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Esodo 3:14 - "IO SONO"?

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2019 14:11
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23/07/2019 12:18
 
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Caro VVRL,


Visto che manca il soggetto che a detta tua non può essere chiaramente indicato dalla prima persona del verbo essere, come mai la TNM riporta il pronome "io" quando rende in italiano esodo 3:14?



Il problema non è indicare il verbo essere o il pronome, che è sottinteso, ma renderlo come copula... il verbo essere è all'imperfetto e non ha funzione di copula, non si capisce dunque la necessità di renderlo come tale, solo per imitare la LXX.

Ma mi pare che stiamo cercando di spiegarti concetti troppo complicati per uno che fino a ieri mi dava dell'ignorante quanto gli ho svelato che in ebraico non c'è la cupola!

Shalom [SM=g27985]
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23/07/2019 12:29
 
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Re: Re: Re: Re:
VVRL, 23/07/2019 11.16:


Allucinante!!!
Visto che manca il soggetto che a detta tua non può essere chiaramente indicato dalla prima persona del verbo essere, come mai la TNM riporta il pronome "io" quando rende in italiano esodo 3:14?
Eppure il pronome nel testo ebraico non c'è. Ma non ti rendi conto delle figuracce che riesci a rimediare?





credo che non debba aggiungere nulla o quasi a quanto già detto Barnabino.
Una cosa è certa: dicendo che il verbo 'ehyeh in Esodo 3:14 funge da copula hai detto una scempaggine il cui eco si sente fino all' estremo oriente

Quindi chi è che fa più figuracce, noi o tu che ancora non hai capito che cos'è una copula?



[SM=g7405]
[Modificato da Aquila-58 23/07/2019 12:30]
23/07/2019 12:47
 
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Caro VVRL,

La CEI e altre versioni interpretano Esodo 3,14 seguendo la LXX e la Vulgata, in questo francamente non c'è nessuno scandalo ma non si capisce perché scagliarsi contro la TNM che rende con una parafrasi differente ma corretta. Per il resto se ammetti che "io sono" è copula allora cade il riferimento di Gesù all'autodefinizione del nome di Dio di Esodo 3,14 perché coerentemente nelNT dovremmo trovare scritto non il soggetto e copula ma il predicato "ho on".

Shalom
[Modificato da barnabino 23/07/2019 13:06]
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23/07/2019 14:16
 
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Re:
VVRL, 23/07/2019 11:16:


Allucinante!!!
Visto che manca il soggetto che a detta tua non può essere chiaramente indicato dalla prima persona del verbo essere, come mai la TNM riporta il pronome "io" quando rende in italiano esodo 3:14?
Eppure il pronome nel testo ebraico non c'è. Ma non ti rendi conto delle figuracce che riesci a rimediare?




Caro VTroll,

ma fammi capire, tu vedi la "copula" nel testo biblico o piuttosto nella traduzione dei tdG??

Simon
23/07/2019 14:16
 
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Re:
barnabino, 23/07/2019 12.47:

Caro VVRL,

La CEI e altre versioni interpretano Esodo 3,14 seguendo la LXX e la Vulgata, in questo francamente non c'è nessuno scandalo ma non si capisce perché scagliarsi contro la TNM che rende con una parafrasi differente ma corretta. Per il resto se ammetti che "io sono" è copula allora cade il riferimento di Gesù all'autodefinizione del nome di Dio di Esodo 3,14 perché coerentemente nelNT dovremmo trovare scritto non il soggetto e copula ma il predicato "ho on".

Shalom


Guarda che io non ho a riferimenti la LXX, ma l'interlineare del testo ebraico dove la copula e il nome divino sono indicati con la prima persona dell'imperfetto ebraico del verbo essere. Quindi alla lettera la traduzione dall'ebraico sarebbe "io sono quello che Io Sono", per cui la resa della CEI è praticamente identica all'originale ebraico e non alla copia in lingua greca della LXX. La resa invece della TNM che cosa è se non un pasticcio sia grammaticale che semantico?

23/07/2019 14:18
 
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Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 22/07/2019 13:37:



Caro VTroll,

anch'io ho una semplice domanda, facile facile, al tuo livello: quali "basi della semplice grammatica italiana" sono state violate da questa traduzione.

Già rido.

Simon



Up per VTRoll, prima che se la dia a gambe anche su questa sua ennesima sparata totalmente priva di fondamento.

Simon

p.s. Che ne dite, facciamo una raccolta delle scemenze dichiarate in pompa magna di VTroll, salvo poi far finta di non aver mai detto niente?
23/07/2019 14:43
 
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Caro VVRL,


Guarda che io non ho a riferimenti la LXX, ma l'interlineare del testo ebraico dove la copula e il nome divino sono indicati con la prima persona dell'imperfetto ebraico del verbo essere



Perché, nell'interlineare hai l'analisi grammatica? Come disperatamente cerchiamo di spiegarti in ebraico non esiste la copula, dunque nel testo interlineare protrai al massimo trovare tradotto il verbo essere ma che non è copula ma appunto l'imperfetto del verbo essere, la copula sarebbe espressa, come in Isaia 45,18 o altrove, premettendo il pronome personale ani' senza alcun verbo. Il primo ʼehyèh non è copula perché la copula banalmente in ebraico non si esprime con il verbo essere ma è sottintesa.


Quindi alla lettera la traduzione dall'ebraico sarebbe "io sono quello che Io Sono", per cui la resa della CEI è praticamente identica all'originale ebraico e non alla copia in lingua greca della LXX



Se la CEI traducesse alla lettera dovrebbe rendere il verbo ʼehyèh con il futuro in entrambi i casi, come per altro fa invariabilemente ogni volta che è usato, compreso al v. 12 poco prima, invece per seguire la LXX (per cui "ego eimi" sono soggetto e copula) traduce nella stessa maniera, considerano ʼehyèh copula.


La resa invece della TNM che cosa è se non un pasticcio sia grammaticale che semantico?



Non si capisci il pasticcio, il verbo ʼehyèh all'imperfetto può essere correttamente reso "divenire" come fa la TNM, non si capisce allora il pasticcio semantico se non per chi non conosce il senso dei verbi ebraici. ʼEhyèh infatti deriva dal verbo ebraico hayàh "divenire" all'imperfetto... dunque qual è il pasticcio? ripeti sempre la stessa solfa ma non fornisci alcun elemento critico, non si capisce.

In breve Strong di hayàh dice:

A primitive root (compare H1933); to exist, that is, be or become, come to pass (always emphatic, and not a mere copula or auxiliary): - beacon, X altogether, be (-come, accomplished, committed, like), break, cause, come (to pass), continue, do, faint, fall, + follow, happen, X have, last, pertain, quit (one-) self, require, X use.

Vedi tu il pasticcio...

Shalom

[Modificato da barnabino 23/07/2019 14:51]
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23/07/2019 15:03
 
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Buongiorno a tutti scusate il disturbo. ..un informazione cosa significa tnm...scusate la domanda sono nuova grazie buona giornata
23/07/2019 15:12
 
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Ciao, puoi presentarti nell'apposita sezione!

TNM è la sigla della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture in Italiano, qui online:

www.jw.org/it/pubblicazioni/bibbia/bibbia-per-lo-studi...

Shalom
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23/07/2019 16:12
 
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Re:
barnabino, 23/07/2019 14.43:




Perché, nell'interlineare hai l'analisi grammatica?


Ovvio. Ma tu un interlineare l'hai mai visto?

Come disperatamente cerchiamo di spiegarti in ebraico non esiste la copula, dunque nel testo interlineare protrai al massimo trovare tradotto il verbo essere ma che non è copula ma appunto l'imperfetto del verbo essere, la copula sarebbe espressa, come in Isaia 45,18 o altrove, premettendo il pronome personale ani' senza alcun verbo. Il primo ʼehyèh non è copula perché la copula banalmente in ebraico non si esprime con il verbo essere ma è sottintesa.


Tu sei completamente nel pallone. Prima dici che la copula non esiste in ebraico, poi dici che la troviamo in Isaia 45,18 come se non fosse scritto in ebraico.
Non è molto più semplice dire che la copula in ebraico si può esprimere in più modi differenti?



Se la CEI traducesse alla lettera dovrebbe rendere il verbo ʼehyèh con il futuro in entrambi i casi, come per altro fa invariabilemente ogni volta che è usato, compreso al v. 12 poco prima, invece per seguire la LXX (per cui "ego eimi" sono soggetto e copula) traduce nella stessa maniera, considerano ʼehyèh copula


Barnabino, sei uno spasso, non sei in grado di mettere assieme due concetti logici e coerenti uno dietro l'altro.
A parte il fatto che il secondo verbo ʼehyèh del versetto 14 non viene tradotto con il futuro neanche dalla tua bibbia che usa la forma verbale del presente più infinito, chi sei tu per dire che l'imperfetto ebraico vada reso sempre con il futuro?
Chi sei per dire che la LXX sbaglia nella sua traduzione?
Ma ti rendi conto che ti credi di saperne più dei traduttori della LXX che conoscevano l'ebraico e il greco? Alla tua assurdità non c'è nessun limite, roba da matti.



Non si capisci il pasticcio, il verbo ʼehyèh all'imperfetto può essere correttamente reso "divenire" come fa la TNM


Divenire è un infinito e non un futuro, cosa vai farneticando?

, non si capisce allora il pasticcio semantico se non per chi non conosce il senso dei verbi ebraici. ʼEhyèh infatti deriva dal verbo ebraico hayàh "divenire" all'imperfetto... dunque qual è il pasticcio? ripeti sempre la stessa solfa ma non fornisci alcun elemento critico, non si capisce.


Il pasticcio è che l'imperfetto ebraico si rende al presente e al futuro, non certo all'infinito.


In breve Strong di hayàh dice:

A primitive root (compare H1933); to exist, that is, be or become, come to pass (always emphatic, and not a mere copula or auxiliary): - beacon, X altogether, be (-come, accomplished, committed, like), break, cause, come (to pass), continue, do, faint, fall, + follow, happen, X have, last, pertain, quit (one-) self, require, X use.


Ovvio. Quindi se lo rendi con il presente la TNM doveva rendere con "Io Sono" come fanno la LXX e la CEI, oppure al futuro con "io sarò" che è la stessa cosa di "IO diventerò", di certo nessun traduttore si sognerebbe mai di tradurre con l'infinito. Evidentemente i traduttori della TNM devono essere messi peggio di te in fatto conoscenze grammaticale ebraiche prima e italiane dopo.

23/07/2019 16:16
 
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Re:
barnabino, 23/07/2019 15.12:

Ciao, puoi presentarti nell'apposita sezione!

TNM è la sigla della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture in Italiano, qui online:

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23/07/2019 16:18
 
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Re: Re:
BVeronica, 23/07/2019 16.16:







Grazie per la risposta
23/07/2019 16:59
 
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Caro VVRL,


Ovvio. Ma tu un interlineare l'hai mai visto?



Io ne ho più di una, in italiano e inglese. Nella tua interlineare c'è scritto che ʼehyèh è "copula"?


Tu sei completamente nel pallone. Prima dici che la copula non esiste in ebraico, poi dici che la troviamo in Isaia 45,18 come se non fosse scritto in ebraico



Qui l'unico nel pallone sei tu. Ti avremo detto dieci volte che in ebraico non esiste la copula e in genere è sottintesa dall'uso del pronome personale. Un esempio lo trovi in Isaia 45,18.


Chi sei per dire che la LXX sbaglia nella sua traduzione?
Ma ti rendi conto che ti credi di saperne più dei traduttori della LXX che conoscevano l'ebraico e il greco? Alla tua assurdità non c'è nessun limite, roba da matti



Mi prendi per i fondelli? Dove avrei detto che la LXX "sbaglia" la traduzione? Ho detto sempicemente che la LXX sceglie di tradurre in quel modo (lecito) per ragioni teologiche, cioè in funzione alla loro idea ellenistica di Dio. Non sono rozzo e becero come qualcuno che si permette di giudicare una traduzione sbagliata.

Una cosa è certa, la CEI traduce invariabilente ʼehyèh con sempre con il futuro e solo qui lo rende con il presente. Scelta lecita ma che più che al testo ebraico guarda a quello greco della LXX. Ma se non capisci questi semplici concetti non andiamo da nessuna part.


Divenire è un infinito e non un futuro, cosa vai farneticando?



Veramente dice: "Io Diverrò Ciò Che Scelgo Di Divenire" e poi ancora "Diverrò" più avanti. Diverrò è al futuro e la seconda parte è infinito nella forma presente solo per un problema stilistico in italiano. Dove sarebbe il problema rispetto al significato del verbo imperfetto ebraico?


Il pasticcio è che l'imperfetto ebraico si rende al presente e al futuro, non certo all'infinito



E secondo te "divenire" sarebbe un infinito coniugato al presente o al passato?


Ovvio. Quindi se lo rendi con il presente la TNM doveva rendere con "Io Sono" come fanno la LXX e la CEI



E perché mai? Il verbo è all'imperfetto e la CEI lo rende sempre con il futuro, ad esempio... solo qui i traduttori fanno l'unica eccezione rendendolo "io sono" come se fosse "soggetto e copula". Non ci vedi alcuna interferenza della LXX? Cosa ci sarebbe in "divenire" che non va bene?

Shalom



[Modificato da barnabino 23/07/2019 17:02]
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23/07/2019 17:24
 
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23/07/2019 17:50
 
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Caro VVRL,


Barnabino sto parlando della prima persona dell'imperfetto ebraico del verbo essere. Questa viene indicata in qualsiasi interlineare



E che centra la copula in italiano? Stiamo parlando della prima persona dell'imperfetto ebraico, dunque quello è da tradurre.


Ma la copula non è un pronome



Infatti (e solo undici volte) in ebraico non esiste nei termini della nostra lingue ma si sottintende quando c'è il pronome. Ti abbiamo messo l'esempio di Isaia per capire, ma sembra tu abbia qualche problema in merito.


Ma cosa dici? La resa di una copula è un fatto teologico dentro la cultura ellenica? Stai bene? Da quello che scrivi sembri sotto l'effetto di farmaci



La LXX certamente scegliendo di tradurre 'eheye come "l'essente" (il primo come copula ci interessa di meno) interpreta l'autodefinizione di Dio nei termini della propria idea teologica di Dio, visto che anche la LXX al v. 12 rende 'eheye al futuro. Ma il problema è che solo tu ti scandalizzi... guarda che non stiamo mica facendo un processo alla LXX, stiamo dicendo cose arcinote ai biblisti!


Perché, come linea di principio l'imperfetto ebraico del verbo essere non può essere reso al presente specie quando viene usato come copula?



Quanti esempi di 'eheye usato come copula conosci, tanto più che in genere in ebraico la copula non esiste e si sarebbe solo scritto "io quello che sarò" (sono è sottinteso in ebraico). Capisci che la stessa CEI attesta che il verbo è generalmente reso con il futuro, per essere precisi sempre, solo qui si fa una eccezione.


Barnabino, divenire è un infinto?



Infinito lo abbiamo capito, è il modo, ma il tempo è presente o passato?


la TNM ha scelto di aggiungere il presente del verbo "scegliere" che nel testo ebraico non esiste!!



La CEI aggiunge decine di parole per rendere il senso voluto, la TNM fa una parafrasi e solo uno stolto può accusare di aggiungere una parola in una parafrasi perché è scontato che lo si faccia. Quello che puoi valutare è se la parafrasi rende il senso del verbo ebraico in italiano.


Solo qui cosa se il contesto vuole solo il presente?



E perché vuole il "presente" italiano?


Come capisce pure un bambino delle elementari deve risponde "Io sono Geova"



Ma al 20,2 dove dice: "Io sono Geova" non usa l'imperfetto 'ehyeh ma dice solo anì YHWH. Cosa deve capire un bambino delle elementari? Magari prova a spiegarlo a parole tue dove "io sono Geova" è reso con 'eheye YHWH.

Shalom






[Modificato da barnabino 23/07/2019 18:09]
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23/07/2019 19:37
 
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Re:
barnabino, 23/07/2019 17:50:

Caro VVRL,
...

VTroll:

Come capisce pure un bambino delle elementari deve risponde "Io sono Geova"



Ma al 20,2 dove dice: "Io sono Geova" non usa l'imperfetto 'ehyeh ma dice solo anì YHWH. Cosa deve capire un bambino delle elementari? Magari prova a spiegarlo a parole tue dove "io sono Geova" è reso con 'eheye YHWH.

Shalom




Cioè, il bambino delle elementari capisce come si dice "Io sono Geova" in ebraico, mentre VTroll non è capace?!


Simon


23/07/2019 19:43
 
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Qual è il significato del nome Geova? In ebraico il nome Geova deriva da un verbo che significa “divenire” e secondo vari studiosi riflette la forma causativa di quel verbo ebraico. Per tale motivo il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo è giunto alla conclusione che il nome di Dio significhi “Egli fa divenire”. Gli studiosi hanno opinioni diverse al riguardo, per cui non possiamo essere dogmatici su tale significato. Questa definizione, però, si accorda bene con il ruolo di Geova quale Creatore di tutte le cose e Realizzatore del suo proposito. Egli non solo ha portato all’esistenza l’universo fisico e gli esseri intelligenti ma, con l’evolversi degli eventi, continua a fare in modo che la sua volontà e il suo proposito si realizzino.

Pertanto il significato del nome Geova non è limitato al verbo affine che si trova in Esodo 3:14, dove si legge: “Io Diverrò Ciò Che Scelgo Di Divenire”, o “Io Mostrerò D’Essere Ciò Che Mostrerò D’Essere”. A rigore, queste parole non definiscono pienamente il nome di Dio. Rivelano invece un aspetto della sua personalità, indicando che in ogni circostanza egli diventa ciò che è necessario per adempiere il suo proposito. Quindi, anche se può includere questa idea, il significato del nome Geova non è limitato a quello che lui stesso sceglie di diventare. Include anche ciò che egli fa accadere in relazione alla sua creazione e all’adempimento del suo proposito.

bit.ly/2Yj8nNn
[Modificato da Angelo Serafino53 23/07/2019 19:46]
24/07/2019 10:03
 
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Re:
barnabino, 23/07/2019 17.50:






La LXX certamente scegliendo di tradurre 'eheye come "l'essente" (il primo come copula ci interessa di meno) interpreta l'autodefinizione di Dio nei termini della propria idea teologica di Dio, visto che anche la LXX al v. 12 rende 'eheye al futuro. Ma il problema è che solo tu ti scandalizzi... guarda che non stiamo mica facendo un processo alla LXX, stiamo dicendo cose arcinote ai biblisti!


Barnabino, guarda che LXX usa la copula al presente del verbo essere come la CEI e non certo come la TNM. Di nuovo, tu stai dicendo che questi saggi ebrei erano meno competenti dei vostri traduttori? Non pensi di dire un'emerita cavolata?
Poi che significa che degli ebrei nel III a.C. hanno tradotto in ebraico in base alla loro concezione di Dio? Ogni secolo Dio cambia forma e identità? Mah



Quanti esempi di 'eheye usato come copula conosci, tanto più che in genere in ebraico la copula non esiste e si sarebbe solo scritto "io quello che sarò" (sono è sottinteso in ebraico). Capisci che la stessa CEI attesta che il verbo è generalmente reso con il futuro, per essere precisi sempre, solo qui si fa una eccezione.


Guarda che anche la TNM di fatto rende il primo 'eheye come copula anche se al futoro. A livello concettuale non cambia nulla nel dire io sarò piuttosto che io sono in termini copulativi, cambia solo il tempo in cui si realizza l'identificazione. Ti pare possibile che Dio, nel presente della domanda posta da Mosè, non abbia un nome o abbia un nome diverso da quello che un giorno futuro avrà?



Barnabino, divenire è un infinto?



Infinito lo abbiamo capito, è il modo, ma il tempo è presente o passato?


Guarda che i modi indefiniti non hanno nessun tempo, ma te lo devo dire io?



La CEI aggiunge decine di parole per rendere il senso voluto, la TNM fa una parafrasi e solo uno stolto può accusare di aggiungere una parola in una parafrasi perché è scontato che lo si faccia. Quello che puoi valutare è se la parafrasi rende il senso del verbo ebraico in italiano.


Certo, ma la mia obiezione è che comunque che la stessa TNM non usa alcun futuro, perché quindi contesti il presente della CEI?


Solo qui cosa se il contesto vuole solo il presente?






Ma al 20,2 dove dice: "Io sono Geova" non usa l'imperfetto 'ehyeh ma dice solo anì YHWH. Cosa deve capire un bambino delle elementari? Magari prova a spiegarlo a parole tue dove "io sono Geova" è reso con 'eheye YHWH.


Capisce che ci sono due modi alternati ed equivalente di rendere in ebraico "io sono Geova" come capiscono tutti i biblisti ad eccezione dei soli traduttori della TNM. Anche l'espressione "anì YHWH" è di fatto tronca, dato che sottintende il verbo essere, non ha quindi un maggio pregio rispetto all'altra forma altrettanto abbreviata dove però compare il verbo essere che in italiano è la copula.



24/07/2019 10:24
 
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Re: Re:
VVRL, 24/07/2019 10.03:






La LXX certamente scegliendo di tradurre 'eheye come "l'essente" (il primo come copula ci interessa di meno) interpreta l'autodefinizione di Dio nei termini della propria idea teologica di Dio, visto che anche la LXX al v. 12 rende 'eheye al futuro. Ma il problema è che solo tu ti scandalizzi... guarda che non stiamo mica facendo un processo alla LXX, stiamo dicendo cose arcinote ai biblisti!
Barnabino, guarda che LXX usa la copula al presente del verbo essere come la CEI e non certo come la TNM. Di nuovo, tu stai dicendo che questi saggi ebrei erano meno competenti dei vostri traduttori? Non pensi di dire un'emerita cavolata?
Poi che significa che degli ebrei nel III a.C. hanno tradotto in ebraico in base alla loro concezione di Dio? Ogni secolo Dio cambia forma e identità? Mah




forse non erano abbastanza competenti Aquila, Simmaco e Teodozione che tradussero 'ehyeh asher 'eyheh con esomai hos esomai ?

Mah!



VVRL, 24/07/2019 10.03:




Quanti esempi di 'eheye usato come copula conosci, tanto più che in genere in ebraico la copula non esiste e si sarebbe solo scritto "io quello che sarò" (sono è sottinteso in ebraico). Capisci che la stessa CEI attesta che il verbo è generalmente reso con il futuro, per essere precisi sempre, solo qui si fa una eccezione.


Guarda che anche la TNM di fatto rende il primo 'eheye come copula anche se al futoro. A livello concettuale non cambia nulla nel dire io sarò piuttosto che io sono in termini copulativi, cambia solo il tempo in cui si realizza l'identificazione. Ti pare possibile che Dio, nel presente della domanda posta da Mosè, non abbia un nome o abbia un nome diverso da quello che un giorno futuro avrà?




ma non hai ancora capito che in Esodo 3:14 Dio non da a Mosè il suo Nome (che peraltro già conosceva) ma il significato del Nome?
E' così difficile da capire?


VVRL, 24/07/2019 10.03:






La CEI aggiunge decine di parole per rendere il senso voluto, la TNM fa una parafrasi e solo uno stolto può accusare di aggiungere una parola in una parafrasi perché è scontato che lo si faccia. Quello che puoi valutare è se la parafrasi rende il senso del verbo ebraico in italiano.


Certo, ma la mia obiezione è che comunque che la stessa TNM non usa alcun futuro, perché quindi contesti il presente della CEI?


Solo qui cosa se il contesto vuole solo il presente?






il contesto vuole solo il presente?
Ma è vero l' esatto contrario, il contesto vuole solo il futuro e mi pare di avertelo già spiegato!




VVRL, 24/07/2019 10.03:




Ma al 20,2 dove dice: "Io sono Geova" non usa l'imperfetto 'ehyeh ma dice solo anì YHWH. Cosa deve capire un bambino delle elementari? Magari prova a spiegarlo a parole tue dove "io sono Geova" è reso con 'eheye YHWH. Capisce che ci sono due modi alternati ed equivalente di rendere in ebraico "io sono Geova" come capiscono tutti i biblisti ad eccezione dei soli traduttori della TNM. Anche l'espressione "anì YHWH" è di fatto tronca, dato che sottintende il verbo essere, non ha quindi un maggio pregio rispetto all'altra forma altrettanto abbreviata dove però compare il verbo essere che in italiano è la copula.






ma in ebraico 'ehyeh non è la copula, lo capisci?
Si potrebbe tradurre semplicemente come fanno Aquila, Simmaco e Teodozione: esomai hos esomai, cioè a dire "sarò colui che sarò




[Modificato da Aquila-58 24/07/2019 10:29]
24/07/2019 10:28
 
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Caro VVRL,


Barnabino, guarda che LXX usa la copula al presente del verbo essere come la CEI e non certo come la TNM. Di nuovo, tu stai dicendo che questi saggi ebrei erano meno competenti dei vostri traduttori? Non pensi di dire un'emerita cavolata?



E io ti ho già risposto e ti ho detto che non ho nulla contra la LXX, ma resta notoriamente (non è che lo dico io ma tutti i biblisti) un'interpretazione teologica fondata sulla concezione che i traduttor alessandrini avevano di Dio, non una necessità grammaticale, tanto che i più letterali Aquila e Teodozione rendono con il futuro.


Guarda che anche la TNM di fatto rende il primo 'eheye come copula anche se al futoro



Ma infatti non hai capito che quello che rimproveriamo alla CEI è la scelta di renderlo "io sono" al presente quando invariabilmente lo rende al futuro. Non solo la CEI fa di peggio nell'autodefinizione lo rende al presente: "Io-Sono". Non ci vedi una forte connotazone teologica in quel Io-Sono?


Guarda che i modi indefiniti non hanno nessun tempo, ma te lo devo dire io?



L'"infinito" può essere semplice o composto, quello semplice è tempo presente.


Certo, ma la mia obiezione è che comunque che la stessa TNM non usa alcun futuro



Come no, ma non leggi il testo? Diverrò secondo te che tempo è: prima persona singolare dell'indicativo futuro di divenire.


Capisce che ci sono due modi alternati ed equivalente di rendere in ebraico "io sono Geova" come capiscono tutti i biblisti



Allora perché proprio qui scrivere "io sono" invece del più corretto futoro, come per altro la CEI fa in tutte le altre occorrenze? Proprio non ti viene in mente alcuna ragione teologica in questa scelta? Dai, sforzati un attimo... se proprio gli piaceva la copula potevano rendere "io sono" la copula e poi "cioè che sarò" la parte restante. Davvero tu non ci vedi alcun interferenza teologica in questa scelta? Guarda che mica è un'offesa, sono gli stessi traduttori che lo ammettono tranquillamente!

Shalom
[Modificato da barnabino 24/07/2019 10:30]
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