GEOVA, che è da sempre e per sempre (Salmo 90:2), è un Dio di azione che realizza immancabilmente il suo proposito, divenendo ogni cosa che vorrà.


Appunto, se Geova è da sempre e per sempre cosa deve diventare domani che non sia già ieri e oggi? Pensi forse che possa invecchiare come te?




ma immagini di essere simpatico?
Dio realizza il suo proposito gradualmente, non ti pare?
Un bambino neonato lo capirebbe


VVRL, 18/07/2019 18.23:




Ma forse è un concetto difficile da capire per te [SM=g27987]
Te lo spiega bene l' Apocalisse:

ho on kai ho en kai ho erchomenos (Apocalisse 1:4)


E' difficile per invece difendere le sviste della TNM mi sa....








e dove sarebbe la "svista" della TNM?

Puoi evidenziarmela?


[SM=g27987]
18/07/2019 18:38
 
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Re:
barnabino, 18/07/2019 18.35:

Caro VVRL,


Certo che sei forte tu, prima dici che l'imperfetto ebraico si può rendere sia con il presente che con il futuro e poi osi dire che la CEI, nell'usare il presente, lo fa per ragioni teologiche?



In italiano il presente è un tempo del modo indicativo e la sua forma viene detta perfettiva poiché i fatti si svolgono nel momento in cui si parla. Vedi tu se è la più adatta per esprimere l'imperfetto ebraico dove invece "la caratteristica fondamentale di tutti gli imperfetti è l’incompletezza che si esprime o con una forma progressiva o con una forma frequentativa". Comunque la questione è priva di pertienza perché non parliamo dell'italiano della CEI o della TNM ma di ebraico e greco del testo masoretico, del NT e della LXX.


E' difficile per invece difendere le sviste della TNM mi sa....



E quale sarebbe la svista in Apocalisse 1,4? Inutile buttarla in rissa, lo sappaimo che sei alla frutta.

Shalom




ogni discussione con questo "cristiano" viene da costui trasformata in rissa...evidentemente è quello che gli ha insegnato la sua "chiesa"

18/07/2019 18:45
 
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ogni discussione con questo "cristiano" viene da costui trasformata in rissa...evidentemente è quello che gli ha insegnato la sua "chiesa"



Strategia... la butta in rissa perché non ha argomenti ed è alla frutta.

Shalom
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19/07/2019 09:51
 
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Re: Re:
Aquila-58, 18/07/2019 18.38:




ogni discussione con questo "cristiano" viene da costui trasformata in rissa...evidentemente è quello che gli ha insegnato la sua "chiesa"


Vedo che ti piace invertire la realtà delle cose!!
Io cerco sempre il dialogo esegetico e non sono certo come l'inqualificabile Simon che, non capendo nulla di esegesi, sa solo insultare. Questo è cristianesimo vero?
Ho fatto una domanda precisa per cercare di farti capire che la scelta del futuro della TNM è semplicemente sbagliata.
Se Geova sarà quel che vuole essere in un tempo futuro (l'uso appunto del futuro e non del presente questo suggerisce)nell'oggi in cui parla a Mosè Geova che cosa era di diverso da quello che un giorno diventerà? Puoi rispondere puntualmente in modo sensato con la tua tesi di partenza? Ti dico questo perché se citi passi dove si vede che Geova è sempre lo stesso, ti dai la zappa sui piedi, dando ragione al "presente" della CEI che suggerisce appunto l'idea dell'immutabilità di ciò che è Dio sempre. Il futuro invece presuppone un cambiamento che non si addice appunto a YHWH. E' inutile che cambi discorso con ciò che farà Geova, in Esodo si usa il verbo essere e non il verbo fare.

19/07/2019 10:13
 
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Caro VVRL,


Ho fatto una domanda precisa per cercare di farti capire che la scelta del futuro della TNM è semplicemente sbagliata



A parte che l'imperfetto in genere è reso con il futuro ma qui non è in discussione la traduzione in italiano di Esodo 3,14 ma la relazione con il greco "ego eimi".


Il futuro invece presuppone un cambiamento che non si addice appunto a YHWH



Questo è già un pregiudizio teologico (che segue l'ho on della LXX) sulla base di influenze filosofiche olatoniste e pitagoriche, perché il verbo in sé presuppone invece proprio una dinamicità, un cambiamento, non dell'essere di Dio ma della sua azione verso l'umanità: egli diviene e fa diverire ogni cosa per il bene.


in Esodo si usa il verbo essere e non il verbo fare



Se fossi un minimo informato sapresti stiamo parlando di un dibattito tra esperti che dura da secoli, ma più che il verbo "essere" all'imperfetto dovremmo rendere il verbo "divenire"

Shalom

[Modificato da barnabino 19/07/2019 10:19]
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
19/07/2019 10:13
 
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Re: Re: Re:
[SM=g27987]

VVRL, 19/07/2019 09.51:

Vedo che ti piace invertire la realtà delle cose!!
Io cerco sempre il dialogo esegetico e non sono certo come l'inqualificabile Simon che, non capendo nulla di esegesi, sa solo insultare. Questo è cristianesimo vero?




no, tu non fai altro che insultare sia noi che la Congregazione Cristiana, mettiti una mano sulla coscienza e ognuno riconosca i propri errori


VVRL, 19/07/2019 09.51:


Ho fatto una domanda precisa per cercare di farti capire che la scelta del futuro della TNM è semplicemente sbagliata.
Se Geova sarà quel che vuole essere in un tempo futuro (l'uso appunto del futuro e non del presente questo suggerisce)nell'oggi in cui parla a Mosè Geova che cosa era di diverso da quello che un giorno diventerà? Puoi rispondere puntualmente in modo sensato con la tua tesi di partenza? Ti dico questo perché se citi passi dove si vede che Geova è sempre lo stesso, ti dai la zappa sui piedi, dando ragione al "presente" della CEI che suggerisce appunto l'idea dell'immutabilità di ciò che è Dio sempre. Il futuro invece presuppone un cambiamento che non si addice appunto a YHWH. E' inutile che cambi discorso con ciò che farà Geova, in Esodo si usa il verbo essere e non il verbo fare.




[SM=g7405]

ma sei uno spasso!
Che Dio sia immutabile è scritto a chiare lettere in Giacomo 1:17, ma Geova ha anche un proposito che porta avanti e che realizza gradualmente.
Naturalmente, la tua sconquassata esegesi non arriva a capire che Dio chiama le cose che non sono come se fossero (Romani 4:17), ergo le cose che non sono ancora accadute per lui lo sono già!
Insomma, un Dio di azione che non sta attestando solo l' esistenza e la sua immutabilità, ma anche la sua azione, infatti la stessa espressione la trovi due versetti più dietro, in Esodo 3:12, dove anche la tua Bibbia traduce l' imperfetto ebraico con il futuro.
Ma scusami, tu sei un esperto di ebraico?
Con quali credenziali ti presenti nel dire che un imperfetto non può essere tradotto con il futuro quando è scritto in tutti i manuali di grammatica ebraica che l' imperfetto può essere tradotto al futuro e al presente?

Ma chi credi di essere?
Non è che ti sei montato la testa, per caso?


[SM=g7405]
[Modificato da Aquila-58 19/07/2019 10:15]
19/07/2019 11:27
 
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Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 19/07/2019 10.13:






no, tu non fai altro che insultare sia noi che la Congregazione Cristiana, mettiti una mano sulla coscienza e ognuno riconosca i propri errori


Guarda, dire che accettate acriticamente tutto quello che vi viene insegnato anche quando contraddice la semplice logica umana non è un insulto. La dimostrazione di questo è proprio l'evidenza che non esiste una sola affermazione vostra in questo forum che il CD abbia sbagliato o che l'esegesi cattolica di qualche passo sia più convincente della vostra. Non date credito alla minima critica esegetica verso il CD, quello che è scritto nelle vostre pubblicazioni è vero per dogma e in quanto tale non può essere messo in discussione.



Che Dio sia immutabile è scritto a chiare lettere in Giacomo 1:17, ma Geova ha anche un proposito che porta avanti e che realizza gradualmente.


ma il proposito di Dio non ha nulla a che fare con il suo nome da dare al popolo. Questo è il contesto di Esodo 3:14 e non cosa farà Dio per la salvezza del suo popolo.

Naturalmente, la tua sconquassata esegesi non arriva a capire che Dio chiama le cose che non sono come se fossero (Romani 4:17), ergo le cose che non sono ancora accadute per lui lo sono già!


E questo cosa c'entra con il futuro che indica esattamente l'opposto.

Insomma, un Dio di azione che non sta attestando solo l' esistenza e la sua immutabilità, ma anche la sua azione, infatti la stessa espressione la trovi due versetti più dietro, in Esodo 3:12, dove anche la tua Bibbia traduce l' imperfetto ebraico con il futuro.


Chi mette in dubbio le meraviglie che in futuro farà Dio, ma non troviamo nel versetto 12 solo il verbo essere che non è reso al futuro, ma il verbo mostrare

Ma scusami, tu sei un esperto di ebraico?
Con quali credenziali ti presenti nel dire che un imperfetto non può essere tradotto con il futuro quando è scritto in tutti i manuali di grammatica ebraica che l' imperfetto può essere tradotto al futuro e al presente?


Io non ho mai detto che non può essere reso al futuro, sto solo dicendo che in questo contesto non ha senso renderlo al futuro perché è comico e grottesco.
Se la segretaria dell'avvocato mi chiede chi sono quando vado ad un appuntamento, io rispondo che sono VVRL e non che sarò VVRL. Se rispondo con il futuro la segretaria mi prende per matto.



19/07/2019 11:40
 
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Caro VVRL,


Io non ho mai detto che non può essere reso al futuro, sto solo dicendo che in questo contesto non ha senso renderlo al futuro perché è comico e grottesco



Non vedo né il comico né il grottesco, l'idea del verbo ebraico è proprio quella di dinamicità, un'azione che è in corso. Non ci vedp nulla di grottesco che il creatore agisca dinamicamente nella storia e divenga e faccia divenire quello che è per il bene. L'idea di un Dio immobile è già un'idea filosofica che la LXX sposa, ma non certo usando ego eimi che non c'entra nulla.

Shalom
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19/07/2019 11:47
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Senti, capisco che sei nervoso, ma riesci a quotare bene una buona volta?


VVRL, 19/07/2019 11.27:





no, tu non fai altro che insultare sia noi che la Congregazione Cristiana, mettiti una mano sulla coscienza e ognuno riconosca i propri errori


Guarda, dire che accettate acriticamente tutto quello che vi viene insegnato anche quando contraddice la semplice logica umana non è un insulto. La dimostrazione di questo è proprio l'evidenza che non esiste una sola affermazione vostra in questo forum che il CD abbia sbagliato o che l'esegesi cattolica di qualche passo sia più convincente della vostra. Non date credito alla minima critica esegetica verso il CD, quello che è scritto nelle vostre pubblicazioni è vero per dogma e in quanto tale non può essere messo in discussione.




la stessa cosa vale per i dogmi e il Magistero della chiesa.
Non si possono discutere i dogmi, non si può essere cattolico se non si è trinitario o se non si crede nella verginità perpetua di Maria o nell' Assunzione di Maria, tanto per citarne alcuni, quindi taci perché i tuoi insulti non sono solo contro il solito CD ma anche contro i singoli testimoni di Geova di questo forum e non costringermi a postarti tutti gli insulti che ci hai affibiato in questo 3D perché francamente non ho né il tempo né la voglia di farlo

VVRL, 19/07/2019 11.27:






Che Dio sia immutabile è scritto a chiare lettere in Giacomo 1:17, ma Geova ha anche un proposito che porta avanti e che realizza gradualmente.


ma il proposito di Dio non ha nulla a che fare con il suo nome da dare al popolo. Questo è il contesto di Esodo 3:14 e non cosa farà Dio per la salvezza del suo popolo.




ma in questo esatto contesto Geova afferma che gli israeliti avrebbero conosciuto il suo nome non da un semplice nome, ma dall' azione portata avanti da quell' Iddio che afferma di avere quel nome, leggi Esodo 10:1-2 (e potrei citartene tante altre)
inoltre il proposito di Dio c' entra eccome, perché l' Apocalisse in greco riprende quell' ho on, ma prosegue dicendo "che era e che viene"
Viene per portare avanti il suo proposito e portarlo a termine
La Bibbia va letta nella sua interezza e non a "compartimenti stagno" come fai tu



VVRL, 19/07/2019 11.27:





Naturalmente, la tua sconquassata esegesi non arriva a capire che Dio chiama le cose che non sono come se fossero (Romani 4:17), ergo le cose che non sono ancora accadute per lui lo sono già!


E questo cosa c'entra con il futuro che indica esattamente l'opposto.




come l' esatto opposto?
Ma se ti ho detto che per Geova quello che accade in futuro è già avvenuto, ma che dici?

VVRL, 19/07/2019 11.27:





Insomma, un Dio di azione che non sta attestando solo l' esistenza e la sua immutabilità, ma anche la sua azione, infatti la stessa espressione la trovi due versetti più dietro, in Esodo 3:12, dove anche la tua Bibbia traduce l' imperfetto ebraico con il futuro.


Chi mette in dubbio le meraviglie che in futuro farà Dio, ma non troviamo nel versetto 12 solo il verbo essere che non è reso al futuro, ma il verbo mostrare



no no, nel versetto 12 troviamo lo stesso verbo del versetto 14, guarda bene



VVRL, 19/07/2019 11.27:




Ma scusami, tu sei un esperto di ebraico?
Con quali credenziali ti presenti nel dire che un imperfetto non può essere tradotto con il futuro quando è scritto in tutti i manuali di grammatica ebraica che l' imperfetto può essere tradotto al futuro e al presente?


Io non ho mai detto che non può essere reso al futuro, sto solo dicendo che in questo contesto non ha senso renderlo al futuro perché è comico e grottesco.
Se la segretaria dell'avvocato mi chiede chi sono quando vado ad un appuntamento, io rispondo che sono VVRL e non che sarò VVRL. Se rispondo con il futuro la segretaria mi prende per matto.






ma il paragone non è pertinente, perché in Esodo 3:14 Dio da la definizione di se stesso, mentre il suo Nome proprio lo da in Esodo 3:15


Ciao



[Modificato da Aquila-58 19/07/2019 11:50]
19/07/2019 12:04
 
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nel versetto 12 troviamo lo stesso verbo del versetto 14



Infatti, la CEI rende "io sarò" ma trovo tutta la discussione stucchevole... che cosa vorrebbe dmostrare VVRL in questa confusione di afferemzioni? Io mica l'ho ancora capito.

Shalom
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19/07/2019 12:08
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 19/07/2019 11.47:

Senti, capisco che sei nervoso, ma riesci a quotare bene una buona volta?




ma il paragone non è pertinente, perché in Esodo 3:14 Dio da la definizione di se stesso, mentre il suo Nome proprio lo da in Esodo 3:15


Ciao





Vedi, è proprio questa faziosità che io vi contesto. Tu con questa riposta non hai nessuna intenzione di fare un'esegesi serio di Esodo 14, stai solo creando confusione perché evidentemente hai paura di quello che dice veramente la Bibbia. Eppure il testo è chiaro:
Ma Mosè disse al vero Dio: “Supponiamo che io vada dagli israeliti e dica loro: ‘L’Iddio dei vostri antenati mi ha mandato da voi’. E supponiamo che mi chiedano: ‘Qual è il suo nome?’o Che cosa devo rispondere?” 14 Allora Dio disse a Mosè: “Io Diverrò Ciò Che Scelgo* Di Divenire”.*p E aggiunse: “Devi dire questo agli israeliti: ‘Io Diverrò mi ha mandato da voi’”
Cosa c'entra quindi la descrizione dell'essere di Dio. Il tema verte solo sul nome di Dio, quindi il mio esempio è perfettamente pertinente perché l'imperfetto ebraico si rende con il presente e non con il futuro, altrimenti mi prendono per pazzo.
Quindi Dio risponde a Mose dicendo io sono "l'essente" e non io sarò "l'essente". Che poi la cosa buffa è che il nome divino è il secondo verbo imperfetto, quello che la TNM rende come "scelgo di divinere" che in maniera paradossale rende al presente, quando poco prima lo stesso verbo sempre nella forma all'imperfetto la rende al futuro.
Non mi giudicare male, ma i vostri traduttori sono dei semplici dilettanti che come passatempo traduco dall'ebraico all'inglese.

19/07/2019 12:15
 
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Caro VVRL,


Il tema verte solo sul nome di Dio, quindi il mio esempio è perfettamente pertinente perché l'imperfetto ebraico si rende con il presente e non con il futuro, altrimenti mi prendono per pazzo



Ma che in certe circostanze si possa rendere anche con il presente non importa nulla, tu devi ragionare non sull'italiano ma sull'ebrico. Qual è il senso ebraico di quel verbo? Poi puoi valutare come renderlo in italiano. ù


Quindi Dio risponde a Mose dicendo io sono "l'essente" e non io sarò "l'essente"



Quello lo dice nella LXX e non nel testo ebraico, però. Mi pare che tu faccia confusione tra i due testi, la resa greca qui è molto diversa dal testo ebraico, è una interpretazione dei traduttori e non una resa letterale.


Che poi la cosa buffa è che il nome divino è il secondo verbo imperfetto, quello che la TNM rende come "scelgo di divinere" che in maniera paradossale rende al presente, quando poco prima lo stesso verbo sempre nella forma all'imperfetto la rende al futuro



Ovviamente è una parafrasi, dato che non esiste in italiano, come nelle lingue moderne in genere, il corrispettivo dell'imperfetto ebraico si usano verbi affini o parafrasi che rendano il senso. Ma questo è l'ABC della traduzione, si cerca di rendere il senso e non la lettera.


Non mi giudicare male, ma i vostri traduttori sono dei semplici dilettanti che come passatempo traduco dall'ebraico all'inglese



Non capisco che cosa ci sia di errato nelle traduzione, ancora non lo hai spiegato.

Shalom
[Modificato da barnabino 19/07/2019 12:18]
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